Un anno vissuto sulle montagne russe

I canarini terminano il girone d'andata al sesto posto a 7 lunghezze dalla promozione diretta. E' stata una prima parte di stagione altalenante. Dopo una falsa partenza, la squadra si è ripresa ma nel finale ha avuto un calo. Giallazzurri solidi in difesa e poco incisivi in attacco. Ottimo il rendimento in casa, negativo quello in trasferta. Il mercato dovrebbe regalare rinforzi di qualità nel reparto avanzato e a centrocampo. Salvini annuncia il rinnovo di Gori e l'addio di Paganini. Il 2019 va in archivio con tante ombre e poche luci. Un lampo arriva dalla Primavera che vola in Coppa Italia.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Siamo partiti malissimo. Se devo analizzare dove siamo oggi pensando a quell’avvio, allora sono molto soddisfatto. Se invece guardo le ultime tre partite sono scontento. Dopo un filotto di 10 gare importanti, non sono arrivati punti per un soffio. Ci è mancato qualcosa. Adesso ci fermiamo, verdiamo cosa si può fare ma secondo me abbiamo grandi possibilità di fare un grande girone di ritorno“.

La disamina di Alessandro Nesta dietro il tavolo della sala stampa dell’Arena Garibaldi di Pisa è stata lucida, netta, asciutta e condivisibile. D’altronde tra le note positive del girone d’andata del Frosinone ci sono la chiarezza e la sincerità del tecnico (“Non vendo fumo“, ha spesso ribadito).

Foto © Mario Salati

Ma forse al ragionamento dell’ex campione azzurro manca un pezzo. Le aspettative sul Frosinone erano alte ad inizio stagione e quindi in molti s’aspettavano una classifica migliore. Magari un posto sul podio e non la sesta piazza. Il bicchiere quindi può essere mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda della prospettiva di osservazione. In estrema sintesi si può dire: falsa partenza, grande rimonta e infine un calo nelle ultime 3 gare dell’andata.  

Un giro di boa senza l’acuto

La partita di Pisa ha regalato soltanto 1 punto dopo le 2 sconfitte di fila con Benevento e Crotone. Un match che è stato lo specchio di questa prima parte di campionato. Una squadra altalenante e incompiuta. Si è confermata solida in difesa ma poco incisiva in attacco. Con il braccino corto.

Poteva vincere però è mancata la stoccata. E così ha chiuso l’andata con 27 punti frutto di 7 vittorie, 6 pareggi ed altrettanti ko. Come detto è attualmente sesto in zona playoff con 7 punti di ritardo dal Pordenone che occupa il secondo posto e sarà l’avversario  dei canarini allo “Stirpe” alla ripresa delle ostilità venerdì 17 gennaio alle 21. 

Difesa di ferro, attacco spuntato

foto © Antonio Gargiulo

Il Frosinone può ripartire senz’altro dalla retroguardia che ha subito 17 reti in 19 giornate (media di 0.89) e la seconda meno battuta della serie B dietro il Benevento dei record che ha subito appena 8 gol. Dopo il cambio di modulo (dal 4-3-1-2 al 3-5-2), la squadra di Nesta ha alzato un autentico muro. Se nei primi 7 turni aveva incassato ben 11 marcature, nei restanti 12 ha subito solo 6 reti.

Una formazione solida (“La squadra tiene bene, non è facile farci gol. Siamo tosti“, ha commentato Nesta) ed è sicuramente l’aspetto più positivo del girone d’andata. Il fattore sul quale i giallazzurri hanno costruito finora il loro torneo.  

Discorso diverso per l’attacco. Il Frosinone ha segnato 22 reti ed è lontana dalle prime posizioni della speciale classifica dei gol segnati guidata dal Benevento (31 sigilli). I canarini sin dall’inizio del campionato hanno faticato a concretizzare. C’è stata pure una buona dose di sfortuna se si considerano i 12 legni centrati da Dionisi e soci. Senza dimenticare gli infortuni di giocatori importanti come Dionisi, Trotta, Ciano e Rohden. Una lacuna che, dopo le prime 7 giornate (solo 6 gol) sembrava in parte colmata (15 reti in 9 giornate), ed invece nelle ultime 3 partite i giallazzurri sono tornati a soffrire segnando solo una volta. 

Il problema del gol dunque continua ad assillare Nesta che non si nasconde e sta cercando di porvi rimedio. Una mano potrebbe arrivare dal mercato anche se il tecnico chiede a tutti maggiore “cattiveria” sotto porta. “Il gol non deve farlo solo l’attaccante che verrà – sostiene l’allenatore frusinate – La punta di ruolo magari ci manca, un uomo che copra l’area di rigore. Però quei giocatori che hanno le occasioni devono essere più freddi. Bisogna essere cattivi“.

In definitiva se il Frosinone vuole pensare in grande deve assolutamente migliorare lo score dei gol segnati.

Squadra a due velocità

Frosinone-Chievo © Emiliano Grillotti

Il pari di Pisa ha certificato le difficoltà incontrate dal Frosinone nelle gare giocate fuori casa. Un girone d’andata che lontano dallo “Stirpe” ha regalato poche soddisfazioni. Una vittoria, 4 pareggi e 5 sconfitte. Sette punti con 5 reti fatte e 12 subite. Un cammino da zona retrocessione che stride con il rendimento tenuto tra le mura amiche.

Al “Benito Stirpe” i giallazzurri hanno conquistato 20 punti frutto di 6 successi, 2 pareggi e 1 ko. Diciassette gol all’attivo e 5 al passivo. Numeri da primissimi posti. Fino al match col Crotone di giovedì scorso il Frosinone era addirittura imbattuto in casa. 

