A livello nazionale l’attacco a leader della Lega Matteo Salvini, sul piano locale la volontà di rimettere la sua impronta sul partito. Il vicepresidente “azzurro” cambia pelle e tira fuori la grinta.
Danilo Magliocchetti
A livello nazionale l’uscita di Laura Ravetto chiude un’intera fase. A livello provinciale si prepara l’ennesimo strappo che indebolirà ancora di più un partito che ormai manda via i pezzi migliori e si affida soltanto a commissari esterni.
In molti puntano alla candidatura a sindaco per il dopo Nicola Ottaviani, ma nessuno è in grado di guidare una coalizione con tutti dentro. E a differenza del 2012 non c’è più Alfredo Pallone in regia.
In provincia di Frosinone gli assetti della coalizione sono cambiati, ma né il Carroccio né il Partito di Giorgia Meloni possono garantire candidature parlamentari o regionali a chi aderisce. E’ questo il motivo per il quale nessuno ha seguito Anselmo Rotondo nel braccio di ferro con i vertici di Forza Italia.
I voti mancati in settimana al sindaco sull’elezione del presidente dei Revisori sono un segnale chiaro: il centrodestra non intende fargli scegliere il candidato alla sua successione. Verso uno scenario pontino. Ecco le variabili
Ignorare i segnali che le piazze mandano è impossibile. Aver ignorato l’urgenza di attrezzarsi per la seconda ondata di Covid è gravissimo. Perché dà la cifra del fallimento nella prevenzione nell’emergenza tardiva.
La nomina di Nicola Ottaviani coordinatore provinciale della Lega ha cambiato la prospettiva. Gli altri partiti del centrodestra pronti a chiedere un tavolo di confronto. Ma intanto i big si marcano.
Da mesi a Frosinone l’unico argomento di discussione tra maggioranza e opposizioni è rappresentato dal modo in cui si celebra la seduta. A questo punto soltanto le candidature a sindaco possono dare una scossa.
Da segretario della Lega il sindaco dovrà avere una visione ancora più politica. Dalla sua parte Adriano Piacentini, Danilo Magliocchetti, Riccardo Mastrangeli, Massimiliano Tagliaferri. Puntano ad una linea unitaria in vista del sicuro ballottaggio.
La doppia partita del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani: da una parte le ambizioni di concorrere per Montecitorio, dall’altra la delicatissima (e affollata) partita per la successione nel capoluogo.
A Frosinone nel centrodestra si torna a parlare dell’operazione blindatura. Vicinissima l’intesa federativa tra Fratelli d’Italia e le civiche di Scaccia. Ma è la riqualificazione dell’area ex Permaflex a catalizzare l’attenzione
Fratelli d’Italia ha lanciato l’opa sulla coalizione in Ciociaria e lo ha fatto attraverso la conferma di Roberto Caligiore a Ceccano. La rivalità tra Massimo Ruspandini e Nicola Ottaviani è destinata ad esplodere. Mentre a Ceccano il sindaco dovrà dimostrare di aver vinto lui e non il senatore.
Il Carroccio non sfonda sul territorio. Forse convocare gli stati generali farebbe chiarezza e determinerebbe una mobilitazione. Magari con una sfida per la segreteria tra Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli. Ma Francesco Zicchieri vuole davvero questo?
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Comune di Frosinone, Lungo confronto fra i due esponenti di Lega e Forza Italia su tutti i temi caldi. Dal programma alle primarie: i punti fermi stabiliti
Autunno delicato, anche se mancano 21 mesi alle elezioni di Frosinone. Già chiara la linea del confronto politico: i cosiddetti voti di frontiera
Il punto. Stoccata di Guglielmi (Polo Civico) alla Lista per Frosinone. Confronto tra Scaccia e Fagiolo: verso la richies ta di un “rimpasto”. Continua il pressing dei Dem su alcune formazioni oggi in maggioranza
Il leader del Pd: «Nel capoluogo non possiamo più perdere». Poi aggiunge: «Le parole di Scalia? È sempre un numero uno». Ma il sindaco non mollerà. E neppure farà marcia indietro sulle primarie di coalizione
Il centrodestra a Frosinone. L’Analisi. Dai confini dell’alleanza alla scelta del candidato sindaco. In autunno i nodi verranno al pettine: le mosse agostane dei partiti