L’ex sindaco di Roma Ignazio Marino “venne incaprettato dal Pd e Matteo Orfini fu il regista”. Ne è convinto l’ex assessore Masini. Orfini: “Ha problemi di memoria”. Fango, veleni e trappole nei ricordi di Torquati
Orfini
Claudio Mancini a Frosinone per sostenere la sua corsa verso la segreteria regionale Dem. Nella tana del lupo Francesco De Angelis, che in molte sezioni ha preso il 100%. “Non voglio il pallone d’oro delle preferenze ma che la gente voti Pd”. Il ruolo di Sara Battisti
Il leader di Pensare Democratico e il consigliere regionale ribadiscono il sostegno a Nicola Zingaretti e lasciano capire che in provincia di Frosinone non si potrà comunque prescindere dalla componente che schiera anche Mauro Buschini nel tridente. Inoltre De Angelis mantiene i rapporti con Scalia
IL RETROSCENA AL VELENO – La Battisti a caccia dei renziani della prima ora che intendono sostenere Claudio Mancini nella corsa alla segreteria regionale. La “provocazione” alla Calcagli e a Pilozzi. All’orizzonte c’è la guerra di successione nell’area di De Angelis. Magari con la sfida a Mauro Buschini.
L’alleanza tra Maurizio Martina e Matteo Orfini potrebbe avere riflessi anche sul Congresso Regionale Pd. E concentrare su Claudio Mancini i voti martiniani e minnitiani. Due liste su Roma: una allestita dal presidente cittadino Sibi Mani, orientata sui nuovi italiani
Il leader di Pensare Democratico negli anni ha sostenuto diversi big all’interno del maggior partito della sinistra italiana. Con un filo rosso riconoscibile: i voti in provincia di Frosinone (e non soltanto) sono i suoi e della sua componente. Gli altri passano, lui no
Via alla presentazione delle liste per le Primarie Pd con cui eleggere il Segretario Regionale. C’è tempo fino al 10 novembre. Francesco De Angelis presenterà un listone unitario. Renziani e orfiniani stanno valutando se unirsi o presentare liste separate. Per poi attuare la manovra a tenaglia in Assemblea
Ecco cosa è accaduto tra sabato e domenica nella convenzione per il congresso regionale con cui eleggere il segretario Pd. Le tessere non pagate. Il regolamento di Casu. Lo scontro fino all’alba. Il verbale sostituito. Le due dichiarazioni allegate. E le nuove norme interne che iniziano a funzionare
Spietata analisi del leader di Pensare Democratico sulle ultime vicende del Pd. La spaccatura vera si è consumata sulle liste, quando ai leader locali non sono stati concessi spazi eleggibili. Ma De Angelis ha fatto capire a muso duro che i voti sul territorio sono i suoi. E basta. Non di Ignazio Marino, non di Matteo Orfini. Soltanto i suoi. E l’impronta alla fine resta quella della componente di Massimo D’Alema
E’ l’unico candidato alla segreteria e in ogni caso (perfino in una ipotesi di sconfitta) è destinato a “prendersi” il partito. Ma per una mission del genere può rimanere a fare il presidente di una sola Regione o cercherà una dimensione diversa, magari candidandosi alle prossime europee? Riaprendo i giochi nel Lazio