Forza Italia dice che “il re è nudo”. E che il Tavolo per trovare il sindaco unitario è ormai superato. La Lega o rompe l’asse o rompe al suo interno. Da quando Fratelli d’Italia ha fatto il nome di Ruggeri si guarda intorno anche Marco Mollicone. Che incontra Luca di Stefano. Mentre Vinciguerra dice ciao (ma non ciaone) al Pd
Cambiamo
Fischi e Fiaschi. I protagonisti della settimana appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Il senatore passa con gli Europeisti. Ma poi ci ripensa dopo una telefonata di Berlusconi e Salvini. Intanto accusa Antonio Tajani: “Mi ha preso a calci in bocca”. Politicamente, s’intende. Il che riaccende gli animi negli azzurri provinciali. Alle prese con una nuova emorragia
Il leader di Cambiamo è ormai presente anche quando è assente. Ed è sospettato non solo di un patto di non belligeranza con Enzo Salera, ma anche di essere il grimaldello nella compattezza del centrodestra cassinate.
Le coalizioni di centrodestra e centrosinistra stanno costruendo nulla sul piano sostanziale. All’ultimo istante verranno presentati i candidati. Mettendo in conto le solite fratture.
Tavolo del centrodestra provinciale a vuoto sulle elezioni di Sora. Molto più concreto il tavolo che a pranzo ha riunito a Campoli i senatori Fazzone e Ruspandini. FI e FdI confermano i dubbi su De Donatis. Ma non ce n’è un altro. Per Alatri l’ipotesi è Maurizio Cianfrocca.
Il coordinatore provinciale della Lega accelera sull’unità del centrodestra e conferma l’opa sul prossimo candidato sindaco del capoluogo. La visita di Matteo Salvini ha cambiato tutto. Le opposizioni perdono l’ennesima occasione in aula.
Il sindaco De Donatis chiede certezza sui numeri per completare il mandato amministrativo. Ma la riunione di maggioranza mette a nudo tutte le contraddizioni
Lega cassinate a doppio binario. Continua la divisione di intenti tra i due Consiglieri Comunali. Uniti a corrente alternata: per colpire Mario Abbruzzese
Fratelli d’Italia Sora chiede la verifica di maggioranza a Roberto De Donatis e ribadisce di avere il proprio candidato sindaco. In bilico anche il tavolo di centrodestra. Perché la fuga in avanti del sindaco e della Lega non è stata digerita. Ottaviani in imbarazzo