Ieri in consiglio provinciale due segnali: l’uscita di Igino Guglielmi dal gruppo della Lega e l’ingresso in aula di Rossana Carnevale, che guarda a Fratelli d’Italia sì, ma nella direzione di Fabio Rampelli e Alessandro Foglietta. Le eterne divisioni del centrodestra e il possibile ruolo del presidente Pompeo nel Pd.
Alessandro Foglietta
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Nessuno parla con nessuno, né al proprio interno né in una logica di alleanze. Anzi, proliferano le “guerre” dappertutto: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd. E alla fine nei Comuni la linea la dettano le liste civiche.
In provincia di Frosinone gli assetti della coalizione sono cambiati, ma né il Carroccio né il Partito di Giorgia Meloni possono garantire candidature parlamentari o regionali a chi aderisce. E’ questo il motivo per il quale nessuno ha seguito Anselmo Rotondo nel braccio di ferro con i vertici di Forza Italia.
Stabili e definiti gli assetti nel Partito Democratico e in Fratelli d’Italia. Nella Lega peserà il dualismo tra Ottaviani e Ciacciarelli, in Forza Italia le fibrillazioni sono molto forti. Mentre nel Movimento Cinque Stelle Luca Frusone dovrà preoccuparsi di Ilaria Fontana.
Nell’ipotesi che Nicola Zingaretti lasci davvero la guida del Lazio in provincia di Frosinone si scatenerebbe il pandemonio. Buschini, Battisti e Pompeo nel Pd, Ciacciarelli e Gerardi nella Lega, Iannarilli in Fratelli d’Italia. Ma con manovre e colpi bassi che lascerebbero il segno.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Da mercoledì non ci saranno più alibi per nessuno: consigli provinciali, nomina della segreteria del Pd, situazioni nella Lega ma anche in Fratelli d’Italia e Forza Italia, prossime comunali a Sora ed Alatri. Nessuno potrà più nascondersi.
Di fronte ad un vassoio di abbacchio, Alberto La Rocca incontra Vittorio Di Carlo anche se non gradisce la presenza della Lega. E parlano di elezioni a Sora. Intanto emergono interessanti retroscena dell’incontro fra il coordinatore di Forza Italia e l’ex eurodeputato Alessandro Foglietta a Frosinone. Dopo la provocazione di Lino Caschera arriva il monito di Rossella Chiusaroli.
Un messaggio audio caricato su un gruppo Facebook scatena il pandemonio. La voce è identica a quella del del sindaco di Sora Roberto De Donatis. Promette di “asfaltare gli avversari in campagna elettorale”. Il sindaco nega “Non è la mia voce”. Il colpo di scena: Lino Caschera annuncia che la Lega andrà con De Donatis
Dopo l’election day sarà tempo di scelte nei Partiti. Foglietta incontra Di Carlo; Gerardi manda un Vaffa; Quadrini sale ad Aosta. Dopo le Comunali ci saranno molti conti che verranno regolati
La pazienza di Fantini per iniziare a mettere l’impronta sul nuovo Pd, le scelte di Claudio Fazzone in Forza Italia, la linea dei Cinque Stelle sul territorio. Nella Lega ancora una volta la prima mossa spetterà a Francesco Zicchieri.
La coalizione non si riunisce da più di un anno, in Forza Italia si è scatenata una “guerra” senza precedenti, la Lega continua a rimanere ai margini alle comunali. Solo in Fratelli d’Italia non si hanno dubbi sulla leadership. Eppure il centrodestra può “confermarsi” senza troppi problemi a Ceccano e Pontecorvo.
Chi vince e chi perde alle prossime Comunali. La presentazione delle candidature ha già determinato una prima serie di sconfitti. Sul fronte politico. Ma anche di vincitori. Brindano i Fratelli d’Italia, smarrita la Lega, incredibile Forza Italia
Le elezioni di Pontecorvo innescano un nuovo violento fronte interno a Fratelli d’Italia. Ruspandini nel mirino. Foglietta mette il like alla notizia della rottura. A Pulciani la richiesta di commissariamento del circolo. Santopietro: “Me lo hanno garantito”. Anche nelle file della Lega si sta discutendo.
L’elezione di Luca Fantini segretario del Pd è un’eccezione, perché in Ciociaria nessuno si sogna di dare la parola ad iscritti e militanti. Nella Lega Zicchieri sostituisce un segretario all’anno (minimo), in Fratelli d’Italia Ruspandini pensa solo ai fedelissimi della prima ora. E i Cinque Stelle non vanno neppure più in streaming.
Anche nella politica ciociara comanda chi esterna meno: Francesco Scalia veniva soprannominato il “muto”. Ora per quell’appellativo è in corsa Mauro Buschini. E Luca Fantini è sulla buona strada.
I capi veri non hanno bisogno di parole: Massimo Ruspandini, Nicola Ottaviani, Claudio Durigon. E nei Cinque Stelle…
Finisce con fettuccine, bistecca ed un documento per tentare una mediazione. Lo ha deciso il Direttivo provinciale di FdI a cui non hanno partecipato tutti gli uomini di Ruspandini. Il segretario Pulciani è deciso a non mollare. Ora che a difenderlo ci sono quelli che fino a pochi giorni fa lo attaccavano.
Dopo le dimissioni di massa a Cassino e Ceccano, dopo il massacro politico alle elezioni Provinciali e dopo tanto altro, emerge che la coalizione non ha una classe dirigente all’altezza della situazione. Servirebbero stagioni come quelle che video protagonisti Iannarilli, Pallone, Foglietta e Formisano.
Si fa largo l’ipotesi di un Direttorio nel quale inserire il coordinatore Paolo Pulciani per affiancarlo nella conduzione di Fratelli d’Italia. Il Partito è lievitato. E tra le tante nuove sensibilità c’è chi non si sente abbastanza coinvolto. Non è una bocciatura.
Le difficoltà di gente come Antonello Iannarilli e Nicola Ottaviani a trovare spazi importanti nelle future candidature. Entrambi però non hanno la vocazione di portare l’acqua con le orecchie. Potrebbero guardare altrove. Discorso diverso per Pasquale Ciacciarelli, almeno per il momento. Intanto però Forza Italia resta lì, in attesa degli scontenti.