Le pagelle di Venezia – Frosinone: Podio e Contropodio

Podio e contropodio di Venezia-Frosinone. Gli episodi chiave e gli uomini protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

Lo sport come passione

PODIO

Salvi

È una delle belle sorprese di questo girone di ritorno. Alessandro Nesta lo ha inventato esterno di centrocampo e lui non ha deluso. Un’altra gara positiva. Un’altra gara di sostanza, sacrificio ed applicazione.

Tiene bene la posizione e quando attacca lo fa sempre con estrema puntualità. Nel primo tempo con un’acrobazia aggancia un cross di Beghetto e serve Dionisi che viene anticipato prima di battere a rete. Con il Frosinone in vantaggio difende a denti stretti e dalle sue parti non passa nessuno. Dopo una prima parte di stagione in naftalina, si sta rivelando un vero e proprio rinforzo scalando le gerachie.

Merito va anche a Nesta capace di rilanciarlo. 

Rohden

Lo svedese s’accende e il Frosinone vola al secondo posto posto in piena zona promozione diretta. Il centrocampista scandinavo spacca una gara complicata grazie ad un inserimento da incursore di razza. Ma non è solo il gol (il primo in maglia giallazzurra) a consegnargli la palma del migliore in campo.

Una prova maiuscola da “tuttocampista”. Quando irrompe in area è il più pericoloso dei suoi e va vicino al gol anche in altre occasioni. Poi tanto lavoro, un mix di quantità e qualità in un Frosinone che a centrocampo perde due pezzi da novanta come Tabanelli e Gori.

Con un Rohden così nessun traguardo è precluso.

Brighenti

Il capitano brilla come del resto tutta la difesa giallazzurra per la terza volta di fila imbattuta. Non sbaglia un anticipo o una chiusura. Qualsiasi avversario gli va a tiro (Capello o Monachello, Zigoni o Longo) non perde il duello.

Si conferma tra i giocatori più in forma. Nel convulso finale sbroglia più di qualche matassa intricata. L’unica macchia è l’ammonizione che gli farà saltare l’attesa sfida di domenica prossima in casa contro il Perugia.

CONTROPODIO

Dionisi

Dopo un primo tempo opaco e senza troppi rifornimenti, nella ripresa è più vivace. Prima imbuca per Rohden che da buona posizione non inquadra la porta. Poi mette in moto Beghetto in occasione del gol-vittoria. Per il resto tanta battaglia sul filo dei nervi.

Modolo e Cremonesi a turno lo francobollano senza sconti e per il bomber giallazzurro è un pomeriggio duro. Non difetta in generosità e il suo contributo d’esperienza non manca. Tuttavia rispetto alle ultime uscite non punge. A sua parziale scusante, c’è la partita difensiva disputata dal Frosinone.

Getta la spugna ad una manciata di minuti dalla fine per noie muscolari. 

Novakovich

Schierato a sorpresa da Nesta, l’attaccante statunitense continua a balbettare sotto porta. Almeno 3 le chance per fare male. Tutte sprecate. Clamorosa l’ultima a tu per tu con Lezzerini. Il suo “scavetto” è da dimenticare.

Poteva lo 0-2 ed invece sul capovolgimento di fronte il Venezia si procura una punizione sprecata da Longo. Chissà cosa si sarebbe detto se i lagunari avessero pareggiato. Tanto lavoro sporco, sportellate con Modolo e Cremonesi. Se riuscisse a trovare la via del gol, sarebbe un attaccante a dir poco prezioso. 

Tabanelli

Non per demerito ma per sfortuna. La partita dell’ex Lecce dura appena 24′. Una distorsione alla caviglia destra, dopo un inserimento in area di rigore, lo mette ko. Jella doppia per Tabanelli che era reduce dalla convincente partita giocata contro l’Entella e a Venezia era molto atteso.

La speranza è che possa recuperare per il match di domenica contro il Perugia. Non è un mistero che la sua presenza alzi e non poco il livello della mediana giallazzurra.