Con le opposizioni frantumate il consiglio comunale ad Anagni diventa cartina tornasole di una maggioranza a doppio passo. E di un sindaco che rischia l’autoreferenzialità. Un po’ come l’ex consigliere regionale che ‘chiacchiera’ con il suo vice.
Valeriano Tasca
La giunta della Città dei Papi resta inalterata. Perché ha trovato un suo equilibrio. E cambiarla ora, dopo il via libera al Bilancio, significherebbe andare contro se stessi
L’assise di Anagni su Dup e Bilancio si trasforma in una cartina di Tornasole politica. Con Natalia che patisce la solitudine, Cardinali che spadroneggia e con l’opposizione senza una rotta comune.
La decisione del consigliere civico anagnino non sposta equilibri. Ma mette il dito nella piaga di un’amministrazione solida nei numeri. Ma che non brilla per collegialità. E che ha in Daniele Natalia il suo leader multitasking.
Due consiglieri agli antipodi che dialogano sulle vicende calde di Anagni. Se il ‘mascherina gate’ è la doverosa prassi, l’eccezione e collante è il caso Cacciatori.
Due silenzi in mezzo ad una serie di polemiche. Sono i due silenzi politici che hanno caratterizzato la seduta del Consiglio Comunale di Anagni