diMartedì

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Cacciari, Fassino, Di Battista: l’alleanza è qui

Il dibattito a DiMartedì tra il professore di filosofia, l’ex segretario dei Ds e il duro e puro dei Cinque Stelle ha fatto emergere più tratti in comune di formule di governo che pagano la mancata fiducia tra Enrico Letta e Giuseppe Conte.

E nello studio di Floris Zingaretti asfalta Renzi

Il Governatore del Lazio: “Sta picconando il Pd perché lo vuole distruggere per diventare lui il capo di un grande movimento riformista, obiettivo fallito miseramente”. E ancora: “Giuseppe Conte ha fatto il presidente del Consiglio la seconda volta perché lo ha voluto tenacemente Renzi, quando il Pd che io dirigevo aveva posto un tema di discontinuità necessaria”.

Mano tesa a Conte e siluro a Salvini. Così parlò Zingaretti

Il segretario del Pd intervistato da Giovanni Floris: «L’Italia ha ottenuto una grande vittoria. La possibilità di prendere molti miliardi, circa 37, senza condizionalità e senza rinunciare alla sovranità, da spendere per la sanità». No al commissariamento della Lombardia.

Quelli che si vergognano di stare insieme

Walter Veltrioni mette il dito nella piaga della catastrofe politica giallorossa: i Cinque Stelle non vogliono governare con il Pd e con Matteo Renzi. E sono ampiamente ricambiati. Come si può pensare di guidare un Paese come l’Italia in queste condizioni?