Il Segretario ha rimesso all’assemblea nazionale la decisione sulla convocazione di un Congresso, anche per definire la leadership. Ma in Assemblea nazionale lui ha una maggioranza bulgara. Dunque in realtà sarà proprio Zinga ad avere il coltello dalla parte del manico.
Giorgio Gori
Top e Flop, i protagonisti del giorno: 12 febbraio 2021
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Zingaretti, il congresso Pd e l’eterno potere delle correnti
Base Riformista, guidata dalla “fronda del Nord”, vorrebbe mettere in difficoltà il segretario e proporre Stefano Bonaccini. Ma Zingaretti ha una maggioranza forte e non intende abdicare. Il duello vero è sulle alleanze, ma un punto fermo c’è: impossibile armonizzare le correnti.
Zingaretti a brutto muso: il sindaco lo decidono i territori
Zingaretti bacchetta Base Riformista che aveva ‘aperto’ ad una candidatura di Calenda come sindaco di Roma. Nel Pd “Decidono i territori”. E poi chiacchiericcio insensato su retroscena inesistenti. Nel M5S cresce la fronda anti Raggi bis. La sindaca convoca il MoVimento su Zoom. Mentre Calenda attende.
Fine dei giochi. Alla Regione Lazio si voterà nel 2023. Ora tocca alla Lombardi
Il presidente Nicola Zingaretti non entrerà nel Governo. Il centrodestra deve ricalibrare strategie e candidature, mentre all’interno del Pd chi pensava alla “scalata” dovrà attendere. Si apre un varco per una scelta importante del Cinque Stelle alla Pisana.
Il Pd di Fantini oltre l’election day
La vittoria di Nicola Zingaretti ha rafforzato l’area di De Angelis, Buschini e Battisti. Ma ora si tratta di ricucire gli strappi che hanno prodotto i disastri di Ceccano e Pontecorvo. Anche Antonio Pompeo deve decidere che strada prendere.
Il silenzio imbarazzato di chi (nel Pd) voleva disarcionare Zingaretti
Goffredo Bettini sventola la bandiera rossa di chi proviene dall’esperienza del Pci e ricorda che il segretario è stato eletto a grande maggioranza. Bonaccini, Gori e Franceschini non esternano. E Zingaretti rilancia con i Cinque Stelle.
La profezia di Bettini e le nuove praterie del Pd
Il cardinale Richelieu del Partito Democratico aveva capito in anticipo quali potevano essere gli unici spazi percorrbili. Adesso che il risultato delle urne è stato ampiamente positivo, ci sono degli spazi che Zingaretti può percorrere alle sue condizioni.
Bettini indica i nemici, per blindare Conte e Zingaretti
Il Cardinale Richelieu del Pd prova a “fortificare” il Governo. E dice: “Tanto che a questo nostro profilo si oppone il ‘salotto buono’ del capitalismo italiano che agisce anche comprando i giornali. E poi la Confindustria di Bonomi, molto aggressiva”
Il doppio gioco dei Partiti che hanno paura di dire No
Giorgetti non attacca Salvini, anzi dice quello che il Capitano non può ufficialmente dichiarare. Ma la stessa situazione è presente nei Fratelli d’Italia, nel Pd, in Forza Italia. Tranne che nei Cinque Stelle, gli unici che vogliono davvero tagliare 345 seggi.