Forza Italia conferma i segnali per la Lega: pronti a mettere in discussione la candidatura a sindaco di Formia per aprire il dialogo sull’unità. Ma la Lega non risponde. Anche FdI pronta a ricostruire l’alleanza
Eleonora Zangrillo
Scontro frontale nel Pd di Formia. Il confronto Bartolomeo – Magliozzi. Lezioni di Realpolitik. Astorre e Moscardelli alla finestra: pronti ad intervenire. Lo spettro di Gaeta 2012. Mentre a destra non si quaglia: Fazzone avanti con Taddeo
Il centrodestra non risponde agli input dell’ex sottosegretario Conte. Non vuole sostenerlo come candidato sindaco di Formia. Lui reagisce raddoppiando i point elettorali. Facendo capire che è pronto a spaccare: come tre anni fa
Incassa consensi il progetto per un’alleanza trasversale nel nome di Formia. Il vertice alla Casa del Sole. I tre nodi da sciogliere. L’outing di Sandro Bartolomeo. E la fuga in avanti di mezza FdI. da oggi niente più consiglieri provinciali
La prospettiva di Formia per il 2021. La prima certezza è che si tornerà al voto. La seconda è che Paola Villa si ricandida a sindaco (lo ha detto lei l’altro giorno). Temeraria. Forse napoleonica. Ma certo una mossa non sciocca. Per demerito degli altri. Ecco perché
A Formia è il giorno della verità. Alcune assenze strategiche potrebbero salvare il sindaco Paola Villa. Pronta la mozione di sfiducia. Ma non ha i numeri per buttare tutto giù e tornare alle urne.
A distanza di 23 giorni dalle dimissioni il sindaco Paola Villa recupera il primo dei voti necessari per far sopravvivere la sua amministrazione. Ne occorrono altri due. E forse ci sono
Colpo di scena al Comune di Formia: la sindaca presiede una giunta e subito dopo la resetta. Poi ritira le dimissioni. Ma non ha una maggioranza larga per l’assestamento di bilancio. E dall’opposizione le dicono “potrebbe esseretroppo tardi”
Paola Villa avvia il secondo giro di consultazioni. Sfidando tutti. La giunta è ancora in piedi. Punta sul fatto che nessuno ha voglia di andare a casa davvero
Una via d’uscita per la sindaca dimissionaria di Formia. I possibilisti le chiedono la ‘libbra di carne’ del reset. Gli oltranzisti vogliono andare al voto. E in una nota la sinistra attacca il Pd ‘inciucione’ con il centrodestra.