Come si è arrivati alla vittoria di Romoli e Di Stefano al vertice dell’Upi Lazio. La manovra del centrodestra. Che non ha sostenuto il presidente di Frosinone. Le manovre di Quadrini, il rinforzo di Vacana, il ruolo di Pittiglio. Una certezza: il nucleo Pd di pensare Democratico
Enrico Pittiglio
Il Presidente dell’Aula provinciale invade il campo del Presidente della Provincia Luca Di Stefano. Indicando chi può fare l’assessore e chi no. E con quali deleghe. Escludendo dal perimetro una parte del Pd. Mandando all’aria il sottile lavoro di equilibrio diplomatico portati avanti da Fantini e Pittiglio. Che ricorda a Quadrini quale sia il suo ambito.
La creazione del Polo della Formazione. Da occasione mancata a sfida che ora viene raccolta dalla Provincia. L’assessore Enrico Pittiglio: “I nuovi piani di dimensionamento scolastico devono andare nella direzione del Polo provinciale della Formazione. Facendo sinergia”
I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire, attraverso di loro e quanto hanno fatto, cosa ci attende nella giornata di giovedì 5 gennaio 2023.
Sono i protagonisti del momento: la stragrande maggioranza dei comuni della provincia di Frosinone, quelli con meno di cinquemila abitanti. Non si fa che parlare di loro: il 75% dei comuni ciociari, in cui vive però il 30% della popolazione totale. Di quello che ha fatto la Regione Lazio per loro se n’è parlato a Pofi. E poi, in fondo, la piccola Valle di Comino è un prototipo di Area Vasta
Ammesse tutte le tre candidature alla Presidenza della Provincia di Frosinone. Mercoledì c’è l’estrazione dell’ordine nella scheda. Le ragioni dei vari fronti
Perché perdere le elezioni fa male, ma può anche essere salutare. Perdere identità ed anima no. Sta tutta qui l’analisi che il mondo Dem sta facendo in queste ore ai numeri delle elezioni
Antonio Pompeo dovrà assegnare le deleghe ai consiglieri in attesa che venga reintrodotta la Giunta. Ma intanto la disfatta di Forza Italia apre una voragine che in realtà nessuno può davvero riempire. Nemmeno la Lega di Ottaviani.
Per i neo consiglieri provinciali inizia un mandato ricco di opportunità ma anche insidioso. I veterani Quadrini e Vacana cercheranno conferme, nel Pd ognuno ha una sua “mission”. Cardinali e Rea consapevoli dei loro ruoli, Maura dovrà tornare all’opposizione. E nella Lega Zaccari e Amata si giocano tutto.
Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di giovedì 2 dicembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ore scorse e cosa ci attende in questa giornata di venerdì
Il Segretario Luca Fantini presenta la lista Pd alle Provinciali. Tre gli alfieri di Pensare Democratico: Pittiglio capolista, Mosticone portato da Sora, Ranaldi su cui si pesa Enzo Salera. Pompeo su Di Pucchio.
Il turno riservato ai consiglieri (18 dicembre) e poi l’elezione del presidente tra un anno rappresentano tappe politiche fondamentali per tutti i partiti. Merito della gestione di Antonio Pompeo, che non si è mai arreso alla logica del secondo livello.
Quello per l’elezione dei 12 consiglieri è soltanto il primo tempo di una partita che si concluderà tra un anno con l’indicazione del successore di Pompeo. Tante le ipotesi che circolano. Ma per la prima volta il capoluogo potrebbe decidere di schierare il sindaco. E Cassino è pronta a rispondere.
Alla porta preme la nuova generazione politica. Con i suoi valori e la sua pretesa di concretezza. Come è avvenuto nel confronto a distanza che si è innescato nelle scorse ore. Un segnale che i Partiti ora dovranno intercettare per non perderlo già alle prossime elezioni
Ieri in consiglio provinciale due segnali: l’uscita di Igino Guglielmi dal gruppo della Lega e l’ingresso in aula di Rossana Carnevale, che guarda a Fratelli d’Italia sì, ma nella direzione di Fabio Rampelli e Alessandro Foglietta. Le eterne divisioni del centrodestra e il possibile ruolo del presidente Pompeo nel Pd.
Anche in provincia di Frosinone rappresentano da sempre il valore aggiunto: Luca Fantini dovrà motivarli e tenerli uniti. Per riconquistare Frosinone e tenere Alatri. Ma anche per ottenere l’effetto “falange macedone” quando si tratterà di eleggere deputati, senatori e consiglieri regionali.
Tantissimi sindaci e amministratori locali hanno sconfitto sistematicamente il centrodestra. Ma il partito non li vede per i ruoli di gestione politica. Il modello Cassino di Enzo Salera, la crescita di Barbara Di Rollo e il rimpianto di Michele Marini.
Ma mentre nel centrosinistra il terreno individuato da tempo da Antonio Pompeo è stato “concimato”, nel centrodestra soltanto Nicola Ottaviani sembre aver colto la portata della novità. Lega e Cinque Stelle tagliati fuori: solo un primo cittadino in due.