Il Giudice del Lavoro esamina il ricorso del primo gruppo dei 105 assunti in Comune dal sindaco Salvati durante le elezioni del 2017. Richieste respinte. E condannati a restituire al Comune le somme ricevute
Fallone
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Come nel Watergate. Uomini scoperti negli uffici dell’avversario politico. Ma in questo caso accade a San Giovanni Incarico. Dentro al municipio. Negli uffici contesi con l’Unione dei Comuni. Intervengono i carabinieri. Chi li ha mandati? A prendere cosa?
Quattro filoni giudiziari per le 105 assunzioni fatte poco prima delle Comunali 2017 a San Giovanni Incarico. Indagato l’ex sindaco Salvati con due ex assessori ed ex segretario. La Procura “Assunti solo per avere voti e consenso”. Evasi Inps e Inail. Negano.
Il presidente dell’Unione dei Comuni concede tre giorni al Prefetto per revocare l’atto con cui lo ha sospeso. E lo segnala all’ufficio ispettivo del Ministero dell’Interno. Minaccia la denuncia alla Procura ed al Tribunale Civile. “Atto illegittimo. Incauto”. “Nessuna violazione di legge: solo interpretazioni diverse”.
Il prefetto sospende dalla carica Antonio Salvati. In attesa della definitiva rimozione dall’Unione dei Comuni. «Gravi e persistenti violazioni di legge» ed «un comportamento che lede la corretta gestione degli Enti Locali con un’ostinazione non più tollerabile». Lo scontro con il suo ex Comune. Lo ha espulso dall’Unione. Ma così ha perso i requisiti per fare il Presidente