I ballottaggi di Terracina e Fondi confermano le amministrazioni uscenti. Ma danno segnali politici forti. Con FdI che ‘tiene il mazzo’. Con Fazzone che non perde il bonus in casa. E con l’effetto Salvini che non c’è. Il prossimo terreno di confronto è in provincia di Frosinone
Beniamino Maschietto
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Il giorno dopo il conteggio dei voti. A Fondi e Terracina. I voti che sono mancati. La ‘vendetta’ di Parisella. Ed il segnale a Fazzone. In salita la fascia tricolore per Tintari a Terracina
Quello del 21 e 22 settembre è un test elettorale fondamentale per il centrodestra pontino. In gioco ci sono equilibri, assetti locali e credibilità nazionali. Fra accordi mancati e civiche non sempre gradite. Test che sarà anche cartina tornasole del voto a Latina.
I centristi hanno intenzione di contare nelle amministrative di Fondi e Terracina. Si schierano con Fratelli d’Italia. Il tutto con il commissario Di Sangiuliano che invoca il potere dei piccoli, cita don Sturzo e lancia bordate a Fazzone. Evcocando il prefetto Frattasi.
Sempre più distanti le posizioni di FdI e Forza Italia a Terracina. Durigon continua a mediare. E trova uno spiraglio su Fondi. Ma Fazzone fa un passo in avanti e due indietro. Si andrà divisi. A Terracina il primo turno sarà una specie di Primaria
Segnali di pace dalla Lega a Terracina .Si astiene sul Bilancio. Evitando imbarazzi a FdI. Che ora deve decidere se accoglierli nella coalizione. Porte chiuse invece a Forza Italia. A Fondi il duello Maschietto-Mastrobattista. Dove i soldi per le zone rosse non riconosciute e il Mof diventano ring pre elettorale.
A replicare alle bordate di Fratelli d’Italia sull’unità del centrodestra pontino arriva il ‘panda’ di Forza Italia a Terracina. Che rinfresca la memoria a qualcuno. Passando ancora una volta il cerino acceso. E ribadendo: le elezioni di Fondi e Terracina non sono uguali
Zicchieri, Procaccini e Fazzone non fanno il miracolo a Terracina e Fondi. Dove fra Tintari e Maschietto, Lega, Forza Italia e FdI sono ancora in pieno carosello. Caringi rompe gli indugi e si candida comunque. Tiero tenta l’ultima mediazione. Che sembra sempre di più un passaggio del cerino acceso
Il senatore e coordinatore provinciale di FdI non smentisce la sua fama di mediatore. Ed a Zicchieri e Fazzone chiede rotta unitaria e sintesi. A Terracina (come vogliono loro) ma anche a Fondi (come chiede in cambio FdI). Con qualche deroga fondana a Italia Viva di Renzi. Alla fine è il vecchio gioco di chi si prende il cerino acceso.
La mediazione di Matteo Salvini spiana la strada con FdI. Zicchieri telefona a Procaccini e dice che Lega e Forza Italia sono pronte a sostenere il suo candidato. Ma il deputato Ue è prudente. Perché su Fondi a lui non hanno fatto concessioni.
Veleni da campagna elettorale a Fondi. Il candidato sindaco di FdI viene additato come un ‘nostalgico’ del Ventennio. Ma lui squaderna un curriculum da vecchio democristiano conservatore. “Confondono la mia componente Dc Forze Nuove con Forza Nuova”
A Fondi il centrodestra non si compatta. Per il voto amministrativo FdI rompe gli indugi e presenta il suo candidato. Tentando di mettere fine all’era Fazzone
La spaccatura del centrodestra è certificata. A Fondi il direttivo della Lega passa in blocco dentro a Fratelli d’Italia. Candidati sindaci contrapposti. Come a Terracina
Alla fine Forza Italia decide di puntare sul vicesindaco Beniamino Maschietto. Per tentare di coinvolgere la Lega. Ma l’unità del centrodestra è messa in discussione dall’intreccio con le altre candidature. Fazzone: chiudere al primo turno