Il no contest pugilistico tra sindaco e Meloniani di Frosinone, era l’unica soluzione, politicamente percorribile. Ecco gli scenari possibili a questo punto
Massimiliano Tagliaferri
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I 17 No al bilancio di Frosinone non ci saranno. La responsabilità di mettere la parola fine alla consiliatura non la vuole nessuno. Tutti gli scenari ora che la Giunta ha dato il via libera al conto
C’è un evidente cortocircuito nell’amministrazione Mastrangeli. Ed una situazione che sconfina nel paradossale. Non è possibile che i tecnici debbano surrogare i politici: come avvenuto ancora una volta nel Question Time. Sono ruoli diversi
A tenere in piedi la maggioranza “variabile” del Comune di Frosinone arriva un differimento dei conti da parte del Viminale che salva tutto, almeno per ora
Il sindaco di Frosinone in vigile attesa dopo le forti critiche del presidente del Consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. Decisivo sarà l’esito della prossima riunione dell’assise: se la maggioranza non raggiungerà i 17 voti, il primo cittadino dovrà cambiare strategia
Il documento che il Pd sta preparando per il Congresso. Il dialogo che si sta cercando di intrecciare con chi non sta con il sindaco Mastrangeli. Tagliaferri a Cassino con Ciacciarelli. Gli attriti evidenti ma mai così profondi da far cadere la consiliatura. Ed il Consiglio prima di natale ne sarà prova
Il logoramento continuo al quale viene sottoposto da mesi il sindaco di Frosinone può tradursi in un enorme regalo di Natale per Fratelli d’Italia
Cosa comporterà la nuova tensione tra Mastrangeli e Tagliaferri. Perché la Lega ha messo alla porta Bortone proprio oggi. La strategia del sindaco ed il maxi finanziamento dalla Regione.
Mastrangeli e Tagliaferri se le cantano talmente tanto che è apparso subito chiaro come il tema luminarie fosse mezzo movente
I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di giovedì 5 ottobre 2023
Frosinone come a Roma: le tensioni in maggioranza possono trovare sfogo in una percorso che accomuna sia la coalizione di Governo che quella del sindaco Mastrangeli. Come ipotizzava oggi Sorgi
Neutralizzare i consiglieri malpancisti lasciando socchiusa la porta delle opposizioni civiche: la strategia del sindaco che non piace a tutti
La sottile partita a scacchi in corso a Frosinone. Mastrangeli difende la sua visione di mobilità urbana. I malpancisti continuano a tentare l’assedio per ottenere il loro riconoscimento. Piccole aperture e manovre tattiche
La metropolitana di superficie del capoluogo come termometro degli equilibri della Giunta Mastrangeli. E dell’assenza delle opposizioni. C’è chi vuole tenere una lieve ma costante pressione su Mastrangeli. E chi è sparito del tutto
Nulla sarà più come prima in Consiglio Comunale a Frosinone. Togliere la parola a Domenico Marzi ha rappresentato uno spartiacque. Ecco perché
Da quella di Ottaviani a quella di Cristofari, passando per Antonio Scaccia, Gianfranco Pizzutelli, Carmine Tucci e tanti altri: ecco i gruppi che possono fare la differenza alle comunali. Il ruolo di Stefano Pizzutelli e le manovre di Mauro Vicano e Riccardo Mastrangeli.
I fedelissimi spingono per una soluzione rapida sulla definizione del candidato sindaco. Ma l’attuale primo cittadino in questi ultimi dieci mesi deve definire diverse questioni amministrative e avrà bisogno di tutta la sua maggioranza. E non può permettersi di “rompere” anticipatamente.
Il metodo preferito dal sindaco Nicola Ottaviani non convince gli alleati e diversi protagonisti. E questo rischia di trasformarsi in un ostacolo complicato da superare per la coalizione. Ecco perché.
A Frosinone la coalizione appare concentrata soltanto su questo aspetto, senza porsi il problema di un’alleanza all’interno della quale necessariamente serviranno le liste civiche. Anche perché qualche pezzo si perderà.
Alatri, Sora e poi Frosinone: tutti i partiti vogliono il successo, ma nessun leader è disposto ad immolarsi come un pasdaran. Troppo delicata la posta in palio, troppe le variabili, troppi i rischi di fare brutta figura. Ma intanto c’è pure chi valuta l’opzione del terzo incomodo su base civica.