Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Massimiliano Smeriglio
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Appena due anni fa quel progetto politico diventava il mantra del nuovo Pd. Adesso, dopo i tanti errori commessi soprattutto nel rapporto con i Cinque Stelle, quell’orizzonte può tornare attuale. Anche con Enrico Letta segretario. Perché comunque Nicola Zingaretti ha la maggioranza in assemblea e può dettare le condizioni.
Massimiliano Smeriglio è stato l’architetto di Piazza Grande. Che doveva costruire il campo largo per il Pd Nuovo. Oggi dice “Piazza Grande non c’è stata”. Errori, limiti, mali del Pd. Che mettono in discussione l’esistenza della sinistra
L’europarlamentare e ideologo di Piazza Grande si fida fino ad un certo punto delle trasformazioni pentastellate e del possibile approdo dei grillini nel centrosinistra. Avverte: “Occorre una discussione vera”. Il rischio è quello di uno snaturamento che aprirebbe la strada a Renzi.
La decisione di Nicola Zingaretti di non diventare ministro comporta che alla Pisana si arriverà alla scadenza naturale del mandato, nel 2023. Per la “successione” bisognerà vedere quanto e come sarà cambiata la politica: tutti i nomi in corsa, anche nel centrodestra. Intanto però Mauro Buschini e Sara Battisti danno il via all’operazione “potenziamento”.
Massimiliano Smeriglio disegna lo scenario elettorale per arrivare al Campidoglio. E mettere in campo tutte i progetti e le azioni per far rinascere Roma. Ma con una scriminante: il ritorno del Pd alla sua vocazione di guida per alleanze certe.
Si allarga il fronte del No al referendum a Cassino. Evangelista come Giorgetti: contro la linea ufficiale della Lega. Arriva Smeriglio. Le date dei concorsi. Si affilano le armi in vista del Consiglio
Nel Pd in diversi vorrebbero “processare” il segretario dopo l’election day. Le manovre di Bonaccini e Franceschini. Ma Zingaretti non voleva questo Governo e adesso non ha alcuna intenzione di subire attacchi interni. Perciò prepara le contromosse
Chi è già schierato e sul campo e chi lavora dietro le quinte. La mappa cassinate aggiornata di coloro che non vogliono il taglio dei Parlamentari. Fra decisioni di pancia, direttive di partito che non arrivano e scelte di campo in perfetta sintonia con le segreterie.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Lega fa rima con immigrazione, Fratelli d’Italia con Patria, Cinque Stelle con reddito di cittadinanza. Mentre i Democrat hanno smarrito le parole chiave per parlare con i loro elettori tradizionali. Va recuperata la spinta di Piazza Grande. Meglio che entrare al Governo: significherebbe la fine politica di Zingaretti
Gaeta potrebbe esprimere per la prima volta la massina espressione di governance dei tra grandi porti laziali, con Fiumicino e Civitavecchia assieme alla perla pontina. Lucio Pavone in pole per diventare Segretario Generale. La scelta cade nel momento in cui la holding Intergroup guarda alle coste sarde
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Massimiliano Smeriglio traccia la rotta verso le prossime elezioni comunali di Roma. Sassoli e Gualtieri “Nomi da Champions”. Con il M5S? “Senza raggi una desistenza e possibile”. Subito le primarie delle idee ed a febbraio quelle per individuare il nome. “A meno che non esca un Maradona della politica”
Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Massimiliano Smeriglio e l’Europa del dopo Covid: la politica senza la finanza, il bluff dei sovranismi e l’assist al modello di sanità del Lazio. Cioè di Zingaretti.
Il match nazionale fra PD e Italia Viva trova a Cassino nuovi temi, vecchie ruggini e personaggi in cerca di affermazione. Tutto mentre dopo Abbruzzese il centro destra cerca il suo nuovo Iron Man.
Massimiliano Smeriglio, per anni braccio destro di Nicola Zingaretti, dice: “La chiusura degli ospedali nel nostro sistema è stata dovuta a regole di rientro dal debito, sono stati commessi errori gravi soprattutto da parte dei governatori di centrodestra, noi nel Lazio siamo arrivati quando la frittata era già fatta”. Anche Fabrizio Cristofari bacchetta la politica.
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