L’ennesimo segnale di crisi sistemica: Giano Srl va in liquidazione e 174 dipendenti dicono addio alla mitica macchina continua F3
Reno De Medici
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Reno De Medici ritira i licenziamenti e torna a produrre. Decisivo il tavolo di queste ore al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le autorizzazioni consentono di riusare i ‘fanghi primari’ anziché smaltirli. La risposta definitiva la darà un interpello
L’illusione dura poche ore. La Regione Lazio rivede le autorizzazioni per la Reno De Medici. Ma la sostanza non cambia. Fonti vicine all’azienda confermano che allo stato attuale non è previsto il ritiro della procedura di licenziamento né di quella per la cessazione dell’attività.
Il tavolo in Regione Lazio sulla chiusura della cartiera Reno de Medici a Villa Santa Lucia. Rischia di impattare sull’intero settore cartario nazionale. L’interpretazione della normativa sugli scarichi industriali e lo smaltimento dei ‘fanghi primari’ è un rebus. Parte la richiesta di chiarimento ufficiale al Ministero dell’Ambiente.
Cosa sta accadendo nel partito di maggioranza, i sintomi dal Frusinate e la certezza dall’Europa: Giorgia Meloni non può più essere mastina
L’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla Reno De Medici non chiarisce il dibattito sui “fanghi primari” usati nel processo produttivo. Quindici prescrizioni della Regione Lazio non risolvono il problema che minaccia i posti di lavoro e l’economia circolare del settore cartario. L’azienda sta decidendo se confermare la chiusura
I fatti recenti, da Reno de Medici ad Ilva, dicono che in questo Paese c’è la convinzione che le fabbriche non servano più.
La Reno De Medici è leader italiano ed europeo nella produzione di cartoncino da carta riciclata. A Villa Santa Lucia ha deciso di chiudere, ma non perché in crisi. Non le fanno recuperare la cellulosa dai fanghi industriali: solo e soltanto “rifiuti” da smaltire. Maura (FdI): «A breve arriva l’Aia». Battisti (Pd): «Non risolverà il problema». I sindacati: «Dramma per 300 famiglie». È anche tempo di confronti tra Sanità passata e presente. E si avvicinano le Elezioni Europee. Mica candidano qualche ciociaro per caso?
C’è un filo che unisce la vicenda Reno De Medici con le recenti assoluzioni degli ex vertici Saf, Vicano e Fardelli. Le Procure applicano le norme. Se sono scritte male o non sono al passo con i tempi è problema di altri. L’ambiguità delle leggi sul trattamento dei rifiuti e l’impatto sulla percezione e lo sviluppo economico del territorio. Cardillo: “Basta piangere sul fango versato”. Valente (vice Segretario Nazionale Ugl Chimici) “Intervenire subito con norma nazionale”
La vicepresidente Roberta Angelilli, conferma gli impegni della Regione su Stellantis Cassino. Si sta pianificando un incontro in città. Contemporaneamente, si discute il futuro della cartiera Reno de Medici, con l’obiettivo di preservare i posti di lavoro e la produzione legale.
Il caso della chiusura della cartiera RdC di Villa Santa Lucia solleva importanti questioni sull’industria e l’economia della provincia di Frosinone. Un sito strategico, considerato un’eccellenza nazionale. Che produce utili. Che chiude per i soliti problemi legati alle autorizzazioni. Nonostante gli sforzi per rispettare gli standard ambientali.
La società Reno de Medici ha annunciato la cessazione dell’attività presso l’impianto di Villa Santa Lucia. I problemi sono legati ad un’autorizzazione. I sindacati cercano soluzioni per evitare i licenziamenti. La fabbrica è specializzata in cartoncino riciclato.
I carabinieri Forestali sequestrano l’impianto interno della Reno de Medici. A puntare il dito era stata la società che era stata accusata di inquinare. Verso la cassa integrazione
Il fondo Cascades ha annunciato la sua uscita dal gruppo Reno De Medici. Lo rileva una società del colosso degli investimenti Usa Apollo Mangement. Pochi giorni fa l’acquisizione di Eska. Gli enormi margini di crescita. Grazie all’economia circolare
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
I processi sulle autorizzazioni ai depuratori. A Cassino viene tracciata una linea di principio. Capace di indicare la strada ad una lunga serie di procedimenti aperti.
Stupore del presidente Marco Delle Cese per l’intervento dell’onorevole Fontana “con forti imprecisioni e tanto pressapochismo”. Gli chiede “dove si trovava nei venti giorni in cui i lavoratori lottavano per salvare il posto”. Da lei “nessun intervento, nessuna interrogazione”.