Al Pride 2024 c’era il vice presidente della Provincia di Frosinone con tanto di fascia istituzionale. Meno scontato il patrocinio del Comune di Alatri: che è guidato dal centrodestra. Il Consiglio rumoreggia per non essere stato coinvolto: Lega e FdI potrebbero disertare la seduta di giovedì. Gli assessori ribadiscono “Fieri della scelta fatta”
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La tragica storia di Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola, il loro assassinio avvenuto in un Paese dove vivere per come sei è peggio che morire per quello che sei stato.
Nel sondaggio per Latina capitale della Cultura 2023 dal Comune spuntano le variazioni di genere. Cioè nella città che ha detto no al Pride ci si può riconoscere uomo, donna o ‘altro’. Evidente caso di ‘copia e incolla’. Dove il sindaco di Bassiano assesta una lezione di stile
Il capoluogo pontino nella nebbia di indecisione sull’evento e pronto a candidarsi ad una “marginalità” che non gli farà bene. La maggioranza consiliare di Matilde Celentano ha dimostrato di avere paura non dell’evento in sé, ma di se stessa
Seduta fiume dell’Assise civica con il tema del momento che diventa specchio della contrapposizione maggioranza-opposizione Il patrocinio al Pride? Mai concesso. Quindi non si può revocare una cosa che non è stata data. La sindaca richiama l’articolo 4 della Costituzione
C’è molto da imparare leggendo le storie dei Santi. Come nella leggenda di San Lidano che fece tacere le rane. Ci sarebbe molto da imparare sulla storia del Patrocinio al Pride dato e poi revocato dal Comune di Latina
Attaccata per le sue aperture, in imbarazzo politico sul tema dell’utero in affitto e perfino nel mirino dei “suoi”. Sul Gay Pride di Latina la sindaca Celentano ingrana la retromarcia
La Regione Lazio è finita nel ‘cul de sac’ del Pride. Il ritiro del Patrocinio lo ha tolto all’utero in affitto ma anche a tutti gli altri sacrosanti diritti per i quali la manifestazione si tiene. E che in queste ore sta ricevendo adesioni mondiali dalla Germania al Messico, dall’Onu al Canada ed alla Spagna. Mentre il Lazio si è tagliato fuori.
La kermesse sovranista che ha scatenato un putiferio nella Città dei Papi punta alla gola di grandi questioni etiche. Ma contiene proprio in ciò che ha deprecato il germe della sua legittimazione. Che è anche un endorsement politico per blandire un certo elettorato.
La vera notizia della sfilata di ieri è rappresentata dalle tante persone Lgbt di questo territorio, che hanno sfidato i pregiudizi del paesino per urlare con forza la loro volontà di essere accettati.
Perché il Comune di Veroli ha detto no al patrocinio per il Lazio Pride. Al di là delle motivazioni di facciata. Ci sono quelle più politiche.
Le dichiarazioni del presidente d’Aula della Provincia (FdI) scatenano le reazioni del centrosinistra. Che attaccano il presidente Pompeo: “Maura inopportuno come presidente”. “Dimissioni o revoca”
La presa di posizione del presidente del Consiglio Provinciale di Frosinone contro il Lazio Pride scatena la reazione di Sara Battisti. Il consigliere regionale Pd chiama alla mobilitazione il Segretario Provinciale del PD di Frosinone, Domenico Alfieri. E tutti i componenti della Direzione Provinciale
Percorso deciso dalla Questura e mancato patrocinio da parte del Comune capoluogo: sul Lazio Pride il sindaco di Frosinone effettua una brusca virata. Dopo gli spazi di autonomia su 25 aprile e 2 giugno, un cambio di rotta che ha una sola spiegazione: la candidatura a Camera o Senato. Elezioni anticipate dietro l’angolo.
L’inaugurazione del viadotto Biondi e via Le Lame ancora al palo. Il Lazio Pride di Frosinone, figlio di un dio minore. Mentre nei Partiti è sempre l’ora dello scontro
Una statua della Madonna che con un piede tiene ferma la testa di Matteo Salvini, gli attacchi alle politiche sulla famiglia della Lega, le note di Bella Ciao, i fischi a Virginia Raggi e la presenza di una parte importante della Sinistra in piazza. Altro che folclore. Fra l’altro il sindaco di Frosinone adesso è del Carroccio: ma potrebbe stupire tutti.
Tutti pronti a dirsi tolleranti. E aperti alle diversità. Come per il Lazio Pride a Frosinone. Ma guai se, anche solo per battuta, si insinua che il loro cane è ‘diverso’. Il fatto è che siamo così… ci arriviamo un po’ dopo
Su due temi così importanti e delicati i criteri di scelta dovrebbero essere oggettivi e “aperti”. Invece prevalgono le considerazioni di tipo politico, perfino sul percorso. Ma il comune senso del pudore è cambiato di molto rispetto agli anni 70.
Si sta sfiorando il ridicolo sulla storia del percorso sul quale dovrà tenersi la marcia del Lazio Pride del 22 giugno prossimo a Frosinone. Intanto si prepara l’arrivo di telecamere allo Scalo e nel centro storico. Soprattutto ai varchi ZTL.
Nuove tensioni interne al circolo Pd di Frosinone. Ad innescarle è la posizione assunta dal consigliere Comunale e Provinciale Alessandra Sardellitti su Moschea e Pride. Che è fuori dalla linea ufficiale dei Dem. E Palladino non la prende bene.