La potenza delle parole. Quelle usate in settimana. E così il mega centro commerciale diventa un ‘parco’ commerciale. capace di garantire altre parole irresistibili: ‘economia’, ‘occupazione’. Ma i commercianti non ci credono. E temono la fine per loro. Altre parole: i bus non vengono ‘tagliati’ ma ‘razionalizzati’. E gli autisti non vengono ‘licenziati’ ma ‘riconvertiti’
Luciano D’Arpino
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La riqualificazione dei Piloni. Spettacolo indecoroso, ancora oggi davanti agli occhi di tutti. Come faranno i nostri amministratori a garantire la riqualificazione visto lo stato deficitario delle casse? comunali? Ora vedremo come e in quanto tempo si attiveranno e saremo pronti a raccontarvelo
Frosinone compie il primo passo verso l’adesione alla grande città intercomunale federata. Una città da 153mila abitanti. Non vorremmo però che, abbagliati da questo obiettivo prestigioso, i nostri amministratori comunali dimenticassero le piccole cose che rendono vivibile la quotidianità di una città di provincia.
In un’estate, tre emergenze per la provincia di Frosinone. Non bastava l’Ambiente al collasso. E nemmeno il lavoro che non c’è. Ora anche l’emergenza corruzione
Le analisi confermato che l’aria di Frosinone non è stata avvelenata dall’incendio alla Mecoris. Allora chi ha soffiato sul fuoco della polemica? Inutile la polemica sulle centraline.
Il caldo ha tenuto lontana la gente dall’inaugurazione del viadotto Biondi che così non è stata una festa. Accanto, l’ascensore ancora una volta rotto. Fa caldo per i lavoratori: non solo Fca ma anche Henkel e Biomedica
Il sindaco di Frosinone dice in Consiglio che i soldi non ci sono e non sa se si potrà andare avanti senza un intervento del Governo. Ma nessuno più di lui può parlarci: è l’unico sindaco della Lega in provincia
Si sta sfiorando il ridicolo sulla storia del percorso sul quale dovrà tenersi la marcia del Lazio Pride del 22 giugno prossimo a Frosinone. Intanto si prepara l’arrivo di telecamere allo Scalo e nel centro storico. Soprattutto ai varchi ZTL.
Dicono di avere vinto tutti. E allora tutti ora non hanno più alibi. Come nel caso del sindaco di Frosinone. Protagonista della svolta leghista. Ma ora deve concretizzare le promesse per il capoluogo
Frosinone non è più quella tranquilla città immersa nell’oblio tra Roma e Napoli. Lo ricordano gli scippi allo Scalo, i due giovani morti al Multipiano in pochi giorni, le auto incendiate su via Aldo Moro per una rapina. In una città alla disperata ricerca di un punto d’equilibrio.
Il viadotto che sta per riaprire, forse, dopo sei anni. Lo scalo è terra di nessuno. Il Casaleno, nonostante lo stadio, intorno è nel degrado. Ma a farci fare la figura peggiore sono i Piloni: li hanno scoperti i tifosi dell’Udinese
Ogni volta che si tenta di fare Cultura la risposta del territorio è piena. Ma sono fiori nel deserto. La dimostrazione che il Turismo sarebbe in grado di sviluppare la crescita. Ma nessuno ci scommette sul serio.
In fuga da Frosinone. Eppure fino a qualche anno fa si toccava quota 50mila abitanti. E doveva essere l’alternativa a Roma. Invece di discutere perché la gente scappa si perde tempo sul progetto di una moschea che non è nemmeno definita
A Frosinone tutto diventa relativo. Come in un gigantesco buco nero spazio-temporale: ne è dimostrazione l’ascensore inclinato. Con i suoi tempi di funzionamento ed il pozzo di soldi che finora ha inghiottito.
L’assessore Tagliaferri annuncia i lavori sulla piscina ere Enal. Prima di lui lo avevano fatto i suoi predecessori delle giunte Marzi e Marini. Sarà la volta buona? Invece, del recupero dei Piloni non c’è ancora traccia
Il centro di Frosinone attraversato dai cinghiali. La strada per il Casaleno bloccata dagli asini ed il presidente Stirpe dirotta a Ferentino gli investimenti. Gli ultimi aironi attendono il Parco sul fiume Cosa
Il sogno dello studio per affrancarsi arsi da fame e sofferenza: come ha ricordato la rappresentante degli studenti in occasione della visita del Capo dello Stato all’Unicas. Ma anche l’incubo del lavoro che non arriva. Nonostante le promesse
Nello stesso giorno la firma per cancellare i veleni dalla Valle del Sacco ed i cinque arresti a Ferentino per i lavori al cimitero. Una sola certezza: nulla sarà più come prima.
I drammatici numeri portati in consiglio comunale: Frosinone sta morendo di smog. L’80% delle polveri sottili nella parte bassa della città è del tipo letale. Si muore di più allo Scalo, Madonna della Neve, Villa Comunale
Dai divieti di sosta in ospedale e in tribunale fino allo stop per le auto
inquinanti: vietato vietare. Anzi: Inutile Vietare. Tanto a Frosinone nessuno rispetta i divieti