Il voto sul Ddl Zan dirà molte cose. Ma intanto si capisce bene per quale motivo il Governatore del Lazio non potrà mai essere un soldato semplice. Le alleanze nella Regione e la presenza di esponenti come Smeriglio, Leodori e D’Amato proietta il Lazio nell’avanguardia della sinistra.
Eugenio Giani
Nel Pd in tantissimi non sopportano più né il premier, né Rocco Casalino e i Cinque Stelle. L’attacco dell’ex rottamatore potrebbe rappresentare un canto delle sirene per Base Riformista. E allora il segretario nazionale Dem non potrà più far prevalere il senso di responsabilità a scatola chiusa.
Nel 3-3 delle Regionali il Movimento 5 Stelle si è rivelato ininfluente. Ora si aprirà una riflessione sui futuri assetti. Sia nel centrosinistra che nel centrodestra
Secondo il sondaggista Antonio Noto il centrodestra non è battuto e in quella Regione è previsto il secondo turno se due candidati superano il 40%. Pd e Italia Viva sui carboni ardenti, Giuseppe Conte scomparso dai radar e centrodestra pronto alla spallata.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia: chi sta avanti, la percentuale degli indecisi, il tentativo di recuperare in extremis l’alleanza Pd-Cinque Stelle. Ma dopo l’election day bisognerà presentare il Recovery Found.
L’esito delle regionali di settembre determinerà i nuovi assetti nel Governo, nelle coalizioni, nei partiti. Il centrodestra avanza e il Pd non può permettersi di perdere la Toscana. Dove però sarà necessario scendere a patti con un certo Matteo Renzi.