Avvicendamento al timone di Italia Viva. Germano Caperna passa alla cabina regionale del Partito di Matteo Renzi. Al suo posto Salvatore Fontana affianca Valentina Calcagni. Le scelte su Frosinone. E quelle su Cassino. “Mai subalterni al pd”
Germano Caperna
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Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di martedì 30 novembre 2021. Per capire cosa è accaduto nelle ore scorse e cosa ci attende in questa giornata di mercoledì
Protagonisti in consiglio provinciale ininterrottamente dal 2014, quando trascinarono la lista Democratici per Pompeo. Non si ricandideranno, ma ne sentiremo parlare ancora. Magari per la candidature alla presidenza della Provincia (Quadrini) o a sindaco di Veroli (Caperna).
Oltre le cifre Quanto “pesano” i consensi di sindaci e consiglieri Gli orizzonti per le provinciali. E sullo sfondo regionali e politiche
Si torna a parlare di un grande progetto a lungo termine che tenga dalla stessa parte Forza Italia, Azione, Italia Viva, Coraggio Italia e una parte di Pd e Cinque Stelle. Ma in provincia di Frosinone, per esempio, ce li vedete dalla stessa parte Claudio Fazzone, Valentina Calcagni, Luciano Gatti, Mario Abbruzzese, Antonio Pompeo e Luca Frusone? L’incognita delle civiche trasversali, che però sono una cosa diversa.
Il presidente della Provincia può avere dalla sua parte 3 dei 4 consiglieri sempre eletti dal 2014: Luigi Vacana, Germano Caperna e Gianluca Quadrini. Ecco la strategia. Massimiliano Quadrini invece, se dovesse decidere di riprovarci, starebbe con l’area di De Angelis. Il grimaldello è l’associazione Volume, nella quale c’è già pure Massimiliano Mignanelli.
Lo scenario. Pompeo punta a “recuperare” Caperna e Sardellitti. Torna l’ipotesi delle due liste del Pd. La riflessione del centrodestra
Luigi Vacana, Gianluca Quadrini, Massimiliano Quadrini, Germano Caperna: sempre eletti consiglieri provinciali, saranno protagonisti anche a dicembre. Ma con prospettive diverse, perché stavolta la “conferma” potrebbe essere un trampolino di lancio o l’inizio di un laboratorio politico. Ecco perché.
Il campo largo, di cui non fa parte il Pd, si riunisce a Ceccano in una ‘Casa Comune’. Che piace molto al Dem Antonio Pompeo di Base Riformista. L’altro Pd invece si prepara al congresso.
Nessun altro ente rende meglio i rapporti di forza nei partiti e nelle coalizioni. Il quadro di due anni fa è completamente cambiato. E il prossimo appuntamento segnerà la resa dei conti tra De Angelis e Pompeo e la rivoluzione nel centrodestra. Ecco perché.
In provincia di Frosinone bisognerà fare i conti con i partiti minori, peraltro guidati da vecchie volpi della politica: da Gian Franco Schietroma (Psi) a Mario Abbruzzese (Cambiamo), passando da Luciano Gatti e Antonello Antonellis (Azione). Ma ci sono pure Valentina Calcagni e Germano Caperna (Italia Viva). Non conta il sistema elettorale, contano le alleanze.
Matteo Renzi ribadisce il no ai Cinque Stelle, ma adesso serve uno scatto nei territori. Anche in provincia di Frosinone, dove il partito ha bisogno del salto di qualità.
A livello nazionale Enrico Letta sta accelerando, in provincia di Frosinone Luca Fantini aveva intrapreso il percorso delle alleanze, poi interrotto per la crisi di Governo. Adesso dovrà riannodare i fili del dialogo con Psi, Demos, Italia Viva, Articolo Uno. E cominciare il faccia a faccia con i Cinque Stelle. Ma c’è un problema: la mancata unità interna del partito.
Le accelerazioni nazionali stanno cambiando il quadro politico. Impossibile per i Partiti organizzare delle assemblee, ma si respira la voglia di “conte” all’ultimo voto. Anche in provincia di Frosinone tutti i Partiti cercano assetti ed equilibri. Pd: Pompeo prova l’assalto a De Angelis. Lega: derby Ottaviani-Ciacciarelli. Forza Italia: tra Fazzone e Tajani guai a chi perde. Fratelli d’Italia: Foglietta sogna lo sgambetto a Ruspandini.
Sul Governo Draghi si decideranno le alleanze del futuro. Deputati, senatori, consiglieri regionali de referenti politici dei partiti in provincia di Frosinone non avranno molti spazi di manovra. Però potranno dire la loro. E poi tutto cambierà. Nel Pd c’è chi (Pompeo) spera nel ribaltone.
Nel centrosinistra locale si pone il tema dei rapporti con il partito di Renzi. Ma il segretario dei Dem Luca Fantini ha intenzione di costruire un’alleanza larga
Nicola Zingaretti è furibondo per lo strappo di Matteo Renzi. La rottura potrebbe propagarsi rapidamente anche nei territori, dove invece l’alleanza è fondamentale in vista delle amministrative. Il difficile lavoro di ricucitura di Luca Fantini e Valentina Calcagni. Ma si può fare.
Se a livello nazionale Matteo Renzi sta facendo capire bene che bisogna fare i conti anche con lui, a livello provinciale Italia Viva esiste e avrà un ruolo importante nella costruzione del centrosinistra per le comunali. A Luca Fantini (Pd) il compito di costruire una coalizione nella quale ci siano pure Le Sardine e i renziani. E magari i Cinque Stelle.
Nel Pd Pompeo vuole dare le carte e Fantini trovare una sintesi, Nella Lega Ottaviani è al suo primo esame da coordinatore e Ciacciarelli cercherà di lasciare il segno. In Fratelli d’Italia Foglietta proverà a mettere in difficoltà Ruspandini. In Forza Italia braccio di ferro. Poi c’è Vacana…
Fantini, De Angelis, Buschini e Battisti guardano alla coalizione come valore aggiunto per tornare a vincere in città come Sora e Frosinone. E siccome non ci sono più i partiti di una volta, si punta alla civiche.