Orfini

Mancini contro “il pallone d’oro delle preferenze”

Claudio Mancini a Frosinone per sostenere la sua corsa verso la segreteria regionale Dem. Nella tana del lupo Francesco De Angelis, che in molte sezioni ha preso il 100%. “Non voglio il pallone d’oro delle preferenze ma che la gente voti Pd”. Il ruolo di Sara Battisti

Sara la “tosta”, messaggio in codice a Nazzareno e Valentina

IL RETROSCENA AL VELENO – La Battisti a caccia dei renziani della prima ora che intendono sostenere Claudio Mancini nella corsa alla segreteria regionale. La “provocazione” alla Calcagli e a Pilozzi. All’orizzonte c’è la guerra di successione nell’area di De Angelis. Magari con la sfida a Mauro Buschini.

Primarie Pd, via alla presentazione delle liste: orfiniani e renziani uniti?

Via alla presentazione delle liste per le Primarie Pd con cui eleggere il Segretario Regionale. C’è tempo fino al 10 novembre. Francesco De Angelis presenterà un listone unitario. Renziani e orfiniani stanno valutando se unirsi o presentare liste separate. Per poi attuare la manovra a tenaglia in Assemblea

Il pasticciaccio brutto delle tessere Pd non pagate

Ecco cosa è accaduto tra sabato e domenica nella convenzione per il congresso regionale con cui eleggere il segretario Pd. Le tessere non pagate. Il regolamento di Casu. Lo scontro fino all’alba. Il verbale sostituito. Le due dichiarazioni allegate. E le nuove norme interne che iniziano a funzionare

De Angelis, l’endorsement ad Astorre “rottama” Renzi, Orfini e Mancini in un colpo solo

Spietata analisi del leader di Pensare Democratico sulle ultime vicende del Pd. La spaccatura vera si è consumata sulle liste, quando ai leader locali non sono stati concessi spazi eleggibili. Ma De Angelis ha fatto capire a muso duro che i voti sul territorio sono i suoi. E basta. Non di Ignazio Marino, non di Matteo Orfini. Soltanto i suoi. E l’impronta alla fine resta quella della componente di Massimo D’Alema

Democrat, tutti i “tormenti” di Nicola Zingaretti

E’ l’unico candidato alla segreteria e in ogni caso (perfino in una ipotesi di sconfitta) è destinato a “prendersi” il partito. Ma per una mission del genere può rimanere a fare il presidente di una sola Regione o cercherà una dimensione diversa, magari candidandosi alle prossime europee? Riaprendo i giochi nel Lazio

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