Il pari di venerdì contro il Foggia non ha solo chiuso le porte della Serie A diretta per il Frosinone. Ha fornito anche due insegnamenti. Uno legato al divieto di trasferta imposto ai tifosi avversari. L’altro in vista dei play off
Frosinone-Foggia
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Un Frosinone con la media della sufficienza nella partita che valeva un’intera stagione. Il Foggia smette di giocare ma i canarini gli regalano il pari.
Non è il momento delle lacrime. Ma del carattere. Come fecero gli Spingboks che si risollevarono annichilirono i mitici All Blacks. È il momento di prendere in prestito l’inno del Liverpool ad Anfield Road: “Non camminerai mai solo”.
L’incubo peggiore. Nello stesso giorno. Ad un anno di distanza. Ancora una volta all’ultimo istante. Il Frosinone non aggancia la promozione diretta in Serie A. Adesso i play off
La beffa si ripete. A due minuti dalla fine il Foggia pareggia e toglie al Frosinone la promozione diretta in Serie A.
Mancano novanta minuti alla fine di una stagione iniziata senza stadio, senza più il Matusa, con una nuova casa che ci ha messo poco a farsi sentire davvero casa. Mancano 90 minuti alla fine di una stagione in cui il conto dei rigori contro è il doppio di quelli a favore. Mancano novanta minuti. E c’è una sola certezza: ne è valsa la pena.
