Malgrado le voci sui dissapori tra Ambrosetti e Cardinali l’assessore al ramo Marino ha potuto illustrare tutte le voci e vederle approvate. L’opposizione si fa vedere unita. Ecco com’è andato il primo Consiglio operativo del Natalia 2
Consiglio
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Tutto quello che c’è da sapere sul Consiglio Comunale dell’altro giorno. Come vanno letti gli interventi. E cosa c’è dietro.
Ceccano ed il ricambio generazionale politico a destra. Con Ruspandini che alleva le sue ‘young guns’ e con un consiglio di giovani. Giovani come Daniele Massa, che ha proposto un apposito organo.
La minoranza di Fondi si organizza e fa quadrato intorno a Luigi Parisella. Nel Consiglio di mercoledì tenterà di scassinare la maggioranza: infilandosi nelle crepe aperte con la composizione della Giunta
Maldicenze e frasi al veleno. Che però fanno capire quali sono i rapporti tra l’opposizione. Dalla quale Vecchi fa capire di essere pronto ad andare via. Ma Ambrosetti, in maniera molto chiara, gli ricorda dove è stato eletto
Una firma che manca e due versioni su quell’assenza sotto al documento con cui iniziare l’assedio alla Giunta di Formia. La Lega dice che il Pd non ha voluto firmare. Marciano racconta un’altra storia
A Formia prima mossa dopo la riunione del Bajamar. Via alla strategia per logorare il sindaco Villa. E portare alla caduta della sua amministrazione entro fine mese. Chiesto un consiglio comunale su opere pubbliche e assestamento. Ci stanno tutti tranne Marciano del Pd che parla di ‘ancien regime’
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Il Congresso del Pd di Cassino si celebra entro fine mese: forse domenica 29. Riprende quota il nome di Pontone. Affiancato da due figure di esperienza. La necessità di tutelare la minoranza. Oggi il Consiglio.
Lettera di un nobile che si vorrebbe ‘decaduto’ a un sindaco che rischia la ‘decadenza’. Da cosa? Dal piglio con cui aveva affrontato la prima parte della pandemia. Quel piglio che ora si percepisce meno. E rischia di portare Daniele Natalia ad emulare Giuseppe Conte.
Il Consiglio comunale di Ceccano dà fuoco alle polveri dei livori dell’ultima campagna elettorale sfociata nel Caligiore-bis. E diventa teatro per il duello fra l’assessore Gizzi e il candidato sindaco sconfitto.
Il virus si diffonde a Cassino. Pronta la macchina di ‘Cassino Risponde’ in caso di nuovi blocchi. Il nodo del prossimo Consiglio. L’assedio delle minoranze. La tattica del rinvio nei confronti del Congresso Pd
Bruni accusa Pintori di copiare le mozioni dai Comuni leghisti. Tersigni se la ride all’idea che stavolta Lecce non lo può cacciare dall’aula. Valter ironizza sulle estetiste … del sindaco. E mentre il Consiglio comunale di Sora si riunisce on line un uccello si siede sullo scranno di Coletta
I piccoli comuni sempre più in balia di candidati forestieri che godono dei permessi e ad urne chiuse si dileguano. Il caso vicino Potenza, i precedenti ciociari e la necessità di una legge elettorale che abbia un codicillo-freno.
In un cestino del Municipio, trovata una copia del documento di ‘Città in Comune’ per salvare la consiliatura di Paola Villa. Se ne fa nulla. Via Pec Antonio Capraro conferma: si tira fuori.
Con le opposizioni frantumate il consiglio comunale ad Anagni diventa cartina tornasole di una maggioranza a doppio passo. E di un sindaco che rischia l’autoreferenzialità. Un po’ come l’ex consigliere regionale che ‘chiacchiera’ con il suo vice.
A Formia si consuma la rottura fra l’ex deputato forzista e il suo mentore Tallerini. Tutto mentre la sindaca Villa tiene la seconda assise dopo il flop di martedì. E si vede recapitare l’aut aut del duo Capraro- Di Nitto.
La giunta della Città dei Papi resta inalterata. Perché ha trovato un suo equilibrio. E cambiarla ora, dopo il via libera al Bilancio, significherebbe andare contro se stessi
La panacea delle opposizioni di Enzo Salera si chiama ‘Consiglio Comunale Straordinario’. Dopo quello sulla Sanità ora se ne invoca uno che metta rimedio alle scalmane della movida. A metà fra senso civico e passerella.
L’assise di Anagni su Dup e Bilancio si trasforma in una cartina di Tornasole politica. Con Natalia che patisce la solitudine, Cardinali che spadroneggia e con l’opposizione senza una rotta comune.