Vincenzo Zaccheo

Il 2002 di Latina: un anno di ricorsi

Il 2022 è stato l’anno delle carte bollate. Che hanno lasciato Latina senza sindaco. E l’hanno riportata alle urne. Ma per Damiano Coletta anche la vittoria bis non è bastata. L’anatra zoppa è caduta e nel 2023 si tornerà ancora una volta alle urne. Nel frattempo la Provincia sperimenta nuovi equilibri. E combatte sul fronte dei rifiuti

Un posto per Coletta ed uno per Zaccheo

Una collocazione per i due rivali che da oltre un anno si confrontano. E proprio per questo hanno la capacità di spostare consenso. Soprattutto per come sono finiti i recenti capitoli delle loro storie.

La secchia rapita di Zaccheo e Coletta

Come nella guerra del 1325. Quando una secchia venne presa come trofeo ed ancora oggi i bolognesi si urtano se glielo ricordi. C’è una secchia anche per Zaccheo e Coletta. Con il rischio che finisca come a Tor di Non con il mercato nero: “annatevene tutti lassatece piagne da soli”

Damiano Coletta ed i filistei

Sansone vinse ma non vide mai la sua vittoria: schiacciato sotto le stesse macerie dei filistei. Così i 20 dimissionari che hanno mandato a casa il sindaco Coletta. Anche loro sono rimasti senza Consiglio

La pace di Coletta al tempo di Badoglio

Badoglio prese le redini di un’Italia che ormai era in disfacimento. Coletta prova a rimettere in piedi le macerie. A colpire è l’indifferenza di una città che non si domanda chi sia il sindaco ma che tempo fa

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