Nel girone di ritorno servirà maggiore equilibrio. I canarini dovranno confermarsi in casa e migliorare in trasferta dove si dovrà osare di più. In diverse gare disputate fuori il Frosinone è apparso timoroso e troppo preoccupato di non perdere. Talvolta ha dato la sensazione di accontentarsi quando invece aveva l’occasione per vincere. Insomma per puntare in alto bisognerà cambiare passo nelle partite esterne.

Rosa corta e mercato

Tra infortuni, cambio di modulo e scelte tecniche Alessandro Nesta ha dovuto fare di necessità virtù con un organico che si è rivelato meno profondo di quanto si pensava ai nastri di partenza. Il trainer ha dovuto fare i conti con defezioni importanti. Dionisi si è fatto male nel precampionato e poi è stato ai box per un colpo al costato.

Frosinone-Trapani © Mario Salati

Pure Paganini si è dovuto fermare ad agosto. Rohden ha avuto problemi in avvio di stagione, a novembre e a dicembre. Quando ha potuto giocare è stato un valore aggiunto e la squadra ne ha tratto indubbi vantaggi. Ma nel suo momento migliore e con il Frosinone che stava sprintando si è infortunato al ginocchio. E’ stato assente nelle ultime 4 giornate dell’andata. Dovrebbe rientrare dopo la sosta. 

Anche il fantasista Ciano ha dovuto convivere con una serie di acciacchi muscolari e la sua resa non è stato totale. Trotta ha saltato 6 gare per il mal di schiena, Syminski ha subito una frattura al volto tanto che non ha ancora debuttato in campionato ed è stato out per quasi 50 giorni. Capuano, pilastro della difesa, ha dato forfait negli ultimi due turni.

Il cambio di modulo inoltre ha messo fuori dal progetto alcuni elementi arrivati a Frosinone per il 4-3-1-2. Altri giocatori non sono riusciti ad imporsi e Nesta ha fatto le sue scelte. Alla resa dei conti l’allenatore giallazzurro ha disputato il girone d’andata potendo contare su un numero ristretto di giocatori. 

E’ chiaro che la riapertura del mercato potrebbe modificare le carte in tavola. Il club giallazzurro è intenzionato ad effettuare alcuni innesti. Gli obiettivi sarebbero un attaccante d’area ma anche una mezzala con qualità offensive che possa essere una valida alternativa a Rohden.

Le anticipazioni di Salvini

Ernesto Salvini

Per quanto riguarda la punta il direttore dell’area tecnica Ernesto Salvini ha confermato i sondaggi per Moncini della Spal che in questa prima parte di stagione ha giocato appena 154′ distribuiti in 4 apparizioni. Al Cittadella la stagione scorsa aveva firmato 12 reti in 17 presenze. “Dobbiamo cercare di prendere un giocatore già pronto per la ripresa del campionato. Non so se un calciatore che non gioca con continuità da sei mesi possa fare la differenza – ha detto Salvini nel corso della trasmissione Kick Off – C’è inoltre un altro elemento che stiamo seguendo ma il nome non lo voglio svelare. Tuttavia in questo momento non abbiamo certezze. Io continuo a dire che abbiamo un potenziale offensivo tra i migliori della B“.

Altre voci parlano di un interessamento per La Mantia del Lecce ma cresciuto in giallazzurro. “Andrea mi ha detto che se dovesse tornare in B, Frosinone sarebbe la prima scelta“, ha tagliato corto Salvini.

Il mercato di gennaio inoltre dovrebbe portare il rinnovo contrattuale di Gori, ormai una bandiera del Frosinone. Paganini invece ha deciso di cambiare aria come ha annunciato lo stesso Salvini davanti le telecamere: “Paganini vuole mettere alla prova se stesso e vedere quante attenzioni riesce ad attirare su di sè in scadenza di contratto. Quindi non è una questione economica. Ma non è detto che la sua avventura a Frosinone si chiuda a giugno. Insomma potremmo anche riallacciare i nodi del discorso. Vedremo“.

Non sono ovviamente escluse cessioni con qualche calciatore che potrebbe lasciare la Ciociaria per trovare magari più spazio altrove.

Un 2019 da dimenticare

Mirko Gori Frosinone Calcio

Infine è tempo di bilanci. E’ stato un anno negativo per il Frosinone con la retrocessione dopo un campionato di serie A (il secondo della sua storia) sempre in salita. Poche luci e tante ombre grazie anche ai tanti problemi accusati dopo la burrascosa finale playoff con il Palermo. La squadra alla fine non si è rivelata all’altezza.

Il 2019 è stato anche l’anno dell’addio del bomber Daniel Ciofani, miglior realizzatore della storia del Frosinone

La ripartenza è stata affidata ad Alessandro Nesta, già stella del calcio mondiale ed ora tecnico emergente.  Un allenatore preparato e con uno staff di primissimo piano. Ma l’ex campione azzurro si è fatto apprezzare pure per la sua schiettezza. Non si è mai nascosto e ci ha messo sempre la faccia soprattutto nei momenti di crisi. 

Dopo una Coppa Italia incoraggiante, i giallazzurri hanno faticato tantissimo nelle prime giornate di  campionato. Nesta è stato umile e intelligente a ridisegnare la squadra. I risultati sono arrivati e alla fine i canarini si sono riposizionati in zona playoff.

Il 2019 comunque si chiude con un lampo di speranza lanciato dai più giovani. La Primavera infatti si è qualificata per i quarti di finale di Coppa Italia, eliminando una corazzata come l’Inter. Il 29 gennaio affronterà il Verona sognando la semifinale e iniziare così il 2020 alla grande.