Un po’ Allegri, un po’ De Zerbi ma tanto Bianco: ecco mister-provvidenza

Alla scoperta dell’allenatore che sta tirando fuori dalle sabbie mobili la squadra giallazzurra. Tutti i segreti e le mosse vincenti di un tecnico pragmatico ma anche giochista. Impatto importante con 7 punti in 3 gare

Alessandro Salines

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Un po’ Allegri, un po’ De Zerbi. Ma soprattutto tanto Paolo Bianco. Concreto, saggio, motivatore e fine gestore di spogliatoio come Massimiliano Allegri. Giochista e non integralista, maniaco dei dettagli e coraggioso nelle scelte come Roberto De Zerbi. Il tecnico del Frosinone è stato allievo e collaboratore di due allenatori-top però non gli fanno difetto la personalità e la competenza. Tanto che in Ciociaria si sta rivelando un vero e proprio “mister provvidenza”.

Nel giro di qualche settimana infatti ha rigenerato un gruppo in affanno che sembrava rassegnato alla retrocessione. Ed invece ora la salvezza è più vicina come mai lo è stata finora. Ad 1 lunghezza in una classifica ingarbugliata e corta. Con il vento che pare sia cambiato.

Grande impatto

Bianco, arrivato a Frosinone il 18 febbraio al posto di Leandro Greco, sapeva benissimo che il tempo era tiranno. E così si è calato subito nella nuova realtà e come d’incanto ha rovesciato un destino fino a quel momento atroce. I numeri sono la conferma lampante di un impatto da uomo forte. Sette punti in 3 partite (tutti scontri diretti), 4 gol fatti e 2 subiti. Risultati che hanno spinto la squadra giallazzurra ad un passo dalla salvezza diretta.

Ben Kone

E non si può dire che sia stato fortunato come qualcuno potrebbe malignamente accennare. Anzi tutto il contrario. A Salerno ha pareggiato una partita malgrado una serie di episodi contrari con le 2 espulsioni di Di Chiara e Kone. Senza parlare degli infortuni che continuano a perseguitare il Frosinone. Bianco ha perso 2 centrocampisti di spessore come Bohinen e Koutsoupias e l’attaccate di riferimento Ambrosino. Mentre lo squalificato Kone ha già saltato due partite e si spera che la terza giornata di stop gli venga condonata dalla Corte di Giustizia Federale

Cosa è cambiato?

Paolo Bianco

L’allenatore ha avuto il merito di toccare le corde giuste della squadra. Le corde dell’orgoglio di un gruppo di giocatori che vale di più degli ultimi posti. E poi gli aggiustamenti tecnico-tattici. Il cambio di modulo con la difesa a quattro e tre attaccanti anche se col Mantova Bianco ha avuto l’intelligenza e l’umiltà di tornare alla retroguardia a tre a causa delle assenze. Un Frosinone che prova a comandare la partita grazie al fraseggio e alle improvvise accelerazioni ma sa pure soffrire e difendersi dentro l’area per portare a casa la vittoria.

Le scelte coraggiose ma finora indovinate. In pochi avrebbero puntato su Bettella per la difesa. L’ex Monza fino all’arrivo di Bianco aveva giocato pochissimo (8 gare su 26) e sembrava finito fuori dal progetto. Ed invece ora è diventato un titolare inamovibile. Idem a centrocampo con i giovanissimi Vural e Cichella (decisivo a Carrara), rilanciati dal neo allenatore dopo essere stati accantonati da Greco. E’ cresciuto Partipilo, apparso molto responsabilizzato. Ha ritrovato smalto Begic. Bianco inoltre si è affidato alla leadership di Lucioni dentro e fuori da campo. Ed aspetta il completo recupero di Marchizza. “Sono contento di averlo a disposizione, è un giocatore di categoria superiore e non solo per la qualità tecnica”, ha chiosato il trainer.

Il baby Vural

“In questa squadra sono tutti importanti e lo dimostrano in allenamento – ha sottolineato Bianco Rientreranno alcuni infortunati e avremo così molti giocatori di movimento. A Carrara non c’era Biraschi con il quale ho fatto una chiacchierata, ci siamo abbracciati e ha capito il momento. Devo fare delle scelte e anche chi non è convocato sa che l’obiettivo del Frosinone è più importante di quello personale. Senza lo spirito di gruppo non va da nessuna parte”.

Fase cruciale

Marchizza nella sfida d’andata col Brescia

Superato brillantemente il primo step, per Bianco inizia forse il momento decisivo della sua avventura a Frosinone. Monterisi e compagni dovranno sfruttare nelle prossime 3 partite (Brescia in casa e dopo la sosta Sampdoria a Genova e Cosenza allo “Stirpe”) l’onda lunga delle due vittorie di fila prima di affrontare un finale di stagione complicato con le sfide durissime con Cesena, Sassuolo, Spezia, Pisa, Cittadella e Palermo.

“Niente calcoli, ho detto ai ragazzi che dobbiamo vincere più partite possibili. E loro hanno le capacità per fare bottino pieno – ha caricato Bianco – Certo sono giocatori giovani e bisogna accettare anche gli errori, però sono sicuro che accompagnati e aiutati questo gruppo può regalare grandi soddisfazioni”.