
[IL MOTIVO] Da domenica prossimo al 5 aprile Greco si giocherà buona parte delle chance di restare in B: il calendario ha riservato un ciclo di partite tutte contro le pericolanti. Nove formazioni in 8 punti che sgomitano per evitare retrocessione e playout. Servirà uno scatto sotto tutti i punti di vista, i rinforzi regalano fiducia
Qui si fa il Frosinone o si muore (calcisticamente parlando). E non ce ne voglia Giuseppe Garibaldi se parafrasiamo il suo celebre monito rivolto al generale Nino Bixio durante la battaglia di Calatafimi. Un mese e mezzo decisivo. Un campionato nel campionato: a partire da domenica prossima il calendario riserverà ai giallazzurri 7 scontri diretti consecutivi che orienteranno probabilmente in maniera definitiva la loro stagione. Insomma la salvezza passerà per questo ciclo di gare dove bisognerà trarre il massimo. In caso contrario diventerà difficile raggiungere l’obiettivo.
L’analisi

Quattro partite in casa e 3 in trasferta. E potrebbe essere un piccolo vantaggio per il Frosinone. Da domenica prossima al 5 aprile con la settimana di sosta per le nazionali tra il 15 ed il 29 marzo. Non bisogna tralasciare che qualcuna delle 7 avversarie potrebbe tirarsi fuori prima di affrontare dal Frosinone. Oggi sono scontri diretti ma da qui al 5 aprile non è escluso che la classifica sempre molto corta cambi volto come spesso capita in Serie B.
Comunque sia scatterà un ciclo fondamentale per la squadra di Greco perché in ballo ci sarà pure il computo degli scontri diretti e della classifica avulsa. Fattori che spesso e volentieri hanno determinato i verdetti finali.
Il quadro
A parte il Sudtirol, terzultimo, il Frosinone affronterà le squadre dal 12^ al 20^ posto. Nove formazioni che sgomitano in 8 punti, dal fanalino di coda Cosenza a 21 al Brescia a 29. Se il campionato finisse oggi, le retrocesse sarebbero Sudtirol, Frosinone e Cosenza. Ai playout Salernitana e Carrarese. Ma i giochi sono apertissimi, distanze ridotte, quasi impossibile fare previsioni. La vittoria del Cosenza nell’ultimo turno è stata la riprova che non si deve dare nulla di scontato.

Il Frosinone attualmente è a 6 lunghezze dalla salvezza diretta e a 3 dai playout che alla fine potrebbero pure diventare un’opzione. Un’opzione da brividi, ma pur sempre una strada per restare in B. Al di là di qualsiasi ragionamento gli scontri diretti saranno fondamentali. Ancor di più perché arriveranno tutti insieme con la concreta possibilità di recuperare diverse posizioni.
Il borsino degli scontri diretti
Il Frosinone inizierà il “campionato della salvezza” domenica sfidando la Reggiana ferma a 28 dopo 2 sconfitte di fila senza segnare. Arriverà un’avversaria arrabbiata ma sicuramente in un momento poco felice. La settimana seguente match delicatissimo in casa della Salernitana che attualmente è a quota 25 e con l’arrivo di Breda in panchina e dei rinforzi ha ripreso vigore con 7 punti in 4 partite. Il 1 marzo si tornerà allo “Stirpe” per affrontare un Mantova (28 punti) in calo con 1 pari nelle ultime 3 gare.

Poi l’8 trasferta sul campo della Carrarese (27 punti) in crisi nera dopo 4 sconfitte consecutive. Il Brescia sarà a Frosinone il 15: le rondinelle ora sono a 29 e dopo il ritorno di Maran hanno ripreso a marciare (4 punti in 2 gare) ma tra oltre un mese la situazione potrebbe diversa. Dopo la sosta del 21-22, il Frosinone riprenderà a Genova contro la Sampdoria salita a 28 grazie alle 2 vittorie di fila. Il 5 aprile il ciclo terminerà in casa contro il Cosenza (22 ma sul campo 26) che a dispetto dell’ultimo posto sembra ancora in piena corsa.
L’impatto dei rinforzi ed il mal di gol

Cosa servirà per fare più punti possibili e rilanciarsi? Saranno tutte partite complicate. Da giocare con tanto cuore ma senza perdere mai la lucidità. L’aspetto nervoso sarà importante al pari di quello tecnico-tattico. Compattezza e condizione atletica altri fattore imprescindibili. Le squadre che correranno di più e meglio avranno più chance di prevalere.
Per quanto riguarda il Frosinone non manca la fiducia dopo il pari col Catanzaro e l’impatto avuto dagli ultimi arrivi. Come ha sottolineato Greco i vari Lucioni, Di Chiara, Kone e Bohinen hanno regalato energia all’intero gruppo. Anche Koutsoupias non può che crescere. Col Catanzaro Di Chiara, Kone e Bohinen hanno regalato qualità e nuove soluzioni tanto che Greco ha potuto cambiare modulo (dal 3-5-2 al 4-3-3). In attesa di poter scendere in campo, Lucioni si è mostrato subito molto coinvolto mettendo a disposizione la sua grande esperienza.

A preoccupare i tifosi comunque è la difficoltà a segnare. Il Frosinone ha sempre il peggior attacco del torneo con 20 gol segnati (come il Cittadella). La squadra fatica a concretizzare il gioco e su questo non ci sono dubbi. Il reparto avanzato tra infortuni e ritardo di condizione non ha garantito ciò che ci si aspettava. Zero reti Pecorino, Tsadjout e Ghedjemis, 1 Begic e Canotto (da qualche settimana finito fuori dai radar), 2 Partipilo, Kvernadze e Di Stefano (ancora out) e 3 Ambrosino. Bisogna alzare la cifra anche se nessuno di questi è un bomber di razza con numeri pesanti. La speranza è si siano riservati i gol per la volata salvezza.
Una speranza che resta pur sempre l’ultima a morire.