Romani, Quagliariello e Berutti si avvicinano al Governo e aprono un varco. Il partito continua ad ondeggiare tra Salvini e Conte, nei territori molti guardano anche a Meloni e Renzi. Nel Lazio e in Ciociaria Fazzone e Quadrini tengono botta. Ma tocca a Tajani dare un segnale.
Giovanni Toti
Coalizione lacerata a Frosinone e Latina, mentre nel resto d’Italia la compattezza è totale. E a questo punto emergono i profili di responsabilità politica delle classi dirigenti locali. In questo modo le regionali sono in salita.
Il senatore e coordinatore provinciale di FdI non smentisce la sua fama di mediatore. Ed a Zicchieri e Fazzone chiede rotta unitaria e sintesi. A Terracina (come vogliono loro) ma anche a Fondi (come chiede in cambio FdI). Con qualche deroga fondana a Italia Viva di Renzi. Alla fine è il vecchio gioco di chi si prende il cerino acceso.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
L’ormai ex capogruppo consilare di Latina Giorgio Iaolongo chiude la sua parabola con Forza Italia. Dopo il pit stop mancato con Toti, sarà con il partito della Meloni. Con la grinta che una volta fu di Forza Italia.
Lo stallo del Movimento 5 Stelle, i continui “distinguo” di Renzi e il fuoco amico nel Pd rischiano di provocare danno enormi soprattutto dopo l’election day di settembre. Toscana, Puglia e Marche faranno la differenza, ma il segretario del Pd non intende fare da capro espiatorio.
Il Segretario Pd del Lazio lancia il segnale al M5S: intese per le prossime Regionali di settembre dovunque sia possibile. La Destra oggi ha annunciato i suoi candidati unitari. In tutte le Regioni. Non solo: anche nelle città Capoluogo
Zicchieri detta la linea. Fagiolo e Cedrone restano isolati
Riunione di maggioranza. Piacentini: «Adesso guardiamo avanti»
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Sorpresone dalle rilevazioni di Quorum/YouTrend per Sky Tg24. Una lista del premier è data al 14,3%, ma ridimensionerebbe i pentastellati e, in parte, i Democrat. L’avanzata dei Governatori.
Il segretario è stufo delle manovre di Renzi e Di Maio e non si fida dei continui “ritorni di fiamma” tra Lega e Cinque Stelle. I risultati in Campania, Puglia, Marche e Toscana faranno la differenza.
Cambiamo di Giovanni Toti è già un’esperienza finita, mentre Fratelli d’Italia e Lega chiudono gli spazi agli ex azzurri. Soltanto che il Coronavirus sta cambiando il modo di fare politica. Specialmente nel centrodestra.
Solito scannatoio sulla data delle elezioni “sospese”. Ma il punto vero è che nessuno si preoccupa di avere dal comitato scientifico una proiezione vera sulla curva epidemiologica in autunno.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Top e Flop. Ogni notte, i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende l’indomani.
Nicola Zingaretti, il leader dal volto umano. Il contagio dal Coronavirus gli consente di battere tre colpi. Dimostrando che il noi funziona di più, rimanendo leale con i suoi elettori senza nascondere nulla. Cosa è accaduto allo staff. Tampone per Buschini. In auto isolamento anche Marsilio, Nardella, Musumeci
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Pasquale Ciacciarelli ha presentato la richiesta di adesione alla Lega di Matteo Salvini. Via libera da tutti i livelli. Si attende ora il via libera del ‘Capitano’. Perché l’operazione coinvolge Cambiamo di Giovanni Toti. Perché. E cosa cambia.
Il fondatore di Forza Italia apre all’ipotesi di un Governo tecnico, aprendo quindi allo scenario del Capitano del Carroccio. In questo modo spariglia le carte e lancia un ponte perfino nella direzione di Matteo Renzi. Dipenderà Sergio Mattarella. Movimento Cinque Stelle all’angolo.
Un patto con la Lega sembra inevitabile e questo potrebbe star bene al consigliere regionale e al capogruppo al Comune di Frosinone. Discorso diverso per Abbruzzese, che deve fare i conti con gli spazi intasati per una candidatura a Camera e Senato. Ma attenzione ai colpi di scena.