Il sindaco punta ad un asse di ferro tra partiti e liste civiche per un accordo preventivo sulle regole della candidatura a sindaco. Con tutti dentro, a cominciare da Fratelli d’Italia. Lo schema è quello di rivolgersi a quelli che già fanno parte della maggioranza.
Danilo Magliocchetti
A Frosinone la coalizione appare concentrata soltanto su questo aspetto, senza porsi il problema di un’alleanza all’interno della quale necessariamente serviranno le liste civiche. Anche perché qualche pezzo si perderà.
Il Partito unico tra Lega e Forza Italia potrebbe determinare situazioni surreali. Per esempio Gianluca Quadrini potrebbe ritrovarsi fianco a fianco di Rossella Chiusaroli e Adriano Piacentini. E Pasquale Ciacciarelli. Per non parlare del fatto che tra Claudio Durigon, Francesco Zicchieri e Claudio Fazzone sarebbe complicato trovare spazi eleggibili per tutti. E Daniele Natalia cosa farebbe?
La mobilitazione dai territori per l’iniziativa della Lega l’altro giorno a Roma. Per mandare due segnali: a FdI ed alle ‘piazze’ cioè lì dove si annida il consenso del Carroccio. La mobilitazione di Durigon
A destra come a sinistra in tanti stanno valutando le mosse da fare in vista delle comunali nel capoluogo. Da Riccardo Mastrangeli a Fabio Tagliaferri, da Antonio Scaccia a Carlo Gagliardi. Il silenzio di Gianfranco Pizzutelli. Mentre nel campo delle opposizioni Michele Marini, Stefano Pizzutelli, Christian Bellincampi e Frosinone Indipendente non hanno ancora sciolto le riserve.
Alatri, Sora e poi Frosinone: tutti i partiti vogliono il successo, ma nessun leader è disposto ad immolarsi come un pasdaran. Troppo delicata la posta in palio, troppe le variabili, troppi i rischi di fare brutta figura. Ma intanto c’è pure chi valuta l’opzione del terzo incomodo su base civica.
Grandi manovre a Frosinone tra Adriano Piacentini e Danilo Magliocchetti, intenzionati a coinvolgere anche Massimiliano Tagliaferri e Carlo Gagliardi. L’obiettivo è una candidatura a sindaco condivisa per le primarie. Il precedente del 2007, quando Michele Marini decise di non coinvolgere Domenico Marzi, del quale era stato vicesindaco per dieci anni.
Tajani e Fazzone continuano a sottovalutare la situazione. Dopo le tante fuoriuscite si profila l’ennesima emorragia: Gianluca Quadrini andrà nella Lega. Non da solo. Mario Abbruzzese tesse la tela di Cambiamo per fare shopping tra gli “azzurri”. In questo modo il partito di Berlusconi non potrà mai più pensare di eleggere parlamentari e consiglieri regionali in Ciociaria.
Il leader della Lega va alla presentazione del libro di Pasquale Ciacciarelli. Non per una visita di cortesia. Ma per lanciare un messaggio chiaro al Pd e Zingaretti: la Regione Lazio è nel mirino
Ad un anno dalle elezioni nel capoluogo l’elenco dei possibili candidati del centrodestra continua ad allungarsi. Ma così si prepara il terreno all’avocazione da parte del tavolo regionale dei partiti. Uno scenario che Nicola Ottaviani non può permettersi.
Il sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega non intende pregare più nessuno nel centrodestra. Nel capoluogo la partita si deciderà al secondo turno e lui ha già scelto lo “zoccolo duro” sul quale puntare. Favorito in questo momento da un Pd sotto choc. Poi punterà a Montecitorio, a meno che alla Regione Lazio…
Il sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega ha messo nel mirino il Consorzio unico. Ma non è scontato che Fratelli d’Italia e Forza Italia vogliano seguirlo. Il leader storico del Pd non ha una coalizione. Eppure l’esito dello scontro aprirà una nuova fase politica.
Tra quattordici mesi l’appuntamento con le urne nel capoluogo, che cambierà verso alla politica provinciale. Come nel 2012. Centrodestra e centrosinistra in alto mare su tutto. Stavolta però le coalizioni non potranno nascondersi dietro le liste civiche.
Nel centrodestra lo schema vincente del 2012 si è esaurito. E bisognerà tenere conto delle scelte di Fabio Tagliaferri, Antonio Scaccia e Gianfranco Pizzutelli. Nel Pd l’area di Pompeo non convergerà su Mauro Vicano. E c’è chi continua a pensare ad un ritorno in campo di Michele Marini.
Il blitz per la presidenza della Comunità Montana è avvenuto senza dichiarazioni di congratulazioni o di solidarietà. Segno che nel Partito si vuole far capire soltanto chi è che comanda. Ma adesso la lista dei fuoriusciti è destinata ad allungarsi. Un problema per i voti e per il peso specifico.
Il sindaco leghista del capoluogo non ha preso sul serio l’iniziativa del partito di Giorgia Meloni. In realtà ha messo in conto da tempo la possibilità di un centrodestra spaccato al primo turno delle prossime comunali. Certo che tutto si deciderà al ballottaggio. Ma è sulle primarie che potrebbero esserci sorprese. Ecco perché.
Nuovo faccia a faccia tra Danilo Magliocchetti e Adriano Piacentini, intenzionati a fare gruppo con Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri per una sintesi sulla prossima candidatura a sindaco di Frosinone. Ma c’è bisogno del sostegno esplicito di Nicola Ottaviani.
Si vota tra un anno, cioè… domani. E dodici mesi prima di politiche e regionali. Tutti si giocano davvero tutto. Due in particolare: Nicola Ottaviani e Francesco De Angelis. Ma sulle candidature a sindaco e sulle coalizioni nessuno ha certezze.
Fischi e Fiaschi. I protagonisti della settimana appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Furbetti e cialtroni. Impegnati in un costante tentativo di passare davanti agli altri. La vicenda dei vaccini somministrati a chi non ne aveva diritto ne è la conferma. Mentre la politica finge di muoversi: ma batte i piedi ed è ferma sempre nello stesso posto