Dopo il ko con la Carrarese, la scia di polemiche e la contestazione, il tecnico del Frosinone è tornato a parlare. Alla vigilia della delicata sfida in casa della Reggiana lancia un messaggio chiaro: “Non possiamo più sbagliare, dobbiamo crescere dal punto di vista mentale. Siamo uniti e forti per reagire”
Non si sente sotto assedio ma non si nasconde. E’ “arrabbiato e determinato”. Il “fortino”, costruitogli attorno dal direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi, lo ha protetto e molto probabilmente rasserenato. “Non ci aspettavamo una situazione del genere, nè abbiamo preso atto. Siamo uniti e forti per reagire. Dobbiamo fare quadrato e non sprecare più nemmeno una partita. Con la società ci siamo confrontati su tutto ciò che può darci forza in questo periodo”. Il tecnico del Frosinone Vincenzo Vivarini è tornato a parlare dopo il ko interno contro la Carrarese, la scia di polemiche e la pesante contestazione della tifoseria.
Alla vigilia della delicata sfida in trasferta contro la Reggiana l’allenatore giallazzurro è consapevole del momento difficile in cui non si può sbagliare. Il Frosinone infatti è precipitato al penultimo posto (sarebbe fanalino di coda senza il -4 del Cosenza) e ha racimolato appena 6 punti in 8 partite. Un risultato positivo è d’obbligo o quasi.
Divieto di fermata
Servono i punti e basta. Bisogna essere realisti: la classifica impone un cambio di passo altrimenti si rischia grosso. Tutti gli altri discorsi oggi sono inutili. Vivarini lo ha detto chiaro e tondo. “Al di là di tutto dobbiamo pensare a fare i punti – ha sottolineato – Ora bando alle chiacchiere, occorre spingere tantissimo sull’acceleratore. Dal punto di vista mentale bisogna dare di più perché con la voglia e l’applicazione possiamo sopperire le difficoltà. Non abbiamo sbagliato un allenamento in questo periodo, sempre concentrati. Ora bisogna riportare tutto in partita”.
E la chiave è proprio questa. Se il Frosinone lavora bene in settimana come ha anche precisato Angelozzi, il sabato o la domenica è una squadra spenta. Vivarini dovrà metterci del suo per superare questi limiti. “Ho molta rabbia e determinazione da mettere in campo e le ho trasmesse alla squadra in queste settimane – ha aggiunto Vivarini – Non volevo trovarmi in questa situazione ma è la legge del calcio. Ora bisogna mettere cattiveria perché non meritiamo la posizione che abbiamo”.
Tante assenze ma nessun alibi
Ancora una volta Vivarini dovrà rinunciare a diversi elementi (Cittadini, Tsadjout, Pecorino, Distefano, Cichella e Kalaj). Rientrano Lusuardi e Monterisi che non saranno al top. Senza contare i 9 giocatori convocati in nazionale e rientrati da poco tempo.
“Non dobbiamo cercare alibi o pensare a chi manca – ha osservato il tecnico – Solo l’ultimo allenamento lo abbiamo svolto al completo. I ragazzi sono tornati alla spicciolata, i gemelli Oyono giovedì sera tardi. Ma ho detto ai calciatori rimasti a Frosinone di trasmettere ai compagni determinati concetti. Tutti hanno percepito il clima e sono pronti”.
L’entusiasmo dei giovani
Vivarini s’aggrappa a tutto. Non vuole lasciare nulla d’intentato per uscire dal tunnel della crisi. La freschezza fisica e mentale dei giovani può essere un’arma. E approfittando delle assenze ha inserito in prima squadra i Primavera Cichero, Barcella e Grosso jr.
“In questi giorni abbiamo lavorato con quasi tutta la Primavera perché eravamo pochi – ha spiegato Vivarini – Siccome la Primavera è un’ottima squadra, bisogna prendere forza anche dal loro entusiasmo e la loro tranquillità. Sicuramente Cichero e Barcella ci potranno dare una grossa mano, saranno convocati. Dobbiamo puntare anche su Vural: un giocatore che ha un talento molto alto”.