Al ristorante Mingone ieri sera la cena che ha deciso la nascita di un’associazione. Contenitore ed incubatore per costruire l’alternativa al sindaco Luca Di Stefano. Chi c’era e chi mancava. Cosa hanno detto.
Ernesto Tersigni
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Lino Caschera, Massimiliano Bruni, Alberto La Rocca, Maria Paola D’Orazio: tutti hanno delle rivincite da prendersi e in campagna elettorale lo faranno. Per capire quanto avranno pesato c’è un solo modo: contare i voti disgiunti. Ma attenzione anche ai cambi di fronte che possono ancora avvenire. E alle scelte finali di uomini come Ernesto Tersigni.
Sfuma la candidatura La Rocca. Lega e Cambiamo tornano nel centrodestra ma rischiano di dover di nuovo avallare il dottor Ruggeri. Che era saltato appena quarantotto ore prima. Forza Italia pronta a smarcarsi. Di Pucchio esce dal gruppo WhatsApp del Pd e insieme a Ernesto converge su Eugenia Tersigni. Il resto dei Dem passa con Di Stefano e mette fuori gioco la dottoressa Gemmiti. Nel frattempo, Abbruzzese indossa i guanti per non lasciare impronte e prova a riportare tutti da De Donatis.
Gli uomini forti sono Alberto La Rocca, Enzo Di Stefano, Lino Caschera, Ernesto e Walter Tersigni. Nei Partiti nessuno governa più nulla. In questo clima trionfa il gioco a sfasciare. Mario Abbruzzese è stato messo nel mirino da Massimo Ruspandini e Claudio Fazzone. Infine Nicola Ottaviani vuole “azzerare” Pasquale Ciacciarelli. E viceversa.
Le piroette di Vinciguerra attorno alla candidatura della Gemmiti a sindaco di Sora e il suo invito a rimpiazzarla rivolto a La Rocca, che hanno portato al pranzo di Villa del Poggio e alla spaccatura del centrodestra. Entro lunedì si scioglie il nodo sulla grande coalizione sostenuta anche da Ernesto Tersigni, che mette fuori gioco la cardiologa ma anche Ruggeri e De Donatis
Centrodestra in agitazione a Sora dopo l’abbandono della consigliera De Donatis. Lunedì il faccia a faccia in cui verranno chiesto chiarimenti a Ruggeri. Il caso surreale del pranzo al quale tutti negano di avere partecipato. O meglio quasi tutti.
La scelta di tenere all’oscuro gli organi di informazione. Pregando di attendere un Comunicato che invece non arriverà. In modo da annunciare solo su un giornale la candidatura a sindaco. Nel team si parla di ‘Strategia comunicativa’ Auguri. Cosa cambia con la discesa di Eugenia Tersigni in campo
Guerra fredda nel Pd di Sora. Ma qualcuno potrebbe premere il pulsante rosso e scatenare il pandemonio. Senza un accordo per scegliere il candidato sindaco per le Amministrative d’autunno arriveranno le primarie di colazione. Che favorirebbero Ernesto Tersigni. Maria Paola D’Orazio ha la lista pronta ma è gelo con Lucarelli. Torna a corteggiarla Luca Di Stefano.
Elezioni comunali a Sora, il centrodestra apre all’avvocato Mollicone per un accordo di coalizione. Ma lui dà l’ultimatum: “o mi candidate a sindaco oppure vado solo”. Chiara la risposta: “Allora vai da solo”. Fallito anche il tentativo dell’ex sindaco Tersigni.
Elezioni comunali a Sora, spunta il nome di Ernesto Tersigni sul tavolo del centrodestra come candidato sindaco. Non dispiacerebbe al senatore Rufa. E nemmeno a Vittorio Di Carlo. Ma spacca il centrodestra. Bruni e Caschera sempre più coalizzati alle spalle degli azzurri.
Le nuove tensioni tra il Pd di Sora ed il sindaco De Donatis fanno emergere i retroscena sui tentativi di accordo per risolvere la crisi di maggioranza. L’annuncio della nascitura coalizione di centrosinistra con tanto di Movimento 5 Stelle a bordo fa irritare il primo cittadino. E suscita l’intervento del commissario Pantano.
La ricerca del nome per la successione ad Antonio Pompeo. Nel 2023 però. Il ruolo dei sindaci che verranno: Sora, Alatri e pure Frosinone. Qualcosa si sta muovendo. Anche perché Roberto Caligiore (Ceccano) è scomparso dalla scena politica e nella coalizione manca la sintesi. Nel Pd Enzo Salera e Massimiliano Quadrini restano i favoriti. Però peserà l’esito delle elezioni di Frosinone.
Primo faccia a faccia dopo la crisi aperta dalle dimissioni del sindaco di Sora. Il governo istituzionale non va bene. De Gasperis incontra il primo cittadino anche a nome degli altri due consiglieri De Donatis e Mosticone: vogliono un confronto con lui. Che è disposto a ridare tutte le deleghe. Mosticone fa dimettere il suo assessore.
L’apertura del presidente Lecce alle opposizioni parte male. E gli altri incontri non promettono bene. La strada per far rientrare la crisi al Comune di Sora è tutta in salita. Il ritiro delle dimissioni del sindaco De Donatis sta nelle mani dei dissidenti. Mosticone ago della bilancia fa come la Sibilla cumana.
A Sora si ricorre alla pretattica. Come il mitico Helenio Herrera. I candidati sindaco giurano di averci ripensato. Un modo per evitare il logoramento di una campagna allungata di 6 mesi. La rassegna delle balle spaziali più divertenti
Incontro interlocutorio fra il Pd e il Movimento 5 Stelle a Sora in vista delle Comunali. Gli schemi nazionali condizionano anche la politica locale. Dialogo anche con gli schieramenti dell’ex sindaco Ernesto Tersigni e con Luca Di Stefano. Ma se ci siede ad un tavolo alla pari.
Lega a rischio implosione sulla candidatura a sindaco di Sora: dopo quello di Caschera spunta anche il nome di Porretta. Mentre il resto del centrodestra riflette sulla grande coalizione con Di Stefano. A sinistra arriva la safety car: Pompeo punta ad azzerare tutto e sedersi attorno a un tavolo per trovare la quadra. Ma soprattutto punta all’accordo PD -Fratelli Tersigni. Considerato l’arma vincente.
Caschera (Lega) conferma di volersi candidare sindaco. Anche senza Forza Italia e Fratelli d’Italia. Azzurri pronti a smarcarsi. In gioco c’è la leadership del centrodestra.
Prove tecniche di grande coalizione a Sora. Per rimettere insieme i pezzi di quel vecchio progetto politico di centrodestra, interrotto dall’invasione nel campo della Lega da parte di Lino Caschera. E risolvere così la questione candidato sindaco. Che sarebbe Luca Di Stefano.
Il centrodestra di Sora prova ad archiviare la ricandidatura dell’uscente De Donatis. Sul tavolo il nome di Lino Caschera. Ma in caso di ballottaggio sarebbe complicato. Nel centrosinistra spunta un nome che potrebbe unire tutti. Luca Di Stefano traccia la rotta in mezzo ai due poli. Spunta l’operazione Italia Viva