Terzo tempo. I fatti centrali ed i protagonisti della settimana. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Virginia Raggi
Terremoto nella chat dei dirigenti M5S nel Lazio. Roberta Lombardi attacca la campagna della sindaca Raggi. E ricorda “Negli ultimi 5 anni ha governato lei”
Il confronto all’americana tra i candidati a sindaco di Roma. Ancora una volta Michetti non va. I temi. E le risposte
Terzo tempo. I fatti centrali ed i protagonisti della settimana. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Il Movimento Cinque Stelle nomina gli organismi di garanzia e il fondatore piazza i fedelissimi. Giuseppe Conte dovrà fare i conti con loro. In Ciociaria attesa per la visita dell’ex premier il 24 settembre a Sora. Con Fontana e Marcelli ci saranno anche Frusone e Segneri? Le manovre.
L’ordine del Governatore ai fedelissimi: “Ignorare la sindaca di Roma”. E intanto D’Amato affonda il colpo e disegna lo scenario dell’ultimo miglio: da una parte l’eccellenza nella gestione del Covid, dall’altra il caos dell’emergenza rifiuti. Perché vincere a Roma significherebbe pesare anche nei confronti di Enrico Letta.
Il limite dei due mandati potrebbe cadere nei Cinque Stelle e l’ex premier sta preparando la strada. Intanto domani i grillini votano il comitato di garanzia, che dovrebbe occuparsi anche della vicenda della “ribellione” di Luca Frusone sulla riforma Cartabia. Ma è complicato che Conte vada in rotta di collisione con Di Maio in questo momento. Tutti gli scenari, nazionali e locali.
Top e Flop. I fatti ed i protagonisti di lunedì 13 settembre 2021. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Inizia la fase più importante e delicata della partita tra il presidente della Regione e la sindaca della Capitale. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla giunta Raggi che chiedeva di sospendere la delibera dello scorso maggio con cui la Regione ordinava il commissariamento del Campidoglio in materia di rifiuti
La lettera per scongiurare lo scenario del Pd subalterno, poi l’arringa sul palco: “Romani, non mettetevi le dita nel naso, perché poi la Raggi dirà che è colpa della Regione Lazio”. Due passaggi politici che fanno emergere la statura di un leader che vuole ancora scrivere pagine importanti. E dopo il 4 ottobre può succedere di tutto. Anche nel Pd.