Stefano Gizzi

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Il Castello conteso: “Chi l’ha comprato, chi l’ha amato, chi l’ha dimenticato”

Il Castello dei Conti diventa simbolo di scontro politico tra i candidati sindaco di Ceccano. Le tensioni sorgono attorno alla storia del castello, chiuso per inchieste. Cultores Artium denuncia l’uso strumentale della cultura da parte dei politici. Il Castello osserva. E attende il suo prossimo custode.

Il 2024 Horribilis di Ceccano

L’anno orribile di Ceccano. Con l’arresto del sindaco, le accuse gravissime, la caduta dell’amministrazione. Che impongono uno stop ed in rewind per rileggere cosa era accaduto durante l’anno

Ed il Centrodestra mette alla porta Patriarca

Il sindaco di Ceccano mette alla porta il delegato alla Cultura Alessio Patriarca. I segnali di rottura c’erano da giorni. Caligiore ha preteso chiarimenti. Ed una presa di distanza dall’ex assessore Gizzi. Che parla bene di un Comitato di protesta. L’avvertimento di Ruspandini: «Indietro non si torna». Alla fine è arrivata la revoca.

Civici e Indipendenti, ma fino a un certo punto

Ruspandini: «A Ceccano sindaco, presidente del consiglio, vicesindaco, 3 assessori e 7 consiglieri, tutti di FdI. Scusate se è poco». Mette tra i Fratelli anche Mizzoni. Che puntualizza: «Valutiamo per le Europee». Accade all’indomani dell’evento della Lega con Abbruzzese: «Grazie per l’accoglienza a Patriarca e Gizzi». È il ritorno di fiamma del Gruppo Indipendente con il Carroccio, dopo l’uscita di Marco Corsi, che riparla con FdI

Un Centrodestra in crisi di Identità Civica

Marco Mizzoni e Simona Sodani, dopo il sostegno dato alle Elezioni regionali, non si sentono condizionati da FdI in vista delle prossime Comunali. Lo esplicitano via social e scattano like di esponenti di maggioranza. Ad oggi il candidato in pectore è Del Brocco, sostenuto dal Partito, ma potrebbe non essere l’unico nel Centrodestra

L’Underdog e il Gattopardo

Conclamata a Ceccano la frattura tra Riccardo Del Brocco e Stefano Gizzi, che crea consenso attorno alla candidatura a sindaco di Alessio Patriarca. E cita Giovannino Montoni per sminuire gli eventi estivi. Mentre il Psi chiede di intitolare una strada proprio allo storico assessore al commercio. Gizzi? Ne dedicherebbe subito una al podestà Michele Tanzini

Gizzi: «Il Sindaco Caligiore? Pare il Conte Ugolino»

Esattamente un anno fa fu cacciato da Lega e Giunta comunale di Ceccano con l’accusa di filoputinismo. Oggi Stefano Gizzi, ex assessore alla Cultura, torna sulla scena politica alla regia del nuovo Gruppo Consiliare Indipendente. Quello costituito dal suo pupillo: il consigliere Alessio Patriarca

Patriarca da Caligiore con Gizzi: «Priorità alla Cultura»

A Ceccano ex leghisti all’arrembaggio. Il sindaco di Ceccano ha ricevuto la delegazione del nuovo Gruppo Consiliare Indipendente. Con il consigliere Patriarca, tra gli altri, c’era l’ex assessore alla Cultura Stefano Gizzi. Non il suo successore, ma ai Lavori Pubblici, Angelo Macciomei. E fanno le pulci anche all’Ambiente di Riccardo Del Brocco

La Cultura di Ceccano: dal Diavolo all’Acquasanta

Nel Consiglio comunale di domani, in cui si insedierà l’assessore della Lega Angelo Macciomei, il suo posto finirà al più giovane consigliere dell’odierna assise: Alessio Patriarca, 25 anni non ancora compiuti, che erediterà la delega dal suo mentore: il defenestrato Stefano Gizzi, eletto per la prima volta alla sua stessa età

Gizzi esce dal silenzio stampa: «Anche Caligiore sulle praterie del pensiero unico»

L’ex assessore leghista alla Cultura di Ceccano, silurato l’altro ieri per la Zeta in «solidarietà alla Russia», torna a parlare dopo l’intervista a La Zanzara. «Se ho chiesto scusa? Devo smentire il Sindaco». Voleva sostegno: «La sinistra intollerante alza un polverone e il centrodestra va in tilt e scarica il primo cretino di turno». Parenzo invitato dal Pd: «Cerca visibilità sulla mia scia»