Capolavoro politico e linguistico del segretario nazionale del Pd: “14 dei 24 mesi di questa segreteria sono trascorsi sotto la pandemia. E, nonostante questo, il Pd è tornato protagonista e centrale”
Nazzareno Pilozzi
Nei giorni scorsi il Tribunale di Roma ha assolto Astorre, Scalia e altri 11 consiglieri regionali dall’accusa delle cosiddette “spese pazze”. Era tutto legittimo e “il fatto non sussite”. L’unico a complimentarsi pubblicamente è stato il segretario nazionale Nicola Zingaretti. Nessun riconoscimento “pubblico” dai leader locali del Partito Democratico. Ancora troppo ingombrante? E se tornasse?
Il Partito Democratico domina le regionali, stravince alle provinciali e negli enti intermedi. Il problema è ottenere gli stessi risultati alle politiche, puntando su candidati locali. Il neo segretario sta lavorando a questo.
Il segretario nazionale farà lui le liste nel caso di consultazioni alla Camera e al Senato. I congressi provinciali gli servono per disegnare un partito a sua immagine e somiglianza. Il ruolo di Luca Fantini e le opzioni Mauro Buschini e Sara Battisti. Infine, le comunali a Ceccano e la mossa del leader di Pensare Democratico.
Via ai congressi di Circolo in provincia di Frosinone. Il primo al voto è quello del Pd di Acuto. Che metterà fine al commissariamento dopo anni. Passo di lato di figure storiche come Bellucci e Pilozzi. La rigenerazione passa da Necci
«Ragazzi, ma allora al Comune di Frosinone vogliamo vincere?». Parole e musica di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. L’indiscrezione filtra ad una settimana dal convegno del ministro Maria Elena Boschi a…