Quanti firmeranno il documento che convocherà il Consiglio per mettere in difficoltà il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli? Da quel numero dipenderanno molte delle future scelte. Il documento di Polo Civico. E quello di Anselmo Pizzutelli.
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Due consiglieri a Frosinone e altrettanti alla Provincia, di cui uno vicepresidente. Tutti nel Campo largo di centrosinistra. E poi un leader che, dopo il mandato nel Cda dell’Asi, è diventato presidente dell’Asp per volere della Regione Lazio a guida Pd. «Ma siamo un movimento e ogni elezione fa storia a sé», puntualizza Gianfranco Pizzutelli, mettendo le mani avanti in vista delle Regionali, Provinciali e Comunali 2023
Dal racconto della gatta del Contadino Masino alla massima del Divo Giulio, ripresa dal camaleontista Talleyrand. La “replica sintetica” del leader del Polo Civico Gianfranco Pizzutelli al suo ex alleato Fabio Tagliaferri, ormai a capo di FdI Frosinone. «Perché non ho tempo da perdere con lui»
Non manca la battuta del coordinatore di FdI Frosinone: sul passo di lato fatto da Scaccia anche per godersi sua figlia. Ma poi le bordate cortesi verso il sindaco uscente Ottaviani e il leader del Polo Civico Pizzutelli: chi lo fece fuori dalla Giunta otto mesi fa.
L’assessore uscente al Commercio, già vice di Ottaviani, è uno di quelli rimasti fedeli: «Non come il Polo Civico». Il leader della Lista per Frosinone non si è candidato alle Primarie del centrodestra per due motivi: «La mia bimba di un anno e il nome di Mastrangeli»
La formazione di Gianfranco Pizzutelli entra nell’alleanza al Comune di Frosinone a sostegno di Memmo Marzi. Il nuovo quadro sancisce anche la fine del centrosinistra come lo abbiamo conosciuto. Le prove generali alla Provincia ma pure a Sora.
Nel settembre 2020 la sconfitta contro il centrodestra di Caligiore. Ora il mancato sindaco di Ceccano vuole voltare pagina. È attratto dal movimento di Pizzutelli, ma sta per incontrare il segretario cittadino del Pd Conti. Deciderà se restare civico o diventare a tutti gli effetti di centrosinistra. Intanto, però, non si sente considerato da Il Coraggio di Cambiare
Chi vota chi nella quinta città più popolosa della Ciociaria. Non schiera alcun aspirante consigliere alle prossime Elezioni provinciali. Per scelta strategica. Ecco come si divideranno le forze
Il Partito Socialista conferma che i suoi amministratori appoggeranno la civica di Vacana. Intanto i sindaci non Dem ma di area si divideranno in due formazioni.
La mossa di Riccardo Masecchia che blocca i giochi politici destinati a cambiare l’assessore Fabio Tagliaferri nella Giunta comunale di Frosinone. È un vero e proprio timeout chiamato da Forza Italia. Che conviene a molti dei protagonisti della partita.
La consigliera si è dichiarata indipendente. Per l’assessorato la lista presenta una “rosa”. Ottaviani freddo. Prova di forza della maggioranza. Via libera al bilancio consolidato: finisce 19-2
Polo Civico ha chiesto la sostituzione dell’assessore Fabio Tagliaferri, passato con FdI. Lettera dei 4 consiglieri al sindaco. Attesa per la risposta di FdI
L’obiettivo del sindaco è quello di trascinare il centrodestra al terzo successo consecutivo nel capoluogo, ma al secondo turno. In questo modo ridimensionerebbe gli alleati. Intanto a Sora la coalizione non trova la quadra.
Cosa c’è dietro all’operazione che ha riportato il Polo Civico nel dibattito politico di Anagni. E perché si è mosso il leader nazionale Gianfranco Pizzutelli
Il coordinatore provinciale della Lega a FdI: «Per governare occorre la maggioranza, non basta il 49%». La stoccata: «Le primarie sicuramente meglio delle votazioni pentastellate su Rousseau»
Le accelerazioni nazionali stanno cambiando il quadro politico. Impossibile per i Partiti organizzare delle assemblee, ma si respira la voglia di “conte” all’ultimo voto. Anche in provincia di Frosinone tutti i Partiti cercano assetti ed equilibri. Pd: Pompeo prova l’assalto a De Angelis. Lega: derby Ottaviani-Ciacciarelli. Forza Italia: tra Fazzone e Tajani guai a chi perde. Fratelli d’Italia: Foglietta sogna lo sgambetto a Ruspandini.
La composizione dell’esecutivo è strettamente legata al risultato del 2017. Il sindaco vuole che a ricordarlo siano soprattutto i partiti e i gruppi consiliari. I continui mutamenti non possono influire sull’organo di fiducia del primo cittadino. Ecco perché le richieste non saranno accolte.
Il leader del Pd e il possibile candidato sindaco di Frosinone si concentrano sulle liste in attesa che i partiti del centrosinistra si decidano ad uscire dal letargo dei rancori e dei veti incrociati. Perché le comunali di Frosinone in realtà sono dietro l’angolo.
La netta e chiara indicazione di Nicola Ottaviani ai gruppi della Lega e di Forza Italia. Il sindaco vuole evitare fibrillazioni in maggioranza. La verifica non si farà. Per quanto riguarda la questione del vicesindaco, non è all’ordine del giorno. La situazione alla Provincia.
Governano i singoli sindaci: Nicola Ottaviani a Frosinone, Daniele Natalia ad Anagni, Roberto Caligiore a Ceccano. Ma i Partiti della coalizione si odiano e neppure si parlano. Inoltre le situazioni di Sora e Cassino dimostrano divisioni insanabili.