Il ballottaggio ha cambiato del tutto lo scenario del primo turno a Cassino. Ora la scelta non è più pro o contro Abbruzzese. Ma è tra centrodestra o centrosinistra. Così si spiegano tregue e rappacificazioni di queste ore. Con Salera che punta invece sul referendum
Mignanelli
L’ex vice presidente della Provincia di centrosinistra ora torna nel centrodestra. E riabbraccia Mario Abbruzzese. In nottata l’invito ai suoi elettori a sostenerlo nel ballottaggio di domenica.
Il ballottaggio per decidere il sindaco di Cassino. I primi incontri bilaterali. Giocati a carte truccate. Tutti aspettano che sia l’altro a fare l’errore. Ecco quale. la verità di Peppino. L’assedio di Mario. Il Valium di Enzo
La tumultuosa riunione per decidere come posizionarsi al ballottaggio. Accuse e veleni nelle file di Petrarcone. Mignanelli punta il dito. La linea di Astorre
Un primo verdetto delle urne a Cassino c’è già stato. Bocciati tutti i dissidenti che portarono alla caduta dell’amministrazione D’Alessandro. Lo stesso accadde nel ’97 con Fanelli
Giuseppe Golini Petrarcone alla quinta candidatura a sindaco: c’era già ai tempi di Marzi, Cerroni, Cittadini e Di Stefano. Ancora una volta il Pd è spaccato e rischia di vanificare il vantaggio dello scioglimento anticipato del Consiglio.
Il leader di Forza Italia confida di arrivare al ballottaggio e di raggiungere poi accordi trasversali. Ma deve guardarsi più dagli amici che dai nemici. Ruspandini e Zicchieri lo sosterranno? Fazzone in agguato. Si decide perfino il futuro degli “azzurri” in provincia.
La Lega a Cassino rischia di esplodere. E far saltare l’unità del Centrodestra alle prossime elezioni. Scende in campo il vice capogruppo a Montecitorio. “Gravi errori locali”. “Volete candidarvi soli? Fatelo ma…” Le tre opzioni in campo. Abbruzzese intanto…
Mario Abbruzzese sapeva da oltre un mese che la candidatura a sindaco di Cassino poteva essere la sua. Ma ha fatto finta di niente. Con una strategia ben precisa. Che è stata vincente. Ecco quale.
L’incredibile serie di colpi fortunati che hanno illuminato il cammino di Peppino Petrarcone. Da ex sindaco scaricato a catalizzatore degli scontenti di tutte le liste. E ora anche…
La vivacità politica del sud della provincia anticipa scenari e disegna possibili “laboratori” futuri. Nel capoluogo invece la leadership di Ottaviani è avvolgente. Anche nei confronti dell’opposizione.
Il centrodestra ritrova l’unità. Sul nome di Paola Carnevale, revisore dei conti al Cosilam. È la moglie del presidente di Confimprese D’Amico. Chi è. Il passo indietro di D’Alessandro. E della politica. I dissidenti hanno con Mignanelli
Firmata alle 18 l’intesa tra Petrarcone e Mignanelli. Tutti i retroscena. Le urla durante la notte al tavolo con la Lega. Che resta sola. Sebastianelli “Il mio nome non è in pista”.
La Lega ricicla Mignanelli. E ri brucia Palombo e Sebastianelli. L’ex vice presidente della Provincia aveva già raggiunto un accordo con Petrarcone. Base della Lega in rivolta
Nuovo colpo di scena. La Lega scarica il candidato che aveva imposto agli alleati. E che avevano accettato. Scaricato con un comunicato. Il professor Claudio Lena è il terzo bruciato in pochi giorni
Vertice fino a mezzanotte allo Sporting Club di Cassino. Si studia un ampio fronte anti Lena. Presenti anche leghisti. Ancora non arriva la firma di FdI. Salera incontra Grieco e Maccaro. L’appello a Petrarcone.
La Lega rimette in gioco Claudio Lena. Lo impone agli alleati. Ma non se ne intesta la paternità politica. Accettano di farne il candidato unitario Forza Italia e Udc. Mentre FdI firma domani. La notte convulsa. Le trattative del giorno
La crisi al Comune di Cassino ha spostato su Frosinone gli equilibri politici dell’Amministrazione Provinciale. L’unico rappresentante del collegio Cassinate ora è il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi
Colpo di scena nella notte. Claudio Lena ritira la propria disponibilità a candidarsi come sindaco di Cassino. Da poche ore era stata raggiunta una possibile intesa tra Forza Italia e Lega. Le anticipazioni della lettera di rinuncia. I dubbi di FdI. Le forche caudine del Regionale. Si riparte da Marino?
I telegrammi del Conte della Selvotta sulla politica Cassinate. Petrarcone medita vendetta. La Lega prova a chiudere. Ma la sedia scotta. E le api di Tito Livio sono pronte a tornare in azione