Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
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Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Quello del segretario del Pd non è soltanto uno sfogo contro gli alleati, ma rappresenta la presa d’atto di come l’Italia abbia abdicato sulla politica estera, sull’influenza nel Mediterraneo e su tutto il resto. Ma nel partito chi è pronto a seguire il segretario? Chi non teme elezioni anticipate?
Gli scenari della politica italiana si leggono da quello che sta succedendo a Palazzo Madama ma anche dal conio di nuovi neologismi. Il patto tacito tra i due Matteo e Di Maio e l’ex uomo forte della Bce in panchina. Per adesso.
Il presidente di Confindustria: «Non c’è un Paese democratico al mondo che va verso il terzo mese di misure restrittive senza aver adottato un preciso metodo di raccolta dati epidemiologici e di concentrazione degli interventi sanitari territoriali».
Perché l’operazione editoriale di John Elkann guarda alla prospettiva dell’ex Governatore della Bce a Palazzo Chigi. Senza però escludere altri scenari. Compreso quello del Quirinale, per il quale però bisognerà fare i conti con Romano Prodi.
Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Mentre il neo segretario Dem ipotizza una ulteriore fase di cambiamento del partito, il taglio dei parlamentari e la nuova legge elettorale avranno l’effetto di rafforzare la Casta, chiudendo la porta agli amministratori locali. Intanto però Matteo Salvini si rivolge al popolo con il referendum e Matteo Renzi è già diventato il signore della palude.
Gli scontenti nel Pd guardano a Nicola Zingaretti (con Prodi federatore di centrosinistra): se Renzi perde, l’alternativa è Nicola, Lazio sfida nazionale