È stato il più votato alle scorse elezioni provinciali di Frosinone. Ora le sue preferenze valgono oro in vista delle Europee. Si ricollocherà. Lì dove potrà fare più danno a chi ha tentato di metterlo ai margini
Alfredo Pallone
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Si è spento Gianni De Michelis. L’ex ministro socialista in provincia di Frosinone aveva rapporti frequenti. Alfredo Pallone era il vice segretario nazionale dei Giovani Psi. Che erano emanazione di De Michelis.
L’offensiva di Antonello Iannarilli e Alessia Savo in Fratelli d’Italia, la conta dei parlamentari locali della Lega, la linea del Piave di Antonio Tajani. Dopo il 26 maggio le percentuali definiranno i candidati del centrodestra a Camera e Senato.
Il paradosso del consigliere provinciale Ferretti. Eletto nella civica di Pallone, segue il leader in FdI. Che nel suo Comune – Anagni – è in maggioranza. Ma lui sta all’opposizione. Gli scenari a breve. Ed il peso nel collegio.
Un piano per la pacificazione delle varie componenti interne di Fratelli d’Italia. Per concentrare le forze. Come fece anni fa quando centrò Europee, Regionali, Provinciali in un solo colpo. Ora l’obiettivo è grosso ed è…
Iannarilli, Pallone, Formisano, De Angelis non sono mai stati eletti sindaci delle loro città, alcuni non ci hanno neppure provato. Mentre Scalia, Fiorito, Foglietta e altri hanno ricoperto quel ruolo. Ma per Abbruzzese è diverso: sarà una sfida tutta politica.
Pallone, Iannarilli, Savo, Ottaviani, Piacentini, Mastrangeli: un’impressionante serie di addii. Ma i vertici non ne parlano, come se questo servisse ad esorcizzare il problema
Il passaggio di Alfredo Pallone in FdI altera gli equilibri nella maggioranza che governa Anagni. Ferretti potrebbe passare in maggioranza. E scavalcare Cardinali per un assessorato. Intanto Necci…,
Alfredo Pallone atterra nell’hangar di Fratelli d’Italia. E lo chiama Giorgia Meloni. Gli equilibri? “Nessuno ha da temere, sono un pensionato”. Il sasso nello stagno: “Chi ha costretto tasca a dimettersi?”
Incontro a Roma tra l’eterno Alfredo Pallone (Enac, ex parlamentare Ue) con l’onorevole Lollobrigida ed il senatore Ruspandini. Verso il passaggio in Fratelli d’Italia.
Il centrodestra che oggi è sulla scena ha un profilo profondamente diverso da quello di un anno fa. Ecco come sta cambiando. E quali sono i rischi concreti
L’ipotesi ‘anatra zoppa’ in Provincia è puramente teorica. Lo Statuto, dopo la riforma Delrio, non prevede voto di sfiducia a carico del presidente. Chi potrebbe stare al suo fianco e chi no
Tutti dicono di avere vinto le elezioni Provinciali. Guardando bene però ci sono molte sfumature. I risultati offrono tanti e differenti spunti di riflessione. Vediamo quali
Anagni elegge un consigliere provinciale. Ma non è un successo dell’amministrazione Natalia. Che si è divisa su 4 candidati. Un risultato che, proprio per questo, impone una riflessione.
L’esodo che sta interessando Roma sta impoverendo tutto il Lazio. I centri decisionali, ad uno ad uno, si stanno trasferendo a Milano: più attraente, più funzionale, meno burocratica. L’allarme degli industriali. la risposta data in queste ore da Virginia Raggi. Ecco perché sarà inutile.
Bruno Astorre guida il Partito Democratico, Claudio Fazzone “impera” in Forza Italia, nella Lega c’è l’asse tra Claudio Durigon e Francesco Zicchieri, in Fratelli d’Italia il “faro” è Fabio Rampelli. L’ultimo ciociaro al timone di una realtà importante (Pdl) fu Alfredo Pallone. Poi il diluvio
Provinciali, in campo anche l’ex capogruppo azzurro Gianluca Quadrini, il presidente d’Aula Luigi Vacana e la lista voluta da Alfredo Pallone
Scontro frontale tra Alfredo Pallone e Forza Italia per l’esclusione dalle trattative per Cassino. “Voterò Tajani ma non posso garantire lo stesso per la mia comunità”. Pulciani (FdI): “Pallone è un patrimonio enorme, Ma si sono sciolti e ora sono una forza civica”
Alle prossime elezioni Provinciali Anagni rischia di non eleggere il consigliere. Perché non riesce a replicare la strategia che portò Bondatti a Piazza Gramsci.
Sono finiti da un pezzo i tempi di Iannarilli, Foglietta e Formisano. La coalizione però a livello provinciale resta largamente maggioritaria. Il fatto è che Mario Abbruzzese, Massimo Ruspandini e Francesco Zicchieri non si fidano l’uno dell’altro sul piano politico. La conseguenza è che nessuno prende l’iniziativa. Quindi c’è Alfredo Pallone.