La firma sulla petizione per la stazione Tav a Cassino. Nonostante la Lega avesse detto con chiarezza che è un’altra la linea del Partito. L’atto di rottura compiuto da Ciacciarelli. E subito notato da Fagiolo. Una sfida diretta a Francesco Zicchieri
Domenico Fagiolo
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Nessun chiarimento tra Sardellitti e Palladino, nemmeno tra Venturi e Pizzutelli. Stesso quadro nel Carroccio, anche se i comunicati ufficiali parlano di idillio tra Ottaviani, Fagiolo e Gagliardi. Ma nessuno ci crede
Nota di Domenico Fagiolo ed Enrico Cedrone, secondo i quali tra il gruppo consiliare e Nicola Ottaviani non ci sono diversità di posizioni e di vedute. Vediamo però cosa è successo nell’ultimo anno. Meno male che c’è Zicchieri.
Scintille tra i dirigenti della Lega per le dichiarazioni fatte dal dirigente di Frosinone. Interviene Francesca Gerardi. Cancellati alcuni dirigenti. Scontri a Civitavecchia e Ciampino dove Durigon e Zicchieri tentano di ricucire. Fallisce la mediazione Rufa a Nettuno: tre se ne vanno. In Ciociaria salta anche il convegno di Fiuggi dopo quello a Sora
Frosinone. La scelta di Fabiana Scasseddu cambia ancora gli equilibri. Fabrizio Cristofari: «Guardare a Piattaforma civica». Prove di Lega: lungo colloquio Magliocchetti-Fagiolo. Sardellitti: «Pd unito nonostante tentativi di seminare zizzania»
Le due teorie per arrivare alla successione di Nicola Ottaviani. Come si leggono le dichiarazioni fatte oggi dal leghista Fagiolo. E come si innestano nell’intervento fatto l’altro giorno dal leader del Polo Civico Gianfranco Pizzutelli. I ruoli di Piacentini e Magliocchetti
Ottaviani che non c’entra nulla con la Lega, Magliocchetti che cerca di capire perché è andato con Toti, Vincenzo Savo che va a ruota libera e scatena la reazione di Adriano Piacentini. E Thaira Mangiapelo che, appena rientrata in Forza Italia, imbocca subito la via di uscita. Tranquilli, in realtà non succede nulla.
Fagiolo nella Lega, Quadrini in Forza Italia: sono i due elementi che stanno vivacizzando il sonnacchioso quadro politico provinciale. A colpi di sfide e di “campagna acquisti”. Ne sentiremo parlare ancora.
La guerra fredda nella Lega tra la parte maggioritaria del gruppo consiliare e il primo cittadino, Fratelli d’Italia senza un consigliere, il grande esodo da Forza Italia. Il centrodestra a Frosinone è in continuo divenire e non si può andare dietro a richieste continue
Comune di Frosinone. Riunione dei quattro consiglieri. Messaggio social di Fagiolo. Ma Ottaviani punta i piedi: non ci sarà alcun rimpasto in giunta
I “ribelli” Fagiolo e Cedrone pronti ad impugnare le lance, mentre i pretoriani Piacentini, Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri sguainano le spade per difendere Ottaviani. Gianfranco Pizzutelli Antonio Scaccia posizionano le batterie di frecce.
Frosinone. Cosa c’è dietro all’operazione che farà entrare Domenico Fagiolo in Consiglio. Pressing sul sindaco, ma Ottaviani reagisce con un’alzata di spalle
Dimissioni tattiche in consiglio comunale a Frosinone. Il leghista Cedrone lascia il Consiglio. Al suo posto entra il coordinatore comunale Mimmo Fagiolo. Che ha un conto in sospeso con il sindaco
Il sindaco Ottaviani non toccherà l’assetto della giunta. L’area della Lega che fa riferimento a Fagiolo e Tucci deve rassegnarsi. Blindato Pasquale Cirillo, Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri sono intoccabili. Non ci sono spazi.
La frattura insanabile tra il consigliere della Lega da una parte e Adriano Piacentini, Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri dall’altra. In ballo non c’è solo la candidatura per il dopo Ottaviani ma anche i possibili futuri scenari nella giunta. E nel Carroccio. Tutti i retroscena.
I malumori di Marco Ferrara e Carlo Gagliardi, le inquietudini di Igino Guglielmi e Riccardo Masecchia, i dubbi di Mimmo Fagiolo e Carmine Tucci. Nicola Ottaviani, da democristiano non pentito, continua a rinviare sine die il rimpasto in giunta. E il fuoco cova sotto la cenere.
Il caso della lettera con cui ribadire la fiducia al gruppo dirigente della Lega. Accuse ai “sabotatori del progetto politico a proprio uso”. Ed ai “saltimbanchi politici”. Sospetti sulle firme mancanti. Ma si scopre che invece nessuno li aveva avvertiti. Ed è la seconda volta che accade.
I leghisti della provincia di Frosinone alzano la testa e respingono le accuse del coordinatore Zicchieri. “Sono stato troppo morbido. Chi non si adegua è fuori”. La reazione: “Chi credi di essere”. Sfiorato lo scontro con Crescenzi. Rinviato l’annuncio del coordinatore provinciale
Il risultato delle Europee ha fatto passare in secondo piano perfino la sconfitta ingloriosa di Veroli. E le contrapposizione dell’ultimo anno alla fine sono state superate grazie ad una considerazione molto terra terra: perché abbandonare un Carroccio ad oltre il 40%.
Comune Il consigliere Marco Ferrara torna alla carica per la nomina di un assessore di FdI e indica il nome. Ma nel partito la leadership politica è del senatore Massimo Ruspandini, che ha strategie differenti