Un anno fa moriva il sindaco che traghettò Cassino dal buio del secondo Dopoguerra alla luce del boom. E che portò in città le grandi industrie, le strade, lo sport e l’università. Fu icona di una politica che oggi non abita più sui territori. E che non ne ascolta le istanze.
Giulio Andreotti
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Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Dall’archivio di Alessioporcu.it l’intervista a Giuseppe Ciarrapico. Dal viaggio con Andreotti a New York dove intuì il business dei quotidiani locali. L’amicizia con il principe Caracciolo. La rotativa comprata insieme ad Hannover avallandosi le cambiali a vicenda su un tavolino da bar. La mediazione nel Lodo Mondadori. Le suore che gli offrono la Quisisana. Ritratto a tratti inedito di un uomo che non cambiò mai idea
Deputato, senatore, sottosegretario, soprattutto papà di tante delle opere realizzate in provincia di Frosinone. Angelo Picano e come Andreotti portò la Fiat a Cassino. L’Alta Velocità decisa con Necci ad un tavolo. Il lavoro per ottenere il nuovo ospedale di Cassino. Così Frosinone perse la corsa per avere l’Università. Cosa manca ai politici di oggi.
Quasi un anno fa se ne andava Fernando D’Amata. Dall’archivio di Faccia a Faccia salta fuori questa intervista – testamento. L’ultima nella quale l’ex vice presidente della Regione Lazio racconta del suo tempo e dei protagonisti che furono accanto a lui
Addio a Gerardo Gaibisso, storico direttore della Coldiretti di Frosinone. Negli anni Cinquanta una nota della Prefettura lo definiva ‘L’uomo nuovo della politica locale’. Sovvertì gli equilibri della Dc. E rese Coldiretti una macchina perfetta. Parlamentare Ue due volte. In un libro le sue memorie