Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Mara Carfagna
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La cena di Cambiamo in piazza del Popolo a Roma. Una ventina a tavola. Abbruzzese non c’è ma partecipa alla pre riunione. Va il consigliere regionale Adriano Palozzi, responsabile nazionale Organizzazione
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Ma davvero gli “azzurri” possono essere annessi dai Fratelli d’Italia? Nel centrodestra è un periodo di grandi cambiamenti, ma Forza Italia non vuole ammainare la bandiera. Le regionali di primavera saranno fondamentali. Nel frattempo ognuno prepara le truppe.
La blindatura di Stefano Caldoro come candidato alla presidenza della Campania (“lo ha scelto personalmente Berlusconi”), gela Mara Carfagna. In Puglia via libera a Raffaele Fitto (“pacta sunt servanda”). Gli “azzurri” vogliono dimostrare a Salvini e Meloni che senza di loro non si va da nessuna parte.
Sulla candidatura alla presidenza della Campania si giocano gli assetti di una coalizione all’interno della quale Forza Italia vuole continuare ad essere decisiva. Sull’indicazione di Caldoro ci sono dubbi. La Carfagna prova a convincere Silvio Berlusconi.
In corso manovre e contromanovre per puntellare la maggioranza che sostiene il Governo Conte. La Carfagna pressata dai suoi stessi fedelissimi e dai “ribelli” di Forza Italia che non vogliono più saperne di stare con Berlusconi. Le mosse di Salvini, Meloni, Renzi e Zingaretti.
Tutta la verità su quello che sta accadendo nel centrodestra. Ciacciarelli alla Lega? Ottaviani aveva pronto il progetto de L’Altra Italia e Berlusconi aveva detto si:poi intervenne il Cerchio Magico. La caduta di Cassino? Si poteva evitare. La colpa? Di Palombo. Il golpe di Quadrini.Parla Mario Abbruzzese
Top & Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Pasquale Ciacciarelli conferma i contatti per arrivare ad un allargamento dell’attuale assetto totiano. Si punta a Gruppi parlamentari unici con i delusi azzurri
Il leader di Italia Viva: “Vogliamo fare ai Dem quello che Macron ha fatto ai socialisti francesi: assorbirne il consenso per allagare al centro e alla destra moderata”. Adesso il segretario nazionale del Partito Democratico deve rispondere, perfino con le elezioni anticipate.
La Carfagna apre e poi chiude le porte, ma intanto si è già ritagliata un ruolo nel Centro che verrà. La Meloni la vorrebbe candidata alla presidenza della Campania, ma lei non vuole gentili concessioni da Salvini. Il Cavaliere lancia l’ennesimo ultimatum, ma dovrà trovare il coraggio di espellerla. L’ex Rottamatore alla finestra.
Nessuna fusione con i Fratelli d’Italia. nessuna adesione alla Lega. Mario Abbruzzese, coordinatore regionale di Cambiamo traccia la rotta del movimento fondato da Giovanni Toti. E prevede una data precisa per le elezioni. Entro il 2020
Mara Carfagna è mentalmente uscita dal partito ma per il momento non strappa. L’ira di Silvio Berlusconi l’ha stancata ma non la tocca. Il punto politico è che il Cavaliere ha sempre meno fedelissimi e subisce continue emorragie di voti. Ha senso restare in un partito così? Deve chiederselo anche Claudio Fazzone. Subito.
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Forza Italia si è consegnata alla Lega, ma i malumori potrebbero esplodere e a quel punto la Carfagna potrebbe entrare in gioco. I rumors continuano a darla in avvicinamento a Italia Viva di Matteo Renzi. Gli “azzurri” sbagliano a sottovalutarla, può fare male. A differenza di Angelino Alfano e Giovanni Toti.
Azzurri sempre più alla deriva e divisi tra salvianiani, renziani e berlusconiani. Il leader potrebbe indicare la vicepresidente della Camera coordinatore unico. Ma a quel punto il cerchio magico si scatenerebbe e potrebbe succedere di tutto. Il partito è incartato.
Cala il sipario sulla convention annuale di Antonio Tajani. Alla fine Silvio Berlusconi non è andato. Lasciando il dubbio che non volesse parlare della cena con Gelmini. Il clima di smobilitazione. La Vuitton di Sperduti. Ed il tacco rotto di Chiusaroli