Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Non sappiamo litigare: lo facciamo nel modo sbagliato. Ce lo ha ricordato il Capo dello Stato andando alla Scala
Ucraina
Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Un trenino delle giostre tra i mezzi incolonnati in fuga da Kherson. I russi scappano con i giochi. Ma lasciano nuovi sogni
Le manifestazioni per la Pace? La storia ci insegna a guardarle con sospetto. A partire dalla fine fatta dai pacifisti che gridavano quanto fosse ingiusto intervenire per Danzica. Perché la Pace talvolta è una scusa dei prepotenti
Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. È in atto una guerra a pezzi: come un puzzle. Ma se si guardano le tessere nel loro insieme l’immagine è drammatica
Il gas diventa l’unico tema di una campagna elettorale senza idee. Nonostante la drammaticità della situazione tocchiamo vette del ridicolo inimmaginabili. Dai vigili che compiono blitz in casa armati di termometro alla biancheria da cambiarci quando odora, fino alla mappazza sullo stomaco per la pasta bollita a fornello spento
Il viaggio dei leader europei a Kiev ha il pregio di far battere finalmente un colpo alla Ue. Ma allo stesso tempo di coprire le dirompenti dichiarazioni arrivate dal forum economico di Sanpietroburgo. Sul quale qualche riflessione va fatta
La Regina Elisabetta e la Repubblica italiana festeggiano l’anniversario nello stesso giorno. Chi delle due sta meglio? Guardando la parata ai Fori viene il dubbio che in questi anno non abbiamo imparato niente dal nostro passato
Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Processare la truppa nasconde un rischio: voler giudicare la Guerra. Norimberga tracciò un principio. Che oggi, a causa della fretta, rischiamo di mettere in seconda fila
Siamo riusciti ad imporre sanzioni delle quali ora paghiamo noi il prezzo. Nel vero senso del termine: perché l’Europa (cioè noi) ora minaccia di imporci multe per le sanzioni che (noi) abbiamo messo e proprio noi aggiriamo.
Niente lacrime, niente lutti: ma com’è possibile? C’è una strada che conduce a tutto questo. È il cambiamento totale che viene chiesto a ciascuno di noi ad asciugare le lacrime.