Ci sono numeri del passato in grado di tracciare e definire il quadro critico del Pd presente. Sei segretari nazionali in dieci anni sono il segno di una fortissima instabilità. Che rende sempre meno autorevole e referenziale un Partito. Come pure i numeri su scala locale.
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Il governo gialloverde andrà avanti in ogni caso, alle regionali non si voterà comunque prima della primavera 2020 (anche se Zingaretti dovesse tentare la carta delle europee), ma tutti stanno già preparando le condizioni. Francesco Zicchieri (Lega) e Massimo Ruspandini (Fratelli d’Italia) padroni della situazione.
Se davvero Zingaretti dovesse decidere di candidarsi alle europee, si aprirebbe un periodo di scelte rapide e decisive. Ecco perché Mauro Buschini, Sara Battisti, Pasquale Ciacciarelli e Loreto Marcelli si stanno già attrezzando
Scontro in Consiglio Regionale del Lazio sulla norma con cui lo Stato ha congelato fino al 2020 i soldi con cui i Comuni avevano finanziato il rifacimento delle zone di periferia. Il Pd: ricorso alla Corte Costituzionale. Forza Italia li appoggia. La Lega dice no. Imbarazzo per Ottaviani. Che attacca solo il M5S
Gli interventi di Matteo Orfini e Maria Elena Boschi alla Festa de L’Unità di Cassino non hanno lasciato spazi. Con Nicola Zingaretti si andrà allo scontro. E nei territori tutti temono di puntare sul cavallo perdente
Su 5 deputati, 2 senatori, 4 consiglieri regionali, solo in 2 (Ruspandini e Rufa) si sono presentati al tavolo convocato in Provincia dal presidente Antonio Pompeo per discutere degli ammortizzatori sociali in scadenza. Il documento per Governo e Regione.
Il Pd in cerca di se stesso. Dopo la Direzione Provinciale: la necessità di un cambio di rotta e di gruppo dirigente. Il gioco ad incastri che non funziona senza un Partito impegnato. L’analisi di Mazzocchi
Il clamoroso strappo del segretario reggente sugli equilibri di bilancio della Provincia ha aperto un fronte politico intricato. Che alla fine investe gli equilibri sul territorio. Le manovre nell’area che fu di Scalia
Buschini attacca il centrodestra sulla sanità, De Angelis ufficializza la candidatura alla segreteria regionale. Ma nel complesso nei Democrat non si registrano scatti o sintesi. Fiordalisio: basta con la reggenza. Durissimo “j’accuse” di Mazzocchi. Pilozzi: fascismo alle porte
Donne e politica in provincia di Frosinone: la grinta della Gerardi, la determinazione di Segneri e Fontana, la classe della Battisti. Ma anche il derby tra Barbara Di Rollo e Sarah Grieco. Senza dimenticare Rossella Chiusaroli, Alessandra Mandarelli e Alessia Savo
La sala operativa del 118? Per il Dg della Asl di Frosinone con le attuali tecnologie potrebbe stare pure in Indonesia. I pendolari ciociari sperano nel nuovo Ad di Ferrovie dello Stato. I giornalisti, sull’assenteismo negli uffici decentrati della Regione, non hanno capito: erano sportivi che si allenavano al salto del tornello
Approvato un emendamento al Milleproroghe in Parlamento. Il quadrilatero del Partito Democratico e la Babele del centrodestra. Tutti i possibili sfidanti di Antonio Pompeo. E Luigi Vacana sonda i… Cinque Stelle
Ci sono un paio di elementi sui quali meditare prima di festeggiare la nomina del fiuggino Battisti al vertice delle Ferrovie. È sempre stato contrario all’utilizzo della linea Tav per trasportare i pendolari, abbattendo a 37 minuti i tempi di percorrenza da Frosinone a Roma.
Perché le nomine alle Ferrovie decise ieri dal ministro Toninelli vanno di traverso al vice premier Salvini. Si tratta di manager interni. La Lega invece voleva piazzare uno dei suoi. Tria ha puntato su nomi che gestiranno le scelte industriali con il ministero dell’Economia. E non con i Partiti
Il manager fiuggino Gianfranco Battisti è il nuovo amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane. Lo ha indicato l’assemblea questa mattina. Lo ha annunciato su Facebook il ministro Toninelli. Nel futuro maggiore attenzione ai pendolari
Il fiuggino Gianfranco Battisti è nel ristrettissimo elenco di manager tra i quali martedì verrà individuato il nuovo amministratore delegato di Ferrovie. Ecco perché il ministro Toninelli potrebbe preferire lui a tutti gli altri nomi in corsa
Il nuovo quadro politico proietta sempre di più Nicola Zingaretti come figura di sintesi per tutto ciò che non si riconosce nel ‘renzismo’. La riaggregazione di ex amici, come nel caso di De Angelis, ha disorientato quelli che con il presidente Asi non vogliono starci. Può tenere tutto insieme Zingaretti?
L’accorpamento delle Centrali Operative del 118 di Latina e Frosinone è il primo passo di una più ampia razionalizzazione del settore della Sanità. Culminerà probabilmente con una sola organizzazione direzionale del Basso Lazio. Nessun problema se Frosinone si dividerà oneri e onori con Latina. Ma…
La corsa per arrivare primi in aiuto del vincitore: allo scorso congresso tutti i big del Pd erano renziani. Ora la candidatura di Zingaretti ha ribaltato il fronte. A patto che lui diventi Segretario
Chiacchiere e fumo negli occhi. Abbiamo 11 persone a rappresentarci, elette in Partiti che vanno dalla Lega al Pd passando per M5S, FdI e Forza Italia. Nessuno sta muovendo un dito per il territorio. Non sui grandi temi. Solo interrogazioni ed ordini del Giorno