Mentre il centrodestra cassinate è diviso dalle beghe fra esponenti dello stesso Partito a fare strategia ci pensa il vicesindaco. Che spiazza D’Alessandro sula paternità dei finanziamenti scolastici. Tutto mentre Enzo Salera non getta ponti, né alle opposizioni tantomeno al Pd. Con il rischio di perdere in maniera definitiva il contatto con Fardelli
Angela Abbatecola
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“Mission impossibile” numero due del coordinatore del Carroccio per mettere d’accordo le anime del centrodestra. Dai ‘Mario & co.’ ai ‘No Mario’. Ma appena volta la schiena boicottano la sua missione: con due iniziative alle quali non invitano i consiglieri comunali della Lega
Caos Lega: i consiglieri Bevilacqua e Evangelista sconfessano il consigliere regionale Ciacciarelli. E la sua manovra per riportarli con Mario Abbruzzese. “Pronti al rinnovamento: mai ritorno al passato”. Il senatore Rufa incontra l’ex sindaco.
Abbruzzese riunisce i dirigenti dei Partiti. Continua la contrapposizione con gli eletti. Sull’altro fronte si ‘iscrive’ Sebastianelli: “Chi ha diviso non può riunire”. L’ipotesi: un passo indietro di Mario per pacificare il fronte.
Chi vince e chi perde. Le due cene avvenute lunedì in contemporanea nel centrodestra mettono in luce l’esigenza di una riunione degli Stati Generali. Che per giungere ad una sintesi però devono partire da una difficile premessa. Il Pd scomparso. E gli affitti di Mosillo
Il centrodestra si conta. Dividendosi in due cene: organizzate nello stesso momento ma in posti diversi. Da un lato i rappresentanti dei Partiti. Dall’altra gli amministratori di quegli stessi Partiti. Allo sbando in una guerra tra bande
Carlo Maria D’Alessandro fa quadrato con i suoi e cerca di legittimare il solo centrodestra che potrà sconfiggere Enzo Salera. E la selezione dei chiamati punta a scalzare via Abbruzzese. Ed anche a chiarire che con Petrarcone & co. è stata solo infatuazione.
Cosa c’è dietro alla cena che ieri ha riunito i vertici del centrodestra di Cassino. L’allarme scattato dopo un’altra cena. Quella da Angione. Dove si iniziano a vedere i voti ed il loro peso. La contromossa di Abbruzzese. per domostrare di essere ancora centrale
Gli ex sodali del Commander vanno a cena e apparecchiano lo scacco matto per lui. Dal non più fedelissimo Leone al Di Mambro ‘tradito’. Con FdI aspirante commensale. E con un Ferragosto rovente per la giunta Salera che fa i conti con la grana concorsi.
L’atteso Consiglio comunale di Cassino sulla Sanità. L’impegno della Asl a mettere a concorso i posti da anestesista. Con assunzioni aggiuntive. I toni politici si stemperano. Ma non troppo. E fra i magnifici sei spunta FdI.
La galassia anarchica del centro destra cassinate. Con Picano che viaggia in parallelo ad Abbatecola ma fa piani green con Evangelista. Con la Lega ammaliata dai renziani. E con Abbruzzese sempre più fuori quota come leader.
Partiti di nuovo in primo piano a Cassino. Dove in maggioranza e nelle opposizioni riprende il risiko di ruoli, alleanze e comparaggi. Fra delusioni, ammiccamenti e possibili rimpasti.
L’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro rivendica il merito su molti dei finanziamenti che oggi consentono al suo successore di prevedere opere. È una richiesta di ‘onore delle armi’ per il lavoro svolto. Che diventa un ‘disonore’ evidente a carico di un centrodestra che l’ha tenuto lontano dai palchi e mai gli ha riconosciuto il lavoro svolto. Perché non faceva parte della politica
Nel pieno della crisi del coronavirus la politica cassinate va in cortocircuito. Ondata di fuoco amico. Abbruzzese contro Ciacciarelli. Evangelista attacca il sindaco e Bevilacqua lo difende. Divisi anche i Fratelli d’Italia
Lega e Fratelli d’Italia, alleati fino a quando non c’è da contendersi i voti. Ed i grandi elettori. Come sta accadendo a Cassino. Dove Massimo Ruspandini spalanca le porte a chi intenda trasferirsi nel suo Partito
Divisi alle urne, divisi in Aula. E senza una strategia comune. Il Centrodestra di Cassino è ancora in alto mare dopo la sconfitta alle scorse Comunali. Un segnale tenta di darlo FdI con l’evento che vedrà l’onorevole procaccini domani in città. Mentre la Lega discute a tavola dei futuri assetti