Che D’Annunzio non fosse davvero “acquatile” lo certifica “Il brindisi del poeta astemio”. Riporta 31 vini italiani che raccontò. Nessuno nel Lazio, ma spuntano lettere che portano in Ciociaria: nelle cantine del maniero di Ceccano. Quello progettato dal padre dell’Altare della Patria per un enologo imparentato con un poeta dialettale. Che era amico del Vate e sposato con una pittrice spagnola.
Vini del Lazio
Torno in giro per cantine e faccio di nuovo tappa nella bellissima Val di Comino…per parlare di Cabernet? Non proprio.
È l’area nella quale si producevano i vini dell’antica Roma. Poi i Monti Cecubi sono stati dimenticati. Fino agli anni Ottanta, quando c’è stato chi è tornato a produrre. Negli anni ’90 la svolta. E oggi…
Il progetto della Camera di Commercio di Frosinone ha dato i suoi frutti. E sono frutti che possono scavalcare le logiche della bella stagione. Ed offrire un ‘autunno caldo’ per un settore piagato ma non piegato da Covid.
Luglio amaro per le partenze e settori a traino fermi al palo. I numeri di Ixè sono impietosi ma contengono il seme dell’opportunità da cogliere al volo. I dati nel Lazio. E la proposta di Coldiretti. Se gli italiani restano dove vivono le eccellenze locali vanno valorizzate ancor di più.
Fare squadra per produrre vini di qualità in provincia di Latina. Sette storie per sette percorsi. Tutti di pregio. Perché dietro ci sono storie di coraggio, cura del dettaglio e competenza. E vitigni che poi ti stupiscono.
La storia dell’Antica Masseria Venditti si fonde con quella di un territorio e dei suoi vini. Dagli sfusi venduti ai ‘forestieri’ all’austerity degli anni 70. Che impone un diverso approccio. Il rifiuto delle botti per preservare la genuinità. Una storia antichissima che oggi si chiama Assenza