Francesco Zicchieri

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I compromessi al ribasso del centrodestra

In Ciociaria come a livello nazionale: accordi last minute che spesso producono candidati deboli. I paradossi di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma se si vince ad Alatri e Sora allora cambia tutto.

Sora, alle radici dello sgretolamento del centrodestra

La sindrome da Torre di Babele della coalizione nasce dalle elezioni del 2018: soltanto Ruspandini e Gerardi sono di questo territorio. Durigon e Zicchieri sono espressione della provincia di Latina, mentre Rufa ha staccato il biglietto a Viterbo. La sconfitta di Abbruzzese ha innescato una resa dei conti lunghissima. Il crollo di Forza Italia ha aperto un vuoto che nessuno riesce ad occupare. E andrà sempre peggio.

Il caso Sora e perché nel centrodestra non si fa mai giorno

Indipendentemente da come finirà a Sora, il quadro è delineato: la coalizione non esiste. I Fratelli d’Italia sono fortissimi ma isolati, Mario Abbruzzese (Coraggio Italia) tratta su tavoli diversi senza confini, Forza Italia ha bisogno di un uomo solo al comando e non dell’attacco a tre punte. Nella Lega Claudio Durigon di tutto aveva bisogno meno che di ulteriori grane. O Nicola Ottaviani prende in mano la situazione adesso, oppure il Carroccio locale rischia la balcanizzazione.

A Sora salta tutto. La lettera della Lega: “Con Ruggeri si perde”

Una lettera a Durigon per dire che il progetto del centrodestra con Ruggeri candidato sindaco di Sora è perdente. È un problema di ‘capacità comunicativa’: non buca, non coinvolge. E lo pongono la Lega e Coraggio Italia. Ma Fratelli d’Italia, Forza Italia e Polo civico restano fermi sul nome dell’oculista. Rispunta il progetto alternativo con La Rocca

Profumo di caffè e di conta nella cena leghista a Pontecorvo

La ‘contro – cena’ leghista di Pontecorvo. Organizzata da Zicchieri e Gerardi (con Carnevale) per rispondere a quella di Ciacciarelli. Non una guerra. Ma una conta dei tovaglioli. Per capire chi sta con chi e contare le forze in vista delle elezioni. Il grande assente Ottaviani. Ad entrambe

Sara e Pasquale, quelli della stanza dei bottoni

La Battisti (Pd) e Ciacciarelli (Lega) sono i politici locali sulla cresta dell’onda. Entrambi consiglieri regionali, hanno la possibilità di determinare candidature ed equilibri nei rispettivi Partiti. E lo stanno dimostrando sul campo. E alla Pisana hanno entrambi margini di crescita ulteriori.

La Lega silenzia le chat e si concentra sulle candidature

In provincia di Frosinone il Carroccio ha spento i riflettori. Comunali d’autunno, provinciali e poi Frosinone: questi gli obiettivi amministrativi. Ma intanto per Camera, Senato e Regione si fanno i conti con le caselle a disposizione e con le ambizioni dei singoli.

Quello scatto sul territorio che manca alla Lega in Ciociaria

La vicenda di Acqualatina è stata emblematica: nel Basso Lazio il Carroccio paga la mancanza di sindaci eletti. E in provincia di Frosinone la questione è ancora più seria. Negli ultimi giorni chat politiche dedicate alle polemiche al vetriolo, mentre il partito arranca nelle trattative con gli alleati. E prima o poi la vicenda arriverà sul tavolo di Matteo Salvini.

La settimana che ha ribadito chi comanda nei partiti in Ciociaria

La potenza di Claudio Durigon nella Lega, il pugno di ferro di Claudio Fazzone in Forza Italia, il “cannibalismo” di Massimo Ruspandini in Fratelli d’Italia. Nel Movimento Cinque Stelle riemergono Luca Frusone ed Enrica Segneri. Nel Pd nessun dubbio: non c’è altro Capo al di fuori di Francesco De Angelis.

Se Ottaviani e Ciacciarelli scavalcano Forza Italia

In attesa del Partito unico in provincia di Frosinone la Lega ha iniziato la marcia verso il centro da mesi. E se il coordinatore provinciale e il responsabile dell’organizzazione dovessero trovare una convergenza forte, sin dalle amministrative la caccia al voto moderato prescinderebbe in Ciociaria da accordi con gli “azzurri”. Gli scenari.

Ancora tu! Ma non dovevamo vederci più?

Il Partito unico tra Lega e Forza Italia potrebbe determinare situazioni surreali. Per esempio Gianluca Quadrini potrebbe ritrovarsi fianco a fianco di Rossella Chiusaroli e Adriano Piacentini. E Pasquale Ciacciarelli. Per non parlare del fatto che tra Claudio Durigon, Francesco Zicchieri e Claudio Fazzone sarebbe complicato trovare spazi eleggibili per tutti. E Daniele Natalia cosa farebbe?

Il risultato delle Comunali? Conta solo se si vince

Alatri, Sora e poi Frosinone: tutti i partiti vogliono il successo, ma nessun leader è disposto ad immolarsi come un pasdaran. Troppo delicata la posta in palio, troppe le variabili, troppi i rischi di fare brutta figura. Ma intanto c’è pure chi valuta l’opzione del terzo incomodo su base civica.

La politica è ferma

Si fa presto a dire federazione. Di centrodestra

Se a livello nazionale la proposta (affascinante) non decolla e anzi appare perlomeno rimandata, sul piano locale non avrebbe molto senso. Non per Fratelli d’Italia di Massimo Ruspandini, ma neppure per la Lega di Claudio Durigon e Francesco Zicchieri. Per non parlare degli altri partiti. Ecco perché.