La regista Beatrice Mancini in anteprima nella sua Ceccano con la performance “Ricomincio da Clam – Chi si ferma è perduto”. È incentrata su poesie e componimenti di suo padre Claudio: L’Inclito, figlio illustre della città, nipote di un Deputato del Regno d’Italia. Renna li definì «versi corrosivi», la figlia li ha trasformati in uno spettacolo
Democrazia Cristiana
Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Il 72° Stormo lascia Frosinone. Perché gli Andreotti, i Picano e le Formisano di una volta non ci sono più.
Sindaco di Ceccano ed ex consigliere del Psi di nuovo l’uno contro l’altro. Lo scontro è su un progetto sul quale si erano ‘accapigliati’ anni fa. Ora rivendica: è finanziabile. Ma ha davanti altri 173 progetti.
Elezioni amministrative ad Itri. Fargiorgio avrà anche la civica dell’ex socialista con cui fare i conti. Ma non solo quella: Agresti. Soscia e Palazzo affilano già le armi.
L’assessore alla Cultura di Ceccano posta le sue considerazioni dopo la bufera sul suo endorsement ai complottisti di QAnon. Ne chiedono la testa. E a chi lo vorrebbe fuori dal team Caligiore contrappone bordate. E benaltrismo moralista.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
La visita di Matteo Salvini a Nuovi Orizzonti, poi il post di Marco Ferrara sui vaccini. La giornata di domenica dimostra perché saranno il sindaco di Frosinone (coordinatore della Lega) e il presidente del consiglio regionale (plenipotenziario di Zingaretti) a sfidarsi per la leadership politica in Ciociaria.
Con la benedizione di Claudio Durigon l’ex sindaco sfiderà l’uscente Cardillo. Che gongola. Perché ora i candidati di centrodestra sono due. Se non ci sarà convergenza con Angelo Pompeo (‘investito’ da Pasquale Fusco e Claudio Fazzone) la frattura rischia di essere fatale
L’assessore leghista di Ceccano posta il suo endorsement alla linea sovranista sui fatti di Capitol Hill. Succede il finimondo: con Piroli e Querqui in prima linea a reclamarne la testa.
Una città che ha fatto dell’originalità un tratto distintivo. Con meno contraddizioni di quanto sembri. Quando tutti erano democristiani era rossa. Ed oggi è la cittadina più a destra d’Italia forte della sua vocazione alla rottura.