Negli stessi giorni delle comunali per il Campidoglio si va alle urne per il seggio della Camera nel collegio di Primavalle, lasciato vacante dalla nomina della grillina Emanuela Del Re. Dopo Luca Palamara ha annunciato la sua discesa in campo Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa che ha il dente avvelenato nei confronti dei Cinque Stelle di Giuseppe Conte. E per il Pd potrebbe concorrere Goffredo Bettini.
Elezioni Roma
Durissimo attacco su Facebook del presidente della Regione Lazio: “La Sindaca, ancora per un mese, della nostra amata capitale ha inaugurato la figura dei “Ni Vax”. Tradotto: non decido su niente come faccio da 5 anni. E i romani pagano”.
Il coordinatore regionale di Forza Italia sferza il candidato sindaco di Roma. «Finora l’approccio alla campagna elettorale è stato totalmente sbagliato». Chiede più presenza e più organizzazione. Arriva lo spin doctor delle campagne elettorali vincenti di Alemanno e Polverini
Alle elezioni di Roma tutti si giocano tutto. Giorgia Meloni non ha alternative: trionfo o figuraccia. Virginia Raggi sola contro tutto il Movimento Cinque Stelle. Carlo Calenda può diventare indispensabile. Roberto Gualtieri sogna il paradiso e teme l’infermo.
L’ennesima puntata della “guerra dei rifiuti” tra Regione Lazio e Comune di Roma va letta anche alla luce delle rilevazioni su chi arriverà al ballottaggio Capitale. Ma a questo punto il Governatore vuole commissariare la sindaca. E consegnare Roma a Gualtieri.
Fanno parte della war room di Roberto Gualtieri. Lo schema di sei liste a sostegno. Il ruolo decisivo del Governatore, dell’assessore e del potentissimo capo di Gabinetto. Una strategia studiata a tavolino.
Nella Capitale 9.000 firme a sostegno dei referendum sulla giustizia, nel capoluogo lombardo 3.000. E il sottosegretario al Mef scala ulteriori posizioni all’interno del Carroccio. Il ruolo del sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani in una “battaglia” che Matteo Salvini considera decisiva.
I numeri del sondaggio de Il Sole 24 Ore. Cosa succederà a Roma. E perché. Come vanno letti i numeri. Perché le sorprese saranno tante
Il tema dei rifiuti entra con forza nel dibattito elettorale di Roma. Dove i sondaggi dicono che il voto disgiunto rischia di essere determinante
Il presidente della Regione si rende conto che Meloni da una parte e Salvini dall’altra stanno cercando di avanzare ancora. Riuscendovi. Il risultato della Capitale è l’unica variabile che può interrompere schemi e strategie. E allora lui è in prima fila, indipendentemente dal ruolo.
Il presidente della Regione sa di essere ingombrante e operativo. E lo sta facendo pesare. Un sondaggio di BiDiMedia dà Michetti e Gualtieri vicinissimi (ma entrambi sotto il 30%). Staccati Raggi e Calenda. Inoltre il 25% è indeciso. Il quadro ideale per Zingaretti, che naturalmente proverà a far vincere Gualtieri. Ma vuole che si capisca bene e che si sappia. Ecco perché
L’ex ministro chiude alle ipotesi di accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle. Le primarie flop? “C’è stato il Covid. E Roma non è Torino”. Il centrodestra? “Ha già governato Roma, abbiamo visto con quali risultati”. Michetti? “Vuole ripristinare i fasti di Ottaviani Augusto. Sono più modesto”
L’eurodeputato mette il dito nella piaga dalle pagine de Il Manifesto. E suona una brusca sveglia al Pd. Dice: “Rischiamo di restare schiacciati tra Raggi e la destra che ha trovato i suoi candidati, il ticket Michetti-Matone che salda la destra storica con due figure civiche”.
Dalla mancata candidatura al supporto agli uomini messi in campo alle Comunali. Dai rifiuti alle vaccinazioni. Da Draghi al Lazio. Nicola Zingaretti si confessa con Giannini
Come si è arrivati al tandem Michetti-Matone per le elezioni comunali a Roma. Il gioco ad incastri. Le reazioni al Nazareno. Tutto si gioca al ballottaggio. Pressing su Letta
Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Piove. E Roma finisce sotto l’acqua. Cinque anni fa Virginia Raggi vinse anche per quello. E da allora è stata sindaca lei
Via libera di Giorgia Meloni alla candidatura del professor Michetti a sindaco di Roma. Lo ha detto a Rete4 dallo studio di Quarta Repubblica. “Vi ricordate ‘Io sono Wolf, risolvo i problemi’. Ecco, Michetti risolve i problemi dei sindaci…”
Nicola Zingaretti ha creduto poco agli straordinari successi ottenuti in Emilia Romagna, Campania, Puglia e Toscana. L’intesa nel Lazio non può bastare e a Roma incide soltanto la Raggi. Troppo poco per pensare ad una coalizione.
Cosa è accaduto. Perché la fissazione per il patto con il M5S. Anche a costo di mettere a rischio la sua candidatura a Roma. Come poi è avvenuto. L’alleato necessario. Ma anche la variabile impazzita.
Il presidente della Regione si conferma un fuoriclasse sul piano amministrativo, il neo segretario ricolloca il partito a sinistra, Base Riformista si interroga. Ma quello che non si capisce è perché la candidatura a sindaco di Roma sia tramontata senza colpo ferire. Rimane uno scenario aperto destinato a pesare.