Vitale e Brignola, attenti a quei due: “Qui per vincere”

Presentati gli ultimi due rinforzi del mercato invernale. L’esperto terzino, proveniente dal Verona, punta a conquistare la terza promozione di fila Il giovane attaccante cerca il rilancio dopo la parentesi con la Spal.

Alessandro Salines

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In una delle sue famose conferenze stampa Massimiliano Allegri disse che nel calcio come nella vita ci sono le categorie. Ci sono i giocatori che vincono e quelli che non vincono mai. Luigi Vitale, terzino sinistro di 33 anni, ultimo rinforzo del Frosinone nel mercato invernale, fa parte della prima schiera.

Nella sua lunga carriera ha collezionato quattro promozioni di cui due di fila nelle ultime stagioni. Ed ora punta al tris con la maglia giallazzurra. Ci crede malgrado oggi la classifica non sia delle migliori. «Il mio obiettivo è vincere il terzo campionato consecutivo. Perché il numero 3 è il mio preferito. Essendo già occupato da Capuano ho preso quindi il 33». Questo sostiene Vitale con una punta di scaramanzia nella prima intervista da giocatore del Frosinone.

Massimiliano Allegri (Foto: Sergio Oliverio / Imagoeconomica)

Enrico Brignola invece è un predestinato tanto che a 17 anni è stato promosso con il Benevento in Serie A anche se ha giocato una sola volta. L’attaccante, classe 1999, quarto acquisto invernale del club ciociaro, viene considerato uno dei talenti più puri del calcio italiano. Anche se negli ultimi tempi la sua ascesa si è fermata. «Sono qui per rilanciarmi grazie anche alla fiducia del direttore Angelozzi. Mi metto a disposizione per aiutare i compagni e la società per tornare dove merita», afferma nella conferenza di presentazione.

Vitale, esperienza e qualità

Terzino di lungo corso con 315 gare da professionista tra Serie A, B e C, il difensore nato a Castellammare di Stabia è pronto a dare il suo contributo. E a farlo in campo e nello spogliatoio per far crescere il gruppo.

«Come ho fatto lo scorso anno a La Spezia. – rivela Vitale – Quando arrivai dissi in conferenza: darò il mio contributo. Cercherò di mettere la mia esperienza al servizio della squadra».

Ha iniziato nel Napoli dove ha conquistato due promozioni di fila dalla C alla Serie A. Nel club azzurro ha giocato in A e nelle coppe europee. Poi ha militato nel Lanciano, nel Livorno, nella Ternana, nella Juve Stabia, nella Salernitana, nel Verona e nello Spezia. Formazione quest’ultima con le quali ha vinto la Serie B.

Luigi Vitale

Ora il trasferimento in Ciociaria per provare a trionfare ancora. «L’obiettivo del Frosinone è sempre lo stesso: cercare di primeggiare ogni anno. – osserva Vitale prelevato dal Verona a titolo definitivo – Nello scorso campionato questa squadra è andata molto vicina alla serie A. Adesso ci dobbiamo riprovare. Ho trovato ragazzi che conoscevo, gli altri che ho conosciuto sono tutti in gamba. Ci sono tutti i presupposti per fare bene». Nel 2020 a gennaio andò allo Spezia e raggiunse la serie A. Quest’anno arriva a Frosinone malgrado altre offerte.

Corsi e ricorsi storici fanno ben sperare. «Sapevo che sarei venuto a giocare a Frosinone per qualcosa di importante. – spiega Vitale – E sono venuto anche per il direttore Angelozzi che considero una grande persona e merita di vincere un altro campionato. Abbiamo l’obbligo di provare a raggiungere questo obiettivo, vincere è sempre bello. E ci dobbiamo provare tutti quanti insieme».

Una scintilla… Vitale

Il Frosinone è in crisi. Non vince da dieci turni anche se il pareggio di Ascoli ha lanciato segnali positivi. Vitale ne ha viste di cotte e di crude. Conosce il bello e il brutto del calcio. E sa come uscirne. «Il periodo attuale lo superiamo solo lavorando, bisogna trovare quella scintilla per ripartire. – afferma – Peccato per il pareggio di Ascoli perché quella sarebbe stata la scintilla giusta. Ma dobbiamo cercarla con insistenza». Non ha ancora esordito. Solo due panchine.

Ma non ha fretta. «Non gioco dalla gara di ritorno tra Spezia e Frosinone del 20 agosto scorso. – sottolinea – Ho fatto di tutto per andare via ad inizio stagione, ma non ci sono riuscito. Vengo quindi da un periodo di allenamenti personali. Avrò bisogno di prepararmi bene, di giocare qualche partitella in allenamento. E poi quando starò meglio potrò giocare con continuità».

Brignola, l’allievo di De Zerbi

Enrico Brignola

L’attaccante campano è cresciuto nelle giovanili del Benevento con una parentesi nell’Under 15 della Roma, voluto da Bruno Conti. Si è messo in mostra con i sanniti nella stagione 2017-2018 in Serie A collezionando 17 presenze e 3 gol. Aveva appena 18 anni e l’exploit gli ha consentito di diventare uomo-mercato. Nell’estate del 2018 è stato ingaggiato dal Sassuolo per 4 milioni di euro.

Il suo maestro è stato Roberto De Zerbi. «E’ un fenomeno da allenatore. – dice Brignola – Ha fatto tanto per me e per questo lo ringrazierò sempre. I suoi insegnamenti li porterò sempre con me».

Poi i prestiti con Livorno e Spal ma le attese non sono state rispettate anche a causa di qualche infortunio. A Frosinone cerca il rilancio. «Alla Spal sono stato benissimo ma avevo bisogno d’altro. – confessa l’attaccante – Cercavo una spinta in più per giocare con maggiore continuità. Mi piaceva il progetto del Frosinone ed anche se avevo altre richieste sono stato subito convinto a venire qui. Cercherò di dare il meglio per questa maglia». Ha debuttato contro il Venezia destando una buona impressione malgrado la sconfitta.

Può giocare da punta esterna nel 4-3-3 o da secondo attaccante. E’ ottimista e ritiene che il Frosinone a Chiavari si riscatterà. «La prestazione di Ascoli ci porterà alla vittoria con l’Entella. – chiosa fiducioso – Siamo stati squadra anche in una gara difficile per quello che è successo in campo. Pronti per conquistare i tre punti e rilanciarci».