La formazione giallazzurra torna alla vittoria dopo 7 turni superando il quotato Cesena del capocannoniere Shpendi. Un successo pesante che regala fiducia in chiave-salvezza. Decisivo (assist e gol) l'attaccante calabrese che si prende una bella rivincita dopo essere stato ai margini della squadra. A segno anche Marchizza
IL TABELLINO
FROSINONE-CESENA 3-2 (PRIMO TEMPO 2-1)
MARCATORI Ambrosino (F) al 30’, Shpendi al 38’, Canotto (F) al 45’ p.t.; Marchizza (F) su rigore al 16’, Curto (C) al 35’ s.t.
FROSINONE (3-5-2)
Cerofolini 6,5; Biraschi 7, Monterisi 6,5, Bracaglia 6,5; J. Oyono 6 (dal 29’ s.t. A. Oyono s.v.), Begic 6 (dal 18’ s.t. Kvernadze 5,5), Cichella 7, Barcella 7, Marchizza 7; Canotto 7,5 (dal 18’ s.t. Garritano 6), Ambrosino 7 (dal 29’ s.t. Sene s.v.)
PANCHINA Sorrentino, Frattali, Bettella, Szyminski, Hegelund, Vural, Grosso, Cichero
ALLENATORE Greco 7
CESENA (3-5-2)
Klinsmann 6; Ciofi 6 (dal 1’ s.t. Curto 6,5), Prestia 5, Mangraviti 6; Ceesay 6, Berti 6, Calò 6,5, Bastoni 5 (dal 17’ s.t. Adamo 5,5), Celia 5,5 (dal 17’ s.t. Kargbo 5); Shpendi 6,5 (dal 40’ s.t. Van Hooijdonk s.v.), Antonucci 5,5 (dal 23’ s.t. Tavsan 5,5)
PANCHINA Pisseri, Piacentini, Pieraccini, Donnarumma, Mendicino, Francesconi, Chiarello
ALLENATORE Mignani 5,5
ARBITRO Pezzuto di Lecce 6
ASSISTENTI Prenna 6-Bianchini 6
AMMONITI Antonucci (C), Ciofi (C), Begic (F), Celia (C) per gioco scorretto; Shpendi (C) per comportamento non regolamentare
NOTE paganti 9.698, incasso di 92.978,53 euro; abbonati 8.168, quota non comunicata. Tiri in porta 7 (con una traversa)-7. Tiri fuori 2-1. In fuorigioco 2-1. Angoli 2-4. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’
Non si può dire che sia la fine dell’incubo iniziato il 26 maggio scorso nella partita persa con l’Udinese e costata la retrocessione. Ma di sicuro il Frosinone ha dimostrato di essere vivo ed in corsa per una salvezza comunque difficile. La vittoria contro il Cesena, dopo 7 turni di digiuno (in casa mancava addirittura dal 26 aprile), è pesantissima in chiave salvezza e non solo. Regala tanta fiducia, entusiasmo e consapevolezza nei propri mezzi. Vale addirittura doppio perché conquistata contro una delle rivelazioni del campionato, arrivata allo “Stirpe” forte di 5 risultati utili di fila (3 vittorie e 2 pareggi).
Il Frosinone resta all’ultimo posto ma aggancia a quota 13 Sudtirol e Cittadella con la salvezza diretta a -3. “Sono contento per la squadra, il presidente, la società ed i tifosi – ha detto il tecnico Leandro Greco – E’ una vittoria figlia del lavoro svolto in queste settimane. Anche nelle precedenti partite avevamo giocato col piglio giusto ed i ragazzi meritavano di più. Oggi hanno raccolto i frutti. Canotto? E’ l’emblema da quando sono arrivato. Non era in formazione, ma ho scelto di pancia. Era la sua partita, non ho preclusioni. Tutti sono importanti come i tifosi che ci hanno dato tanta energia”.
ANALISI E MOMENTI CHIAVE
Lo scacchiere della sfida
Per rompere l’incantesimo di una vittoria che manca da 7 turni, Greco rivoluziona la squadra. Cambiando 5 interpreti e aggiustando l’assetto tattico con il 3-5-2 di partenza che può diventare 3-4-2-1 a seconda dei movimenti di Begic. Scelte dettate anche e soprattutto dalla necessità (leggasi 10 assenze). E così se la difesa resta la stessa con Biraschi (recuperato dopo le noie muscolari accusate a Cremona), Monterisi e Bracaglia, a centrocampo 3 novità. Dentro l’interno Barcella, Begic nella doppia veste di mezzala-trequartista ed il laterale J. Oyono che prende il posto del gemello Anthony. A sinistra lo stakanovista capitan Marchizza (15 presenze su 15, tutti i minuti giocati) recuperato dopo l’infortunio a Cremona. Attacco nuovo ed inedito: Greco rispolvera tra i titolari Canotto e Ambrosino.
Più conservatore e non potrebbe essere altrimenti il tecnico Michele Mignani. Conferma per 10/11 la formazione della settimana scorsa. L’unica rotazione è sulla fascia destra con l’inserimento di Ceesay al posto di Adamo. Per il resto è più o meno il Cesena che finora ha stupito tutti. Mignani disegna un 3-5-2 che può trasformarsi in un 3-4-2-1 a seconda della posizione di Berti che balla tra il centrocampo e la trequarti. Davanti a Klinsmann, un trio composto da Ciofi, Prestia e Mangraviti. Sulle fasce Ceesay e Celia; in mediana Berti, Calò, Bastoni. Antonucci vince il ballottaggio con Kargbo e fa coppia con Shpendi.
Canotto mattatore, Shpendi in doppia cifra
Il Cesena parte meglio grazie ad un gioco corale e ad una certa aggressività dei centrocampisti e degli esterni. Shpendi è subito pericoloso (6′) ma Cerofolini gli nega la gioia del gol dopo il cross di Ceesay che al 10′ impegna dalla distanza lo stesso portiere giallazzurro. Il Frosinone ha il merito di restare sempre compatto consapevole dei suoi limiti attuali. Marcature strette soprattutto su Shpendi ed Antonucci, duelli a tuttocampo. La squadra di Greco viene fuori alla distanza prendendo coraggio di minuto in minuto. Buona la mossa di Marchizza che spesso s’accentra diventando un centrocampista aggiunto. Canotto è il vero punto di riferimento dell’attacco: una rivincita per l’attaccante calabrese che fino a qualche settimana fa era praticamente fuori rosa.
Proprio Canotto al 19′ crea problemi alla difesa romagnola con una girata ribattuta. Poi ci prova Marchizza, attento Klinsmann. Il Frosinone cresce e alla mezzora sblocca il risultato: errore in disimpegno di Bastoni, ne approfitta Canotto che scappa via centralmente, apertura a sinistra per Ambrosino che in diagonale supera Klinsmann. Grande gioia, lo stadio esplode. Secondo gol per l’attaccante scuola-Napoli (non segnava dalla prima giornata il 18 agosto con la Sampdoria). Il vantaggio dura appena 7′. L’arbitro Pezzuto, dopo la revisione al Var, assegna un rigore per fallo di mani di Ambrosino su tiro dalla distanza di Calò. Shpendi prima si fa ipnotizzare da Cerofolini e poi ribatte in rete, Decimo gol per il capocannoniere che stacca Iemmello. Il Frosinone resta sul pezzo e poi ha un Canotto in giornata di grazia. E così al 45′ l’ex Chievo riporta avanti il Frosinone. Bel lancio di Barcella e Canotto, defilato a destra, con un diagonale perfetto batte Klinsmann.
Pasta di capitano
Nella ripresa il Cesena torna in campo con Curto (reduce dalla squalifica per 5 turni) al posto di Ciofi ammonito. La formazione romagnola prova ad imbastire qualche azione (tentativi di Antonucci e Ceesay) per risalire la china. Ma l’episodio vincente è del Frosinone al 15′. Angolo di Marchizza, placcaggio di Prestia su Bracaglia, l’arbitro non ha dubbi ed indica il dischetto. Lo stesso Marchizza non sbaglia. Inizia la girandola dei cambi da una parte e dall’altra. Il Cesena sembra aver accusato il colpo. Il Frosinone si chiude bene, il gioco manovriero dei bianconeri è asfittico.
Il match scivola via senza troppi patemi fino al 35′ quando Curto riapre le danze. Punizione di Calò, respinta di Cerofolini ed il difensore (lasciato libero) trova la deviazione vincente. Negli ultimi minuti il Cesena tenta l’assalto ma il Frosinone si difende con ordine e cuore. Greco dalla panchina gioca la sua partita, guida la squadra. Si sfila e lancia a terra la giacca della tuta. In pieno stile-Allegri. Il Cesena comunque non punge ed anzi il Frosinone sfiora il poker (gran traversa di Cichella) prima di festeggiare la seconda vittoria stagionale.