A Frosinone i socialisti giocano d’anticipo in vista delle elezioni comunali del 2027 e sabato lanceranno la civica “Frosinone Aperta” a sostegno della candidatura a sindaco di Vincenzo Iacovissi. Il primo acquisto è di peso: Armando Papetti, nome storico della sinistra frusinate e consigliere dissidente della lista Marzi. E mentre il partito di Schietroma affila le armi, i dem continuano a decidere di non decidere, avvitati su se stessi nell’attesa snervante del congresso
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Mentre a Pontida la Lega ciociara sfila compatta accanto a Salvini, a Frosinone il centrosinistra si divide sulla candidatura Iacovissi. Il centrodestra consolida, la sinistra litiga. E Mastrangeli, tra sorrisi e strategia, prepara il bis da barone.
L’uscita del gruppo consiliare Pd di Frosinone dopo l’apertura di Sara Battisti al Psi non è solo un dissenso legittimo, ma la fotografia nitida di un partito incapace di fare sintesi. Il caso locale diventa emblema nazionale: nel Partito Democratico ogni mossa si trasforma in conflitto interno, ogni confronto in paralisi. Mentre il Psi corre, il Pd si perde nei suoi soliti labirinti.
Il PSI rompe gli indugi e apre la corsa per le Comunali del 2027 a Frosinone, schierando tre liste a sostegno di Iacovissi. Mossa simbolica e politica per ribadire centralità, coerenza e alternativa alla giunta Mastrangeli. Ora tocca al centrosinistra rispondere.
Frosinone Scalo, la festa diventa fuga: la sicurezza è un ricordo. Risse, degrado e paura: lo Scalo è il nuovo epicentro del disagio urbano. Tra ordinanze ignorate e presidi deboli, serve lo Stato. Subito.
Il capoluogo ha numeri da ago della bilancia alle Provinciali 2026 ma le divisioni interne rischiano di renderli inutili. Frosinone può eleggere tre Consiglieri provinciali. Ma litiga troppo per riuscirci.
L’onorevole Ado Mattia rivendica i numeri del Gruppo FdI. Critica la maggioranza bipartisan di Mastrangeli e chiede un ritorno alla guida del centrodestra unito. «Fedeltà a Meloni sempre, ma la città merita chiarezza».
Con l’evolversi della situazione politica a Frosinone, le elezioni per il rinnovo del consiglio di Palazzo Jacobucci diventeranno una prova del fuoco per il sindaco. Il primo cittadino non potrà puntare tutto su Andrea Amata della Lega ma dovrà dosare i voti della sua maggioranza ed accontentare anche FdI che silurerà Sergio Crescenzi. In caso contrario l’amministrazione potrebbe avere i giorni contati. La posizione di Forza Italia e tutti gli scenari
L’iniziativa dei 9 consiglieri dissidenti è destinata a fallire. Le imminenti elezioni provinciali e soprattutto i numeri insufficienti salveranno il sindaco Mastrangeli e la sua amministrazione. Resteranno le divisioni e le fibrillazioni in una maggioranza che si regge su equilibri molto labili
A Frosinone ha ripreso l’attività amministrativa con la seduta del Consiglio comunale. Continua a far discutere il progetto del BRT con i costi delle varianti pagate dal Comune. Dal punto di vista politico la novità più importante: Fratelli d’Italia ha interrogato ed incalzato Mastrangeli, la “guardia pretoriana” ha deposto le armi
Il gruppo consiliare d’opposizione appoggia l’esposto presentato alla magistratura contabile-amministrativa dall’associazione ambientalista. Nel mirino il sindaco Mastrangeli e la giunta. L’obiettivo è fare luce sulla gestione dei fondi pubblici del PNRR e verificare “la sussistenza di responsabilità connesse alla violazione delle disposizioni che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche”
Mercoledì riprenderà l’attività amministrativa con la seduta del Consiglio comunale. Sindaco ed assessori risponderanno alle interrogazioni ma la riunione avrà una forte valenza politica in vista dei prossimi appuntamenti come le elezioni provinciali. Inoltre fungerà da “lab test” dopo le fibrillazioni dei mesi scorsi
A Frosinone si spara ancora ma dal Viminale solo scenografie: lampeggianti e promesse, mentre la malavita agisce indisturbata. Non si combatte con le chiacchiere ma con uomini e mezzi. Che non sono stati inviati. La sicurezza non è una percezione: è presenza. E quella, qui, manca.
La sospensione di Gianluca Quadrini dalla carica di Consigliere provinciale apre opportunità strategiche per il sindaco Riccardo Mastrangeli. Maurizio Scaccia sostituisce Quadrini. Il che potrebbe riavvicinare Forza Italia e Fratelli d’Italia e riallineare il centrodestra in vista delle prossime elezioni.
Sarà un autunno caldo per il sindaco Mastrangeli. Le elezioni provinciali imminenti influenzano le dinamiche, mantenendo il governo in equilibrio instabile fino al 2027. Ma come una spada di Damocle ci sono gli appetiti sul nono posto in Giunta
Tra maggioranze trasversali, opposizioni gassose e coalizioni evaporate, la consiliatura è politicamente finita. Mastrangeli si ricandida senza primarie. E intanto tutti, da destra a sinistra, si muovono in vista del voto. Ma senza dire per dove.
[LO SCENARIO] La coalizione che nel 2022 ha sostenuto il sindaco Mastrangeli è ormai un lontano ricordo. Le fratture sono insanabili e in vista delle prossime elezioni prende piede un’alleanza trasversale tra il primo cittadino e Domenico Marzi. Un’asse di ferro per rompere gli equilibri tra i partiti di maggioranza
Le elezioni per il rinnovo del consiglio di Palazzo Jacobucci saranno fondamentali per il Comune di Frosinone. Sarà un vero e proprio referendum sulla tenuta politica del Sindaco e dei suoi. Mastrangeli dovrà barcamenarsi per non scontentare i suoi alleati ed in particolare FdI. La variabile dei 9 dissidenti che hanno i numeri per eleggere un proprio rappresentante
La situazione politica a Frosinone nel centrodestra langue. Come sul Titanic si suona mentre l’acqua sale. Più che i rapporti politici sono compromessi quelli personali. Il vero segnale politico è che In vista delle elezioni comunali del 2027, nessuna iniziativa concreta è stata presa.
Come Tyson insegna, a Frosinone non è tempo di strategie complesse. Mastrangeli dovrà improvvisare tra colpi politici e malumori interni, mentre Fratelli d’Italia prepara la stretta per contare di più. E forse, per il futuro.

























