Il direttivo formiano di FdI stoppa la fuga in avanti compiuta da Gianfranco Conte. Non lo appoggia nella sua corsa a sindaco, per ora: forse per sempre. Altolà alla Lega ed al suo progetto trasversale
Antonio Capraro
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La linea di Claudio Durigon sulla crisi di Formia. Città da Tavolo Regionale, niente primarie: roba da sinistra. E rivendica una primogenitura per la Lega: “A Formia ha rinnovatoi e selezionato la classe dirigente”
A Formia è il giorno della verità. Alcune assenze strategiche potrebbero salvare il sindaco Paola Villa. Pronta la mozione di sfiducia. Ma non ha i numeri per buttare tutto giù e tornare alle urne.
A Formia si riparte dopo il ritiro delle dimissioni fatto dal sindaco. Ma è subito polemica. Per il mancato coinvolgimento dei Capigruppo. E per la seduta in “seconda convocazione”. Le reazioni: “Se non ha i numeri se ne vada”, “Immonda furbata”, “Attaccata alla poltrona”
Nessuno aveva intenzione di far cadere Paola Villa. In quasi tre settimane di trattative la sindaca di Formia ha messo all’angolo i suoi avversari. Mettendo a nudo una loro debolezza: non hanno un accordo per sostituirla. I prossimi dieci giorni saranno decisivi. Si gioca tutto lì
Colpo di scena al Comune di Formia: la sindaca presiede una giunta e subito dopo la resetta. Poi ritira le dimissioni. Ma non ha una maggioranza larga per l’assestamento di bilancio. E dall’opposizione le dicono “potrebbe esseretroppo tardi”
Paola Villa avvia il secondo giro di consultazioni. Sfidando tutti. La giunta è ancora in piedi. Punta sul fatto che nessuno ha voglia di andare a casa davvero
La sindaca di Formia dà il via ai nuovi incontri per risolvere la crisi e revocare le sue dimissioni. Ma potrebbe anche giocarsi il tutto per tutto prima.
A pochi giorni dal termine utile per ufficializzare le dimissioni, la sindaca di Formia fa i conti con le ‘due anime’ della crisi: quella che vorrebbe far cadere la testa e quella che detta condizioni dure. E trova anche il tempo per polemizzare con il manager Asl.
Una via d’uscita per la sindaca dimissionaria di Formia. I possibilisti le chiedono la ‘libbra di carne’ del reset. Gli oltranzisti vogliono andare al voto. E in una nota la sinistra attacca il Pd ‘inciucione’ con il centrodestra.
A Formia summit promosso dall’azzurra Zangrillo per decidere delle sorti della città dopo le dimissioni annunciate di Villa. Ci va solo chi ha interessi in gioco. Melina del centrodestra e scure di Pd e Bene Comune: si torni al volto.
Un’intera giornata di incontri per decidere il futuro dell’amministrazione Villa. Si continua domenica. Il gruppo di Maurizio Costa è decisivo. Nelle prossime ore la riunione chiave. I tre scenari per il Consiglio di lunedì. E l’ipotesi azzeramento con rimpasto.
A Formia il consiglio di venerdì sugli equilibri di bilancio. E’ il bivio. Tra chi vuole continuare e chi vuole segnare la capitolazione della giunta Villa. Questione di numeri. Molto dipende dalle mosse di Fazzone
Il nodo delle commissioni consiliari di Formia viene sciolto con la mediazione del presidente del Consiglio comunale. Che però ora ha un’altra grana: è la maggioranza a scalciare. Verso un’assise cruciale sul bilancio e un numero legale in bilico. Appeso ai costiani.
La “formula Di Gabriele” per tenere il team Villa alla guida di Formia non passa. La riunione dei Capigruppo finisce con un buco nell’acqua. Nel Pd sale il dibattito sulla possibilità di fare sponda con il centrodestra
A Formia prima mossa dopo la riunione del Bajamar. Via alla strategia per logorare il sindaco Villa. E portare alla caduta della sua amministrazione entro fine mese. Chiesto un consiglio comunale su opere pubbliche e assestamento. Ci stanno tutti tranne Marciano del Pd che parla di ‘ancien regime’
Come si legge, dal punto di vista politico, la nomina dei nuovi assessori a Formia. Le opposizioni mirano sul voto al Bilancio. Il Pd di Moscardelli apre alla dottrina Bartolomeo
A Formia summit allargato fra dissidenti e cecchini della maggioranza Villa in crisi. La strategia è quella di logorare il sindaco
La crisi amministrativa di Formia ad un punto morto. Dopo le acrobazie numeriche di Di Gabriele sulle Commissioni resta il nodo assessori.
Fumata nera: non c’è ancora una soluzione per il caos Commissioni. E secondo un parere legale, nemmeno sono indispensabili. Il timore di una tattica per logorare il sindaco. Intanto va in scena il matrimonio Conte-FdI. Con un avvertimento all’ex sottosegretario: “Questo Partito non è un taxi”