I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di giovedì 5 ottobre 2023
Massimiliano Tagliaferri
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Frosinone come a Roma: le tensioni in maggioranza possono trovare sfogo in una percorso che accomuna sia la coalizione di Governo che quella del sindaco Mastrangeli. Come ipotizzava oggi Sorgi
Neutralizzare i consiglieri malpancisti lasciando socchiusa la porta delle opposizioni civiche: la strategia del sindaco che non piace a tutti
La sottile partita a scacchi in corso a Frosinone. Mastrangeli difende la sua visione di mobilità urbana. I malpancisti continuano a tentare l’assedio per ottenere il loro riconoscimento. Piccole aperture e manovre tattiche
La metropolitana di superficie del capoluogo come termometro degli equilibri della Giunta Mastrangeli. E dell’assenza delle opposizioni. C’è chi vuole tenere una lieve ma costante pressione su Mastrangeli. E chi è sparito del tutto
Nulla sarà più come prima in Consiglio Comunale a Frosinone. Togliere la parola a Domenico Marzi ha rappresentato uno spartiacque. Ecco perché
Da quella di Ottaviani a quella di Cristofari, passando per Antonio Scaccia, Gianfranco Pizzutelli, Carmine Tucci e tanti altri: ecco i gruppi che possono fare la differenza alle comunali. Il ruolo di Stefano Pizzutelli e le manovre di Mauro Vicano e Riccardo Mastrangeli.
I fedelissimi spingono per una soluzione rapida sulla definizione del candidato sindaco. Ma l’attuale primo cittadino in questi ultimi dieci mesi deve definire diverse questioni amministrative e avrà bisogno di tutta la sua maggioranza. E non può permettersi di “rompere” anticipatamente.
Il metodo preferito dal sindaco Nicola Ottaviani non convince gli alleati e diversi protagonisti. E questo rischia di trasformarsi in un ostacolo complicato da superare per la coalizione. Ecco perché.
A Frosinone la coalizione appare concentrata soltanto su questo aspetto, senza porsi il problema di un’alleanza all’interno della quale necessariamente serviranno le liste civiche. Anche perché qualche pezzo si perderà.
Alatri, Sora e poi Frosinone: tutti i partiti vogliono il successo, ma nessun leader è disposto ad immolarsi come un pasdaran. Troppo delicata la posta in palio, troppe le variabili, troppi i rischi di fare brutta figura. Ma intanto c’è pure chi valuta l’opzione del terzo incomodo su base civica.
Grandi manovre a Frosinone tra Adriano Piacentini e Danilo Magliocchetti, intenzionati a coinvolgere anche Massimiliano Tagliaferri e Carlo Gagliardi. L’obiettivo è una candidatura a sindaco condivisa per le primarie. Il precedente del 2007, quando Michele Marini decise di non coinvolgere Domenico Marzi, del quale era stato vicesindaco per dieci anni.
Ad un anno dalle elezioni nel capoluogo l’elenco dei possibili candidati del centrodestra continua ad allungarsi. Ma così si prepara il terreno all’avocazione da parte del tavolo regionale dei partiti. Uno scenario che Nicola Ottaviani non può permettersi.
Il sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega non intende pregare più nessuno nel centrodestra. Nel capoluogo la partita si deciderà al secondo turno e lui ha già scelto lo “zoccolo duro” sul quale puntare. Favorito in questo momento da un Pd sotto choc. Poi punterà a Montecitorio, a meno che alla Regione Lazio…
Tra quattordici mesi l’appuntamento con le urne nel capoluogo, che cambierà verso alla politica provinciale. Come nel 2012. Centrodestra e centrosinistra in alto mare su tutto. Stavolta però le coalizioni non potranno nascondersi dietro le liste civiche.
Il sindaco leghista del capoluogo non ha preso sul serio l’iniziativa del partito di Giorgia Meloni. In realtà ha messo in conto da tempo la possibilità di un centrodestra spaccato al primo turno delle prossime comunali. Certo che tutto si deciderà al ballottaggio. Ma è sulle primarie che potrebbero esserci sorprese. Ecco perché.
Nuovo faccia a faccia tra Danilo Magliocchetti e Adriano Piacentini, intenzionati a fare gruppo con Riccardo Mastrangeli e Massimiliano Tagliaferri per una sintesi sulla prossima candidatura a sindaco di Frosinone. Ma c’è bisogno del sostegno esplicito di Nicola Ottaviani.
Si vota tra un anno, cioè… domani. E dodici mesi prima di politiche e regionali. Tutti si giocano davvero tutto. Due in particolare: Nicola Ottaviani e Francesco De Angelis. Ma sulle candidature a sindaco e sulle coalizioni nessuno ha certezze.
Il sindaco sa che le primarie sono il solo metodo per tenere unito il centrodestra e continuare un programma iniziato nel 2012. I passaggi chiave per convincere i livelli regionali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza e Cambiamo che nel capoluogo non esiste un’altra strada.
La coalizione alle prese con il tema della candidatura a sindaco a Sora ed Alatri. Quanto successo nel recente passato in Ciociaria (con la sola eccezione di Ceccano) non autorizza facili ottimismi. Però niente sarà paragonabile alla “battaglia” per la candidatura del capoluogo